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Reading: I match dell’anno: la top 5 del circuito ATP
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I match dell’anno: la top 5 del circuito ATP

Il racconto dei cinque match più belli del circuito ATP dell'anno appena concluso, in vista di un 2017 ancora più entusiasmante

Last updated: 24/03/2017 12:22
By Gabriele Ferrara Published 25/12/2016
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16 Min Read
Novak Djokovic vs Rafael Nadal - Roma 2016


📣 Guarda il torneo ATP di Shanghai in streaming su NOW! 

3) MASTERS 1000 MADRID R32: N. Kyrgios b. [4] S. Wawrinka 7-6(7) 7-6(2)

Nick Kyrgios e Stan Wawrinka entrano sul Grandstand della Caja Magica in una giornata soleggiata di metà primavera. L’atmosfera non è particolarmente elettrica, ma il pubblico si aspetta una partita di buona qualità e per certi versi originale, visto anche il “caso Vekic” dell’estate precedente. Entrambi colpiscono fortissimo con tutti i fondamentali. Nick conferma i notevoli miglioramenti compiuti dalla parte del rovescio, mentre il servizio e il dritto sono letali come sempre. Stan, a differenza di molte altre sue uscite in tornei di questa categoria, non molla nemmeno una palla e gioca in maniera offensiva senza concedere troppo dal lato destro. Lo svizzero si procura due chance per il 5-3, ma la battuta dell’avversario rimette le cose a posto. Dopo che Kyrgios si salva anche nel decimo gioco (pazzesco il punto che gli dà il game), quest’ultimo nel tiebreak scappa sul 4-1 grazie ad un magnifico dropshot, ma Wawrinka non ci sta e vince quattro punti consecutivi. Stan annulla un set point sul 5-6 con un sensazionale rovescio lungolinea da due metri dietro la riga di fondocampo, ma il servizio dell’australiano non gli lascia respiro e, dopo un rovescio in uscita dal servizio sbagliato in lunghezza dal rivale, Kyrgios si aggiudica il primo set e lancia un urlo che scuoterebbe anche le montagne.

Le risposte del giovane di Canberra adesso sono sempre più propositive, con Stan The Man che mette poco più del 40% di prime in campo. Ciò nonostante, il fenomeno di Losanna gioca magistralmente, dimostrando una volta di più come conosca alla perfezione la terra rossa e i suoi ritmi e schemi di gioco. Kyrgios vince un punto meraviglioso sull’1-0 40-0 e servizio per l’avversario, mettendo a segno un’altra smorzata vincente, mentre con la battuta varia molto bene gli angoli e la velocità. Un rovescio lungolinea spettacolare di Wawrinka regala a quest’ultimo il 5 pari; da lì ad un secondo extra-set il passo è breve. Stavolta, però, c’è meno equilibrio: Kyrgios comanda il gioco con entrambi i fondamentali e in fase difensiva mostra un’umiltà a lui prima sconosciuta. Un dritto steccato ed una stop volley affossata in rete da parte dell’elvetico portano l’australiano avanti 6-2 e, dopo un errore in recupero da parte di Stan, Nick può finalmente esultare per una vittoria che conferma tutti i suoi progressi degli ultimi mesi. Se in futuro il suo livello medio di gioco assomiglierà a quello visto durante questo incontro, allora tutto il mondo del tennis dovrà essere pronto a tremare. 

4) ATP 250 BUENOS AIRES SF: [5] D. Thiem b. [1/WC] R. Nadal 6-4 4-6 7-6(4)

A Buenos Aires è una giornata molto calda quando Rafa Nadal e Dominic Thiem si affrontano per raggiungere la finale del torneo argentino. L’austriaco, in crescita costante, è alla caccia della vittoria più importante in carriera, mentre l’iberico vuole riacquisire fiducia e dimenticare la dolorosa sconfitta patita in Australia da Fernando Verdasco.

Fin dalle prime battute è evidente come Rafa non sia quello ammirato fino a metà 2014: la velocità di gambe e di braccia è sensibilmente diminuita, mentre il dritto non è nemmeno un lontano parente di quello dei giorni migliori, mentre “Dominator“ arrota i suoi colpi almeno quanto il suo avversario, comandando spesso il gioco senza però mettere i piedi dentro il campo se non saltuariamente. Nadal si difende bene col rovescio, ma fatica moltissimo al servizio e dal lato sinistro, cedendo così il primo parziale al suo avversario col punteggio di 6-4. Il ragazzo viennese ha la possibilità di dare una svolta anche al secondo set, quando sul 3 pari ha una palla break a disposizione, annullata però dallo spagnolo con un dritto inside-in vincente. Nadal ora chiama spesso a rete il rivale col dropshot, mentre dal lato destro spara vincenti a ripetizione. Un errore col dritto in manovra da parte di Dominic rimanda il verdetto della sfida alla frazione di gioco decisiva.

Thiem reagisce prontamente e con due passanti incredibili giocati quasi sui teloni si porta avanti 2-0. Tuttavia il fuoriclasse di Manacor rimette subito le cose a posto con uno splendido dritto lungolinea, approfittando anche di un errore commesso dall’austriaco col medesimo colpo. La tensione è massima: la stanchezza inizia a farsi sentire, l’afa è insopportabile – 72% di umidità – ma entrambi i contendenti non regalerebbero un singolo punto nemmeno sotto tortura. Si arriva spalla a spalla fino al 5-4 in favore di Nadal, quando quest’ultimo si procura un match point. Qui però gioca in maniera troppo conservativa, consentendo al rivale di sfondare col dritto. La battaglia non accenna a diminuire d’intensità e di ferocia, ma nel tiebreak decisivo la mancanza di fiducia di Rafa riemerge in tutta la sua realtà e drammaticità. Un doppio fallo e due gratuiti inspiegabili consegnano cinque match point consecutivi a Thiem, il quale – attanagliato dalla tensione – gioca malissimo i primi tre, salvo poi approfittare di un passante di rovescio dello spagnolo sbagliato in lunghezza. Braccia al cielo per Dominic, Rafa scuote la testa e quasi allarga le braccia. Sarà il preludio ad una stagione di grandi miglioramenti per il primo, mentre per il secondo il calvario è ben lontano dall’essere finito.

5) ATP 500 Rotterdam QF: M. Klizan b. [6] R. Bautista Agut 6-7 (5) 7-6(6) 6-0

Tutta il talento, la follia, l’irriverenza e l’esplosività di Martin Klizan si scontrano con la regolarità, l’intelligenza e la spinta in progressione di Roberto Bautista Agut in un pomeriggio di metà inverno nella città di Rotterdam. Lo spagnolo è reduce dalla vittoria ad Auckland e Sofia, oltre che dagli ottavi a Melbourne, mentre lo slovacco ha iniziato l’anno perdendo le prime tre partite disputate, riprendendosi poi con la semifinale raggiunta nella capitale bulgara pochi giorni prima di volare in Olanda.
Entrambi i contendenti cercano di spingere soprattutto dal lato del dritto: se l’iberico è più regolare e preciso, il suo avversario trova alcuni vincenti che fanno saltare il pubblico dalla sedia, senza però riuscire a giocare con la costanza necessaria per poter battere Bautista, il quale infatti si aggiudica il primo parziale al tiebreak. Nel secondo il giocatore di Castellon de la Plana prende il largo e si procura un match point, andando poi a servire per il match nel game successivo. Qui Martin, se possibile, inizia a giocare ancora di più seguendo il proprio istinto. “Davvero Roberto ha avuto cinque match point? Me ne ricordo solo due, ma in compenso ho ben presente di aver quasi colpito il mio avversario con un smash”, avrebbe dichiarato poi il tennista di Bratislava in conferenza stampa. Scampato il pericolo soprattutto grazie al proprio dritto fantascientifico, Klizan si rifugia nel tiebreak, dove ha la meglio 8 punti a 6, allungando la sfida al set decisivo grazie ad una meravigliosa risposta col dritto lungolinea.

Adesso anche il servizio di Martin fa male, mentre dal lato sinistro ora è semplicemente intrattabile, mentre Bautista inizia ad accusare la fatica accumulata nelle prime settimane della stagione. Nel giro di una ventina di minuti la partita finisce: questo sarà solamente il preludio alla splendida cavalcata trionfale di Klizan a Rotterdam. Per informazioni chiedere a Mahut e Monfils.

 

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TAGGED:Andy MurrayDominic ThiemMartin Klizanmilos raonicNovak DjokovicRafael NadalRoberto Bautista-Agut
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