ATP Acapulco: Nadal travolgente, finale con la sorpresa Querrey

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ATP Acapulco: Nadal travolgente, finale con la sorpresa Querrey

Prova maiuscola del maiorchino, solido con ogni colpo e mai impensierito dal gioco a sprazzi di Cilic. Domani caccia al primo titolo su cemento dal gennaio 2014: avrà Querrey, giustiziere di Kyrgios

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RAFA DOMINA CILIC – Inizia con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia la prima semifinale maschile dell’ATP500 di Acapulco. Dopo la sorprendente, in parte, sconfitta di Djokovic contro Kyrgios nell’ultimo incontro dei quarti di finale, spettano a Rafa Nadal, protagonista del primo incontro di giornata contro Marin Cilic, i favori dei pronostici per la vittoria finale. I precedenti contro il croato, terza testa di serie del torneo e ottavo in classifica, dicono 3 a 1 per lo spagnolo. Cilic ha vinto la prima sfida, nel 2009, sul cemento di Pechino. Da allora, tre vittorie a zero per il maiorchino: Melbourne, Roma e Basilea. Rafa ieri non ha impressionato, perlomeno nel primo set, vinto solo al tiebreak contro Nishioka, dopo essere stato sotto di un break e dopo venti errori gratuiti. Il croato non ha dovuto invece neanche mettere piede in campo, sfruttando il ritiro pre-partita di Steve Johnson.

Nadal vince il primo gioco al servizio in 50 secondi: due ace, un servizio vincente e un dritto arrotato verso il rovescio del croato; l’inizio horror di ieri è stato dimenticato in fretta. Rafa è scoppiettante: corre, recupera e si mette poi in posizione di attaccare di dritto. Cilic va subito sotto 0-30 al servizio. I colpi del maiorchino sono profondi, rapidi ed efficaci, e dopo un altro minuto arrivano tre palle break. Le prime due sono annullate dal migliore amico del croato, Messer Servizio. Sulla terza, però, la prima non entra e sulla seconda Nadal può attaccare: dritto in rete di Cilic e Nadal è subito in vantaggio di un break. Rafa recupera poi da 0-30 nel gioco successivo, confermando il vantaggio e indirizzando il set su binari rapidi.

È spesso difficile capire dove inizino i meriti di un giocatore e dove siano invece prevalenti i demeriti dell’altro. Non questa volta. Rafa è centrato su ogni colpo: servizio, dritto, rovescio. Funziona tutto e Marin, una volta iniziato lo scambio, ha davvero poche armi per potersi difendere dai micidiali contrattacchi di Nadal. L’unica soluzione è andare all-inalcune palline entrano, altrettante vanno a metà rete e il resto funge da minaccia per l’incolumità dei giudici di linea. Ne risentono inevitabilmente le statistiche sugli errori gratuiti (oltre che gli animi dei cari dei poveretti incaricati di chiamare l’out). Il merito della tattica kamikaze di Cilic è però tutto del maiorchino, un muro in difesa e un cecchino in attacco. Un dritto incrociato dà a Rafa il secondo break: 4 a 0. Sotto cinque a zero, al croato entrano finalmente quattro prime di fila: punteggio sbloccato e ciambella evitata. Il gioco a sprazzi di Cilic riesce quantomeno a mandare in confusione Nadal, che non scambia ormai da un quarto d’ora abbondante. Due gratuiti del maiorchino e una risposta vincente di dritto di Cilic forniscono alla terza testa di serie le prime tre palle break dell’incontro. Rafa ritrova subito il ritmo e le annulla tutte, l’ultima con un rovescio in diagonale a campo aperto. Nadal ne deve cancellare una quarta, prima di chiudere il set per sei giochi a uno in mezz’ora di gioco.

Al termine del set, Cilic chiama il fisioterapista per un problema alla caviglia destra. Al rientro il croato inizia subito con un doppio fallo. Un gratuito e due scambi lunghi vinti da Rafa e, come nel primo set, la seconda testa di serie va subito avanti di un break. Cilic non sembra però, almeno non da un occhio esterno, avere problemi di movimento. I colpi a tutta del croato ogni tanto riescono a raggiungere il risultato desiderato, facendolo arrivare ancora a palla break. Nadal non si lascia però impressionare, rimettendo subito le cose in riga: 2 a 0. Cilic riesce a salvare due palle per il doppio-break ed a restare in corsa, almeno per il punteggio. Rafa concede una palla break per il terzo turno di servizio di fila. Servizio e dritto aiutano però il maiorchino, che conferma il vantaggio nel nel set, 3 a 1. Il croato è finalmente entrato in partita e il dritto di Nadal inizia a regalare un po’ più del dovuto: ancora una palla break, la settima dell’incontro per Cilic. Rafa però è granitico nei momenti chiave e, come le prime sei, anche questa vola via. Nel gioco successivo, un passante di rovescio vincente dà alla seconda testa di serie due occasioni per andare subito a servire per il match. È ancora il passante di rovescio a dargli il secondo break: 5-2Il maiorchino chiude poi a 15, conquistando l’incontro per 6-1 6-2 in un’ora e venti minuti di gioco.

Grande prova per Nadal, sempre padrone del match e superiore al croato in ogni aspetto del gioco. Aspetta ora il vincente dell’incontro tra Kyrgios e Querrey.

KYRGIOS SI SPEGNE SUL PIÙ BELLO – Nick Kyrgios scende in campo da favorito contro Sam Querrey. Non che questo conti qualcosa con l’australiano. Di versioni differenti di Kyrgios ce ne sono a decine, quale scenda in campo è difficile da prevedere anche per i più avidi scommettitori. Il numero 17 al mondo ha giocato una sola volta contro l’americano, questa settimana al numero 40: lo scorso anno a Shanghai, vincendoci in due comodi set, 6-4 6-4.  In avvio di partita Kyrgios ha subito l’occasione di portarsi avanti di un break. Chance prontamente annullata da un servizio vincente dell’americano. La sesta testa di serie ha ancora una palla break nel terzo gioco, ma è sempre il servizio, alle volte accompagnato dal dritto, a tenere a galla Querrey. Dopo tre giochi si contano pochi scambi e parecchi ace: già sei, due a gioco. Kyrgios, anche oggi orgoglioso indossatore di scarpe rosa fosforescente osservabili dallo spazio, fa vedere di tanto in tanto qualche vincente da fondocampo, sia di dritto che di rovescio. È il servizio però che la fa da padrone e, dopo dodici minuti, si è sul 2-2. Querrey è falloso dalla parte del dritto e, quando non entra la prima, va in difficoltà nello scambio. Arriva quindi ancora la chance di break per Kyrgios nel settimo gioco. Questa volta la prima palla break basta: l’americano sbaglia ancora di dritto e la sesta testa di serie si porta in vantaggio, senza fare faville ma con una sorprendente e piacevole concretezza. Al servizio Kyrgios è inattaccabile e, con il primo turno tenuto a zero, si porta avanti 5-3. Arriva dopo venticinque minuti anche il primo tentativo di SABR, naufragato però con la risposta di rovescio a metà rete. Querrey continua a regalare di dritto, spesso lungo di metri, e Kyrgios conquista due palle set. Un altro gratuito dell’americano, ora di rovescio, consegna il primo set all’australiano: 6-3 in meno di mezz’ora.

L’irrisoria facilità del primo parziale finisce per distrarre Kyrgios ad inizio secondo set. Qualche leggerezza di troppo, e una serie di tre gratuiti di fila, concedono il primo break dell’incontro a favore di Querrey. L’americano regge ancora a fatica lo scambio, ma il servizio lo aiuta nel momento del bisogno ed il break è confermato ai vantaggi. Kyrgios si disunisce completamente e si lascia andare ad una opinabile scelta di colpi: prima una palla corta di rovescio in salto, poi un attacco in back di dritto fuori di metri e un rovescio lungolinea a lato anche del corridoio, e per finire un’altra palla corta in salto di rovescio finita in rete. Doppio break per Querrey, bravo ad aspettare in riva il fiume di errori dell’australiano. Kyrgios decide di dare il set per perso e regala gli ultimi due giochi in tutta fretta: 6-1 per Querrey in neanche venti minuti. La concretezza di Kyrgios descritta nel primo set, sorprendente e piacevole, è durata giusto una mezz’ora.

Ad inizio terzo set l’australiano si fa controllare il gomito destro, storicamente causa di dolori e preoccupazioni (2013, 2014, 2015 e 2016). Kyrgios non sembra però risentirne particolarmente al ritorno in campo, tenendo agevolmente il servizio dopo tre break negli ultimi quattro turni di battuta. L’australiano resta falloso da fondo, soprattutto di rovescio, ma Querrey non gli è da meno, ed il set resta in parità. Nel quinto gioco, due vincenti in recupero di Kyrgios lo portano ai vantaggi e un dritto in rete dell’americano gli danno la prima palla break del set. Querrey la annulla con il servizio e, con un gran vincente di rovescio lungolinea, tiene la battuta. I turni di servizio scorrono via veloci, i giocatori sono finalmente costanti allo stesso momento e la qualità della partita si alza notevolmente. Kyrgios si lascia persino andare a qualche pugnetto e qualche c’mon. Sotto 5-6 e servizio, l’australiano si produce però in due errori gratuiti consecutivi dal 15-15, regalando così due match point a Querrey. Un passante di dritto diagonale sulla riga, che sorpassa Kyrgios fermo nella terra di nessuno, dà la vittoria all’americano, 7-5. Sedicesima finale in carriera per Querrey, prima dell’anno. Kyrgios come al solito a sprazzi: buon primo set, inesistente secondo set, e ancora buon terzo set fino al lapsus finale.

I precedenti tra Nadal e Querrey sono 4-0 a favore del maiorchino. La prima sfida, sul cemento di Cincinnati, è stata giocata addirittura nel 2006, dieci anni fa. L’ultima sfida è invece del 2016, sulla terra di Madrid.

Risultati:

[2] R. Nadal b. [3] M. Cilic 6-1 6-2
S. Querrey b. [6] N. Kyrgios 4-6 6-1 7-5

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