Molti gli impegni extratennistici per Novak Djokovic nella sua città natale Belgrado, dove si trova in questi giorni. Tra questi anche l’incontro con giovani tennisti, allenatori e addetti ai lavori serbi nell’ambito di un programma educativo promosso da Djokovic stesso assieme alla Federazione Tennis Serba. Il tema principale dell’incontro era l’importanza della forza mentale nel raggiungimento dei risultati nello sport, riguardo al quale Djokovic ha parlato dell’approccio ai match, agli allenamenti e alle altre attività di un tennista professionista.
Un centinaio i giovani tennisti presenti, che hanno seguito attentamente le parole del ventinovenne fuoriclasse belgradese. Djokovic ha spiegato come superare i momenti di tensione, come gestire la pressione, come affrontare e superare la paura della sconfitta e altri temi similari. Ma si è parlato anche di alimentazione, di cosa mangiare e bere prima e dopo un match. Tantissime ovviamente poi le domande al pluricampione Slam. La più attesa, quella sulla perdita della prima posizione della classifica ATP, l’ha posta in un modo curioso un bambino di sette anni: “Novak perché sei caduto?”
Djokovic ha sorriso e avvicinandosi al bambino ha risposto “Non sono caduto, mi sono seduto un attimo a riposare, per tornare più forte di prima”, ricevendo l’applauso di tutti i presenti in sala. Trai quali anche il doppista Nenad Zimonijc, il selezionatore di Coppa Davis Bogdan Obradovic e la selezionatrice di Fed Cup Tatjana Jecmenica.