Daniel Evans, che è un tipo a dir poco sanguigno, ha un rapporto di luci e ombre con i giocatori australiani. Ricordiamo le polemiche con John Tomic, padre di Bernard (che come è noto non scherza neppure lui da questo punto di vista) in occasione degli US Open 2013, che affermò che Daniel fosse troppo scarso per allenarsi col figlio, salvo poi essere smentito nel modo più clamoroso quando Evans battè proprio Tomic al secondo turno. Però all’istrionico inglese, ogni tanto, non dispiace giocare il doppio con Nick Kyrgios, e i due pare si trovino molto bene insieme, il che dice tutto.
Dopo il match dell’altro ieri, che ha visto Daniel ancora vincitore su Bernard, l’inglese si era lamentato del comportamento di alcuni occupanti del box australiano, che a suo dire lo avevano insultato e disturbato per tutto il match.
“John è stato tranquillo” aveva detto Evans a fine partita, “ma gli altri del suo team si sono comportati da perfetti idioti, mi gridavano di tutto anche mentre prendevo l’asciugamano. C’era gente, amici suoi, che non sa come comportarsi su un campo da tennis, e l’arbitro non ha fatto nulla per tutelarmi. Quasi quasi mi piacerebbe che anche qualcuno dei miei facesse lo stesso, ma noi inglesi siamo troppo beneducati“.
Tomic padre, che in ogni caso, va detto, sia nel 2013 che qui ha poi sempre accettato i verdetti del campo, mostrandosi conciliante – almeno all’apparenza – con Daniel, dandogli la mano e complimentandosi per le vittorie, ha replicato in modo secco.
“Il disturbo non veniva dal nostro team“, risponde John. “Non eravamo noi, io per primo poi non sopporto chi disturba durante il gioco. Il mio box lo tengo sotto controllo, nessuno si permette nemmeno un colpo di tosse mentre il giocatore serve. Comunque, complimenti a Evans, per come sta giocando potra andare ancora avanti nel torneo.“