TAS scagiona tennista messicano sospeso per matchfixing

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TAS scagiona tennista messicano sospeso per matchfixing

Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Ginevra ha accolto l’appello di Daniel Garza contro la Tennis Integrity Unity che lo aveva ritenuto colpevole di tentata combine

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Brutto colpo per la Tennis Integrity Unity (TIU), la commissione indipendente che vigila sul corretto svolgimento di tutti gli incontri nel tennis professionistico. Infatti il Tribunale Arbitrale dello Sport di Ginevra ha deciso di accogliere l’appello del tennista messicano Daniel Garza che era stato condannato dalla TIU per una violazione del codice anti-corruzione.

Lo scorso 18 ottobre Garza si era visto infatti comminare una sospensione di 6 mesi e una multa 5mila dollari per aver cercato di aggiustare un match nel marzo 2015 al Futures 11 di Calabasas, in California. Il divieto a partecipare a qualunque competizione aveva avuto effetto immediato. Il 32enne tennista di Monterrey, che vanta un best ranking di n.294 nel 2012, si era successivamente appellato al TAS contro questa sentenza. L’arbitrato dello sport gli ha dato ragione, riabilitandolo all’attività professionistica e rimborsandogli 3mila franchi svizzeri (poco più di 2800 euro) per le spese legali. Sorride dunque Garza, diventato celebre anche per la sua non perfetta forma fisica, che potrà riprendere la sua carriera. Dall’altra parte della barricata sicuramente non ci ha fatto una bella figura la TIU che si è vista una sua delibera annullata dal TAS.

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