WTA Biel: ritorno senza problemi per Giorgi

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WTA Biel: ritorno senza problemi per Giorgi

La maceratese supera facilmente la tedesca Lottner, autrice di una pessima prestazione. Si ritirano Babos e Cornet. Avanti Strycova, Goerges e Vekic

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Camila Giorgi accede al secondo turno del WTA International di Biel superando con facilità la qualificata tedesca Antonia Lottner, numero 181 del mondo. La 25enne azzurra, attuale numero 98 del ranking, se la vedrà con la vincente dello scontro di domani tra Carla Suarez Navarro e Julia Boserup. Nessun precedente tra le due giocatrici.

Ad un primo game tenuto a zero dall’italiana seguono tre giochi molto lottati conclusi ai vantaggi. Alla quarta occasione di break concessa Lottner commette un grave doppio fallo, chiamato da un over rule del giudice di sedia, che permette a Giorgi di salire 3-1. Il resto del primo set della tedesca è un completo disastro, con Antonia che commette gratuiti a ripetizione. Camila dunque ha gioco piuttosto facile nel portare a termine il parziale con il punteggio di 6-2, grazie anche a un altro doppio fallo tedesco sul set point. La teutonica parte male anche nel secondo, cedendo di nuovo con grande facilità il break alla prima occasione. Nel terzo game però la tennista di Macerata va sotto sulla sua battuta: con un doppio fallo, un vincente avversario sulla riga e un gratuito di dritto concede il controbreak all’avversaria. Lottner da parte sua non approfitta minimamente dell’occasione per rientrare nel match e perde nuovamente il servizio nel turno successivo. Un ulteriore break dell’italoargentina, con due doppi falli avversari, conclude la partita con un duplice 6-2. Poco da dire sul match odierno: a Camila Giorgi è bastato il minimo indispensabile per avere facilmente ragione di un’avversaria autrice di una prestazione orribile, costellata da errori di ogni genere. Buono comunque il rendimento dell’italiana alla battuta: le condizioni indoor, dove spesso ottiene risultati migliori che all’aperto, sicuramente la favoriscono nell’esecuzione di questo fondamentale. Il prossimo incontro, che sarà certamente più probante di quello odierno, potrà dirci qualcosa di più sul livello attuale di Camila.

GLI ALTRI INCONTRI – Si è concluso anzi tempo il primo incontro di giornata sul campo centrale. Infatti Timea Babos, testa di serie numero 3 del torneo, si è ritirata sotto 4-2 nel secondo set dopo un primo parziale perso solo per 9 punti a 7 al tie-break contro Evgeniya Rodina. La causa del ritiro pare essere stata un problema alla spalla. Sarà dunque la russa numero 78 WTA a sfidare al secondo turno la 21enne estone Annett Kontaveit, che ha superato in due set la britannica Heather Watson. Ha dato forfait invece prima di scendere in campo Alizé Cornet. Al suo posto è subentrata come lucky loser la macedone Lina Gjorcheska. Quest’ultima tuttavia non ha avuto scampo contro Marketa Vondrousova, giovane promessa ceca di 17 anni che aveva eliminato nell’ultimo turno di qualificazioni la nostra Jasmine Paolini. Fatica più del previsto invece la prima testa di serie del torneo Barbora Strycova che deve sudare tre set per avere la meglio di un’altra esponente della new generation del tennis ceco, Marie Bouzkova. La giovane classe ’98 è stata anche avanti di un break in apertura di terzo, prima di cedere alla più esperta connazionale che con un parziale di sei giochi a uno si è portata a casa il match. Non accenna a riprendersi dal lungo periodo di crisi Belinda Bencic, ex numero 7 del mondo sprofondata al numero 131. La 20enne svizzera, omaggiata di una wind card dal torneo di casa, ha ceduto nettamente per 6-1 6-3 alla tedesca numero 69 del ranking Carina Witthoeft. Vittorie piuttosto agevoli invece per Donna Vekic contro Sorana Cirstea e per la numero 7 del seeding Julia Goerges su Naomi Broady. Nella giornata di domani andranno in scena gli ultimi due incontri di primo turno, con protagoniste la già citata Suarez Navarro e la numero 5 del seeding Laura Siegemund, e i primi quattro match degli ottavi di finale.

 

Risultati:

E. Rodina b. [3] T. Babos 7-6(7) 4-2 rit.
D. Vekic b. S. Cirstea 6-4 6-1
[7] J. Goerges b. N. Broady 6-4 6-2
[1] B. Strycova b. [Q] M. Bouzkova 6-2 4-6 6-2
C. Witthoeft b. [WC] B. Bencic 6-1 6-3
O. Dodin b. S. Hsieh 6-2 6-2
A. Kontaveit b. H. Watson 7-6(2) 6-2
[Q] M. Vondrousova b. [LL] L. Gjorcheska 7-6(4) 6-1
[Q] A. Sasnovich b. P. Parmentier 3-6 6-2 6-3
C. Giorgi b. [Q] A. Lottner 6-2 6-2

Giacomo Capra

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Flash

Italiani in campo oggi lunedì 27 marzo: Sonego e Trevisan a Miami, a che ora e dove vederli

Nella notte Lorenzo Sonego a caccia di un posto agli ottavi contro Tiafoe. Per un posto nei quarti di finale Martina Trevisan sfida Ostapenko

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Lorenzo Sonego - Miami 2023 (foto Ubitennis)

La seconda settimana del Miami Open presented by Itaù si apre con due italiani in campo, entrambi impegnati contro avversari più avanti di loro in classifica, alla ricerca di un posto nelle fasi finali del torneo.

Lorenzo Sonego proverà a raggiungere Jannik Sinner, dopo la vittoria su Dimitrov di domenica notte, negli ottavi di finale. Ad attenderlo ci sarà il padrone di casa Frances Tiafoe, numero 14 del ranking ATP, in quello che sarà il terzo scontro tra i due. Al momento il bilancio è di 1 – 1, con il piemontese uscito vincitore in Davis nel novembre 2022 e l’americano che ha trionfato nella prima sfida tra i due a Parigi Bercy, circa un mese prima. Il match è programmato come primo della sessione serale, ed andrà in scena all’una di notte italiana (le 19 locali) sull’Hard Rock Stadium. I bookmakers danno lo statunitense come favorito, con Snai che ne quota la vittoria a 1,38, mentre il successo dell’azzurro paga 2,95 volte la posta.

Martina Trevisan, dopo la battaglia vinta contro Liu, dovrà affrontare la lettone Jelena Ostapenko, numero 22 del ranking WTA e campionessa del Roland Garros nel 2017. Quello di oggi sarà il primo incontro tra le due, separate in classifica solamente da due posizioni, ed andrà in scena come primo match di giornata alle 17 italiane (11 locali) sul Grandstand, e sarà possibile seguirlo in chiaro sul canale SuperTennis. Anche qui il tennis azzurro parte contro i favori del pronostico secondo i bookmakers, con Eurobet che quota la vittoria di Trevisan a 4,80 contro l’ 1,16 della lettone.

 

ITALIANI IN CAMPO LUNEDI 27 MARZO:

ATP Miami, Lorenzo Sonego – Frances Tiafoe: dalle ore 01 italiane sull’Hard Rock Stadium. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.

WTA Miami, Martina Trevisan – Jelena Ostapenko: dalle ore 17 italiane sul Grandstand. Diretta SuperTennis e in streaming su SuperTennix

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ATP

ATP Miami, Sinner: “Con Dimitrov la chiave è stata la risposta, il secondo set un gioco di scacchi”

Intervista esclusiva di Ubitennis a Jannik Sinner, dopo il successo su Grigor e il passaggio agli ottavi: “Sto provando ad aggiungere qualcosa al mio gioco per essere meno prevedibile”

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Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)

Jannik Sinner ha staccato il pass per gli ottavi di finale superando 6-3 6-4 in 1h28′ di match la testa di serie numero 21 Grigor Dimitrov, in quello che era il loro secondo scontro diretto dopo gli Internazionali d’Italia 2020 dove il bulgaro si impose in rimonta con un doppio 6-4, ed ora al prossimo turno troverà il n. 6 del tabellone Andrey Rublevil russo ha sconfitto Miomir Kecmanovic. Dopo la vittoria, nella sala conferenze della Florida, l’azzurro si è concesso in esclusiva ai microfoni dell’inviato di Ubitennis al Miami Open Presented By Itaù Vanni Gibertini. Ecco, di seguito, le parole rilasciate dall’altoatesino.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Due set quasi diversi perché nel primo ci sono stati scambi più monotoni, con lui che cercava di tenere la palla bassa. Nel secondo, invece, lui ha decisamente cambiato qualcosa e poi ci sono stati tutti quei break all’inizio che hanno cambiato la dinamica del set. Cosa è cambiato tra i due parziali?

Jannik Sinner: “Sicuramente io avendo vinto il primo comunque non ho dovuto cambiare tanto, è stato bravo lui a cambiare diverse giocate. Insomma, era una partita non dico più equilibrata ma più un gioco di scacchi dove gli scambi erano più lunghi e più tosti. Però niente, credo che alla fine ho risposto molto bene che forse oggi era un pò la chiave della partita e credo quindi di poter essere contento“.

 

Vanni Gibertini, Ubitennis: Quindi sei soddisfatto della tua prestazione al servizio e in risposta?

Jannik Sinner: “In risposta sì, al servizio anche. Soprattutto all’inizio ho servito molto bene, poi forse il lancio di palla ho iniziato a farlo un pò troppo in avanti. Ho sbagliato due, tre giocate con il servizio però fa parte della mia crescita. Ho fatto comunque un serve&volley che ho messo dentro, e che diciamo non accade spesso. In generale sto provando ad aggiungere qualcosa al mio gioco perché devo investire per il futuro. Quello che sto provando a far è cercare di essere meno prevedibile e da questo punto di vista la partita di oggi si è svolta molto bene“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Andrey [Rublev, ndr] al prossimo turno. Partita ovviamente tosta, l’ultima volta vi siete affrontati al Roland Garros lo scorso anno in quello che speriamo sia stato il tuo ultimo ritiro. Cosa ci puoi dire che dovrai fare giocando contro di lui?

Jannik Sinner: “Va bè, la tattica ora non la dico. Lui è sicuramente un giocatore che serve molto bene, tira forte il dritto e anche di rovescio è molto solido. Quindi sarà una partita diversa rispetto a quella con Dimitrov. Quindi certamente dovremo stare entrambi attenti ai nostri game di servizio, e poi vedere quello che succede in risposta. Lui risponde molto bene, ma bisognerà comunque vedere quando giocheremo e in quali condizioni. Oggi ad esempio abbiamo giocato di sera, il campo era più lento perché non c’era vento mentre con il vento la partita cambia “.

Vanni Gibertini, Ubitennis: L’ultima cosa, oggi il pubblico ha creato una bella atmosfera. Te ne sei reso conto anche dal campo?

Jannik Sinner: “Si, si sentiva. Il campo era pieno dal primo punto e alla fine questo è il bello dello sport, credo che giocare in quest’atmosfera sia molto, molto bello. C’era pubblico sia per me che per lui e alla fine è stata una partita bella, intensa, di qualità e livello alti che alla fine è quello che conta“.

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Editoriali del Direttore

Berrettini e Musetti. È vera crisi? No, ci sono troppi “becchini”. Perché io li difendo. Una fiducia motivata

A 27 anni Matteo Berrettini e a 21 anni Lorenzo Musetti non possono essere vittime di uno “stallo” duraturo. Aliassime, Rublev, Alcaraz, Ruud non hanno regalato i loro duelli. Il computer ATP non è stato manipolato per issarli n.6 e n.18 del mondo. Pioli, Inzaghi e Allegri…

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Lorenzo Musetti (sinistra) e Matteo Berrettini (destra) - Napoli 2022 (foto Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup)

Che Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti stiano attraversando un bruttissimo periodo è purtroppo indiscutibile. A me dispiace molto per loro e confido che si riprendano abbastanza presto perché – sic et simpliciter – non mi risulta che abbiano conquistato vittorie e classifica mondiale manipolando avversari e financo il computer dell’ATP.

E’ inevitabile che le loro recenti ripetute sconfitte con avversari assai peggio classificati suscitino critiche e commenti severi. Giudizi che riflettono la delusione di quanti si erano affezionati all’idea complessiva e suggestiva di un vero “Rinascimento” del tennis italiano e si ritrovano invece oggi a potersi rallegrare soltanto per i risultati conseguiti da Jannik  Sinner e, in misura minore, da Lorenzo Sonego.

E’ comprensibile che ciò accada, nondimeno mi dispiace che troppa gente scriva commenti cattivi e gratuiti su Matteo e Lorenzo. Avverto una sorta di sadismo in alcuni, di invidia in altri. Ma forse soprattutto di estrema superficialità.

 

Certo è che quando leggo questo genere di commenti sinceramente mi dispiace sia per loro duesia – in tutta onestà – per chi li scrive perché a mio avviso non fanno bella figura. Mi dispiace – egoisticamente – anche per Ubitennis perché quel tipo di commenti vengono scritti anche qui su questo sito, sebbene non siano censurabili in quanto frutto di libere opinioni.  Anche se non le condivido… non sarebbe infatti giusto cassarle solo perché non sono in sintonia con loro. Però mi piacerebbe invece sempre leggere commenti sereni e obiettivi di lettori intelligenti e come tali equilibrati…Sì, perché vorrei che quest’ultimo genere di commenti, appunto intelligenti ed equilibrati, ispirasse quelli di un numero sempre maggiore di lettori, in modo da fare crescere il livello di discussione e quindi di partecipazione a Ubitennis.

Ho già scritto molte volte che occuparsi di moderare centinaia, migliaia, decine di migliaia di commenti in capo a un anno, è una fatica improba e non solo perché porta via un sacco di tempo. E’ un lavoro complesso che richiede grande attenzione, equilibrio, aspirazione concreta all’oggettività pur nella inevitabile soggettività di ciascun moderatore. Una fatica ingrata che sarà sempre soggetta a critiche, talvolta per una mancata tempestività nella pubblicazione, talvolta per un atto censorio che può apparire discutibile, talvolta per disomogeneità di interventi quasi impossibile da combattere, ma certo mai preconcetta nei confronti di alcuno se questi si sia in genere ben comportato, espresso con toni educati e civili e in tema con l’argomento trattato…

Non è però certo un caso che una gran parte dei siti abbiano rinunciato alla pubblicazione dei commenti dei lettori. Da direttore-editore a me piacerebbe che Ubitennis si affermasse sempre più per un sito che raccoglie pareri e opinioni intelligenti, stimolanti. Non sono tantissimi coloro che commentano, ma sono tantissimi coloro che li leggono.

Dopo questa lunghissima e noiosa premessa vorrei tornare a ribadire in toto la mia fiducia nel prossimo futuro di due ragazzi, Matteo e Lorenzo, che hanno 27 e 21 anni. Con ancora – e proprio per via sia della loro anagrafe, nonché dell’impegno che mettono loro e i loro qualificati team, coach, fisio, mental coach etcetera – tantissimi margini di miglioramento.

Mi picco di essere stato fra coloro che hanno creduto nelle loro qualità quando molti sembravano dubitarne. Non credo di averlo fatto da tifoso.

A differenza di Lorenzo Musetti che già da junior aveva rivelato qualità non comuni, sotto i miei occhi vincendo da sedicenne il torneo junior di Firenze vent’anni dopo un certo Roger Federer su quegli stessi campi e all’incirca alla stessa età prima di laurearsi campione under 18 anche all’Australian Open, Matteo Berrettini nel 2016 _ a 20 anni e 8 mesi – era ancora n.433 ATP.

Era più difficile profetizzare per lui, piuttosto che per Musetti un grande futuro. Un futuro da top-ten. Figurarsi se da top-6.

Fui criticatissimo da molti lettori su questo sito quando, dopo aver visto diversi parecchi duelli fra primavera e autunno 2019 di Matteo – in gran parte vittoriosi ma anche taluni persi con una decina di giocatori  “termometro di ottimo livello” quali Bautista Agut, Zverev, Aliassime, Rublev, Khachanov, Schwartzman, Monfils, Murray, Dimitrov, Nadal e poi Thiem più volte- mi sbilanciai sull’avvenire di Matteo.

Proprio dopo una partita persa di un soffio a Vienna con Thiem, con Dominik sospinto alla vittoria anche dall’entusiasta pubblico di casa, scrissi che secondo me Matteo non era così inferiore all’austriaco che pure aveva già colto importantissimi exploit al Roland Garros, ma aveva a mio avviso il potenziale per diventare a dispetto di quella sconfitta – se non top 3 o top 5 come Thiem era già stato – però uno stabile top-ten.

Oggi che Federer è andato in pensione, che Nadal è uscito dai top-ten dopo 18 anni, che Djokovic si batte contro i vaccini e l’anagrafe, dovrei aver cambiato idea solo perché Matteo ha perso una serie di partite di fila? Non la cambio, anche se ho sempre ammesso che il suo rovescio – salvo che sull’erba – è e resta (nonostante qualche progresso) il più debole rovescio dei top 20, forse dei top 30…anche perché paga anche una mobilità francamente non al livello dei migliori del mondoUna mobilità che lo penalizza in fase di risposta al servizio, e via via quando lo scambio si prolunga, ma quando si è alti un metro e 96 cm e si pesa sugli 85 kg, non è facile da conquistare. Soprattutto nei cambi di direzione e, in difesa, per via del rovescio bimane sul quale tutti cercano di attaccare, si deve superare anche l’handicap di quei 25 cm in meno di allungo. Chi si muove benissimo recupera (già Sonego è un esempio), chi invece non riesce paga dazio.

Ma altrettanto mi sento di dire che il suo servizio resta da top-3 e il suo dritto da top-5, purchè la percentuale di “prime” torni ad essere quella che è stata fra il 2019 e il 2021, purchè il lavoro atletico lo riporti a riconquistare la stessa agilità di quel suo miglior biennio in modo che lui possa riprendere a girare attorno alla palla per colpirla con un furioso dritto dei suoi, ma senza troppo scomporsi. E’ anche fondamentale il ritorno della fiducia, certo. Ma questa torna appena si sistemano quei primi due aspetti appena citati e arrivano i primi inevitabili risultati. Se non si è sofferto per uno straordinario infortunio fisico quale quello patito da Thiem – e forse anche da Zverev – a 27 anni non si può essere finiti.

Io almeno non ci credo, anche se nello sport ne ho viste accadere tante. A parte il caso Bjorno Borg, consumato e prepensionato a 26 anni, anche John McEnroe dopo il magico 1984, dai 26 anni in poi non è più riuscito a giocare come prima. Ma nel suo caso cambiarono le racchette, il tennis subì una profonda trasformazione, diventò molto più potenza che tocco, molto più fisicità che varietà, le battute superarono tutte i 210 km orari e in massa salirono alla ribalta sul circuito oltre a “Robot-Lendl” anche i vari  “BoomBoom” Becker, i “Serve&Volley Edberg prima dei “Corri e Tira” Agassi, Courier, Chang o “Big Big Serve” “Sweet Pete” Sampras e “Mister Ace” Ivanisevic…

Non mi sembra, salvo che per il fenomeno Alcaraz e direi anche per il nostro Sinner – mi auguro! – che si stia profilando una tale irruente ondata di campioni capace di rendere impossibile il rientro di Berrettini fra i top-ten.

LEGGI A PAGINA DUE: Le chance e i meriti di Berrettini, e le critiche immeritate verso Lorenzo Musetti

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