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ATP Montecarlo: Carreno è maledetto. Zverev domina Seppi [VIDEO]
MONTECARLO – Fognini cede (ancora) a Carreno Busta. Esordio incolore per Andreas Seppi che non onora la wild card: troppo forte Sascha Zverev. Berdych in tre

[13] P. Carreno-Busta b. F. Fognini 7-6(0) 6-7(4) 6-3 (da Montecarlo, Laura Guidobaldi)
Epilogo amaro per Fabio Fognini che, per la 5a volta in carriera su 5 scontri diretti, soccombe allo spagnolo Pablo Carreno Busta dopo un match lottato 7-6 6-7 6-3. Incontro segnato dalle innumerevoli smorzate da parte di entrambi ma soprattutto dello spagnolo che ha cercato, fin dall’inizio, di far spostare Fognini, pressarlo da fondo campo per poi sorprenderlo con repentini dropshot. Solido e mai domo, il 25enne di Gijon ha saputo concretizzare il vantaggio nei momenti chiave del match anche se il tennis dell’azzurro è apparso complessivamente di maggiore qualità.
Sembra estate al Principato. Un sole cocente picchia senza sosta sul Court Rainier III in cui fa il suo ingresso un acclamatissimo Fabio Fognini. L’azzurro affronta nel suo primo turno monegasco un avversario a lui da sempre ostico. Con Pablo, che sta vivendo il miglior momento in carriera, finora il ligure ha infatti sempre perso nei loro 4 scontri diretti. I due si studiano fin dai primi scambi, che scorrono via all’insegna dell’equilibrio fino al 2-2. Nel 6° game, lunghissimo, Carreno riesce a fare la differenza strappando il servizio a Fabio dopo ben 5 palle break sfumate. Prende ancora le distanze sul 4-2 ma ecco che Fabio riesce a reagire, non solo realizzando il controbreak ma ripareggiando i conti sul 4-4. Escalation positiva per il ligure che ora sale in vantaggio 5-4, prendendo in mano le redini della partita e degli scambi. Tantissime le smorzate e i cambi di ritmo da parte di entrambi anche se il tennista di Gijon ora sembra più distratto e falloso. Tuttavia, tiene il passo sul 5-5 per poi imporsi nuvamente 6-5. Ancora dropshot a non finire tra i due, soprattutto da parte dello spagnolo che, appena può, fa fare delle gran corse in avanti a Fabio. Questi comunque non si dà per vinto e si assicura il tie-break. Ma ecco che nei punti decisivi, il tennista di Arma di Taggia si fa sorprendere dal gioco preciso e solido di Pablo che, con 7 severi e inappellabili punti a zero intasca la prima frazione.
Nonostante il passaggio a vuoto nel tie-break, il 29enne di Arma di Taggia parte deciso anche nel secondo set, portandosi in vantaggio 1-0 e 40-0. Carreno annulla due palle break anche se un rovescio in rete consegna il break all’azzurro che ora sale 2-0, per la gioia dei tantissimi italiani sugli spalti scatenati in un tifo appassionato. Lo spagnolo si avvicina sull’1-3 e riesce a mettere a segno il break accorciando le distanze sul 2-3. Fabio sale 4-2. Ora arriva il break per Carreno Busta che fa un passo in avanti sul 3-4, scatenando le ire di Fognini che, dopo aver scaraventato la palla oltre le tribune, subisce un penalty point. Lo spagnolo lo incalza, continuando a martellare fiducioso Fabio che, alla fine, sbaglia ancora, consegnandogli il pareggio del 4-4. Fognini resta tuttavia attaccato allo score, andandosi a prendere il 9° game e salendo così ancora in vantaggio sul 5-4. Viene nuovamente raggiunto dal n. 19 del mondo sul 5-5. Fabio fa e disfa concedendo ora tre palle break all’avversario. Ne salva una ma la seconda è tutta spagnola e permette a Pablo di andare a servire per il match sul 6-5. Ma il ligure estrae dal cilindro l’ennesima deliziosa smorzata conquistando così una palla break. Il pubblico ci crede ancora ed esulta all’impazzata quando Fabio ha la possibilità di allungare il set. Ed ancora tie-break. Sul pareggio del 2-2, Fognini continua ad essere aggressivo e propositivo; va avanti, prende il tempo a Carreno che, dal canto suo, non è da meno, continuando a far spostare l’azzurro da un angolo all’altro del campo. Mantengono l’equilibrio sul 3-3. Ma ecco che Fognini allunga il passo sul 5-4. Il boato del pubblico non si fa attendere quando, in vantaggio 6-4, il ligure riesce finalmente a conquistare il secondo parziale.
Tutto da rifare dunque. È il secondo set che Fognini strappa a Carreno sulla terra (il primo l’aveva conquistato in Portogallo nel 2013). Lo stesso copione si ripete anche nel set decisivo. Equilibrio perfetto fino al 3-3 ma, sul 4-3 per Carreno, questi fa la differenza imponendosi sul servizio dell’azzurro e allungando il passo sul 5-3. Niente da fare per Fabio. Pablo Carreno Busta chiude l’incontro per 7-6 6-7 6-3. Peccato davvero per l’azzurro che, nonostante un match lottato e ricco di soluzioni pregevoli, paga troppi errori e discontinuità nei momenti decisivi del match. “Ho giocato bene” ha dichiarato un fiducioso Fognini in conferenza stampa, “ho incontrato un tennista che per ora è tra i primi 15 della race e che sta avendo ottimi risultati. Perché ci ho perso 5 volte su 5? Non so, sono statistiche, ma so che posso essere contento di come sto giocando. Mi sento bene e sono fiducioso per i prossimi tornei. Cerco di essere aggressivo. Franco (Davin) mi chiede di andare a prendere i punti, di essere aggressivo in campo, sto cercando di farlo”.
[14] A. Zverev b. [WC] A. Seppi 6-1 6-2 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)
Poco più di un’ora di sgambata basta al gioiellino Sascha Zverev, per dare un buon impulso alla sua stagione sulla terra. Ne paga il dazio Andreas Seppi, wild card qui a Monaco alla sua undicesima partecipazione (miglior risultato gli ottavi del 2014, persi con Nadal); appena tre i giochi conquistati dal bolzanino, evidentemente a disagio nel contenere le potentissime bordate da fondo del giovane tedesco. Due palle break, annullate da un ace e una manovra di autorità, sono tutto quello che l’italiano vede passarsi di fronte sotto il piacevolissimo sole monegasco (ma è prevista pioggia per mercoledì e giovedì); Seppi non riesce a sopperire alla partenza da moviola (0-3 pesante in avvio), mancando di trovare soluzioni alla problematica sul lato sinistro, sul quale Zverev insiste senza sosta. Sascha, seppur in una partita mai in discussione (primo confronto diretto), si conferma prototipo del tennista del futuro, dai violentissimi colpi a rimbalzo ma con buona mobilità laterale; da migliorare quella in avanti, oltre al gioco di volo scolastico. “Ho buone sensazioni, sono contento di aver giocato molto bene già al primo test su terra rossa”, dice Zverev nell’intervista a caldo. Al prossimo turno lo aspetta il vincente tra Feliciano Lopez e Daniil Medvedev, un altro alfiere della scacchiera Next Gen.
Gli altri incontri
Bernard Tomic non rende intera la mezza idea di rimonta che aveva messo in campo contro Diego Schwartzman: perso il primo set senza lottare, l’australiano va a servire per portare il match alla frazione decisiva, ma si scioglie sopratutto con il suo dritto ballerino e lascia strada all’avversario, come al solito tignoso e mai domo. Pablo Cuevas asfalta Viktor Troicki, infiliggendogli un sonoro bagel nel secondo set: il serbo si rifarà nel pomeriggio in doppio, quando in coppia con Djokovic supererà in due set il team dei Gilles, Simon/Muller. Il francese sarà l’avversario di Djokovic nel secondo turno di domani. Successo per Kyle Edmund, nel derby britannico contro Daniel Evans, che in conferenza stampa scherza: “Almeno mi sono risparmiato la figuraccia contro Nadal”, che attendeva il vincente al secondo turno. Tomas Berdych chiude il programma, vincendo in tre set contro Kuznetssov: il russo, ottimo colpitore da fondo, strappa il primo set con il suo tennis pulito e ficcante, forte anche delle partite di qualificazione già nelle gambe. Berdych ingrana dal secondo parziale, trovando maggiore continuità al servizio e garantendosi sempre più colpi comodi per chiudere il punto in pochi scambi.
Risultati:
[12] R. Bautista Agut b. N. Basilashvili 1-6 6-3 7-5
D. Schwartzman b. B. Tomic 6-1 7-6(3)
[16] P. Cuevas b. V. Troicki 6-3 6-0
N. Almagro b. [Q] M. Klizan 4-6 6-3 6-1
[14] A. Zverev b. [WC] A. Seppi 6-1 6-2
A. Mannarino b. G. Garcia-Lopez 1-6 6-3 6-4
K. Edmund b. D. Evans 7-5 6-1
[13] P. Carreno-Busta b. F. Fognini 7-6(0) 6-7(4) 6-3
[15] A. Ramos b. [Q] R. Olivo 6-2 6-3
[9] T. Berdych b. A. Kuznetsov 4-6 6-3 6-4
ATP
Sonego, occhio a Cerundolo. A Miami Francisco si esalta: “Qui sono a mio agio, non vedo l’ora di giocare ancora”
L’argentino commenta il feeling con i campi di Miami e racconta il suo momento di forma, lanciando la sfida a Sonego

Con la grande vittoria contro Felix Auger-Aliassime che gli ha permesso di raggiungere gli ottavi di finale nel Miami Open presented by Itaù, Francisco Cerundolo ha preso la sua rivincita contro il giovane canadese, che lo aveva eliminato sia da Indian Wells che dall’Australian Open in questo 2023.
Ci deve essere un’aria particolare che esalta il tennis dell’argentino a Miami, perché lo scorso anno fu protagonista di un exploit che lo ha visto arrivare fino alla semifinale, non senza un po’ di buona sorte, con i ritiri di Sinner nei quarti di finale e di Opelka al secondo turno. Fuori dalla Florida, Cerundolo non ha mai raggiunto risultati così importanti in tornei altrettanto prestigiosi.
Alla domanda sul suo feeling particolare con il cemento di Miami, l’argentino risponde: “Mi sento molto a mio agio a giocare qui. Non so bene perchè. Ho molti amici, molti argentini che fanno il tifo per me”. Cerundolo afferma poi che le condizioni più veloci di quest’anno possono aiutarlo ulteriormente, e che il suo servizio ha avuto un netto miglioramento rispetto al torneo di Indian Wells.
Il 24enne di Buenos Aires commenta la differenza tra questa vittoria e gli ultimi due precedenti con Auger-Aliassime: “Penso di aver giocato molto meglio oggi rispetto alle altre due volte in cui l’ho incontrato. Non so, credo di aver servito molto meglio oggi rispetto ad Indian Wells. Credo che lui non abbia giocato una grande partita, ma penso di aver giocato molto bene rispetto agli altri due incontri”. Infine afferma che una delle chiavi del suo successo sia l’essere riuscito a leggere la direzione del servizio del numero 6 ATP, e l’aver risposto molto bene sia di dritto che di rovescio.
Sul prossimo avversario, prima ancora di conoscere l’esito del match tra Tiafoe e Sonego, il numero 31 del mondo dice: ”Chiunque dei due vinca, sarà una grande sfida. Sono due giocatori forti. Non vedo l’ora di scendere in campo nuovamente, cercando di giocare bene come oggi. Se gioco così posso battere entrambi”. Si tratterà del primo incontro tra Cerundolo e Sonego, con l’argentino fiducioso di poter proseguire il suo momento magico in Florida. Lorenzo, dal canto suo, è apparso in grande forma contro Tiafoe, e ha dalla sua parte i favori del pronostico. L’ottavo di finale tra Cerundolo e Sonego andrà in scena intorno all’una di notte italiana della notte tra martedì e mercoledì, ovvero alle 19 locali, sul Grandstand.
ATP
Italiani in campo oggi martedì 28 marzo: Sinner, Sonego e Trevisan sognano a Miami, a che ora e dove vederli
Jannik se la vedrà con Rublev, Lorenzo avrà davanti Cerundolo, mentre Martina sarà chiamata all’impresa contro Rybakina

Sara un martedì ad alta tensione per il tennis italiano. Il numero di azzurri rimasti in tabellone a Miami tra maschile e femminile è rimasto a tre grazie alla grande vittoria di Sonego contro Tiafoe. Oggi scenderanno tutti in campo per raggiungere rispettivamente due quarti di finale e una semifinale. Sarà infatti il turno del numero uno azzurro sia per quanto riguarda il circuito maschile, con Jannik Sinner pronto ad una sfida ardua contro Andrey Rublev, che per il circuito femminile, con Martina Trevisan alla ricerca di un risultato storico contro Elena Rybakina. Infine, Lorenzo Sonego sarà impegnato con Francisco Cerundolo, in una sfida tra outsider pronti a stupire ancora.
Nel primo match di giornata sul Grandstand, alle ore 17 italiane (11 locali), Sinner si troverà davanti un avversario molto ostico come il numero due russo in un ottavo di finale che ha il sapore di qualcosa in più, considerando anche il possibile prossimo avversario del vincente di questa sfida, che uscirà dall’incontro tra Ruusuvuori e Van de Zandschulp: chi vincerà tra l’altoatesino e il russo sarà favorito. Si tratta del quinto incontro tra Jannik e Andrey, con il russo che ha vinto solamente due delle quattro partite disputate contro l’azzurro, entrambe grazie ad un ritiro dell’altoatesino, come successo al Roland Garros nel 2022. Nei due scontri che non sono terminati a causa del ritiro di uno dei due, Jannik ha sempre avuto la meglio, con l’ultima vittoria risalente all’ottavo di finale del Master 1000 di Montecarlo nel 2022. I bookmakers vedono favorito l’azzurro, tanto che un suo passaggio del turno è quotato 1,50 da Bet365, contro i 2,63 di Rublev.
Non vuole fermarsi nemmeno Sonego, che viene dalla grande prestazione contro Tiafoe della notte di lunedì. Per lui ci sarà un avversario sulla carta abbordabile, come l’argentino numero 31 del mondo Cerundolo. Si tratta del primo incontro tra i due, in un palcoscenico importante come gli ottavi di finale di un 1000, con l’argentino che difende i punti dell’exploit che lo ha portato alla semifinale del 2022. I bookmakers vedono l’azzurro come favorito, tanto che Eurobet quota un successo di Sonego 1,67, contro i 2,16 di Cerundolo. Il match andrà in scena come ultimo di giornata sul Grandstand, ed è previsto per l’una di notte italiana (19 locali). Il vincitore di questa sfida se la vedrà ai quarti di finale con uno tra Khachanov e Tsitsipas.
Dopo il fantastico successo nel pomeriggio di lunedì contro Jelena Ostapenko, Trevisan sarà chiamata ad un’impresa contro Elena Rybakina, kazaka numero 7 WTA. La azzurra parte contro i favori del pronostico, anche considerando lo stato di forma dell’avversaria, alla ricerca del Sunshine Double dopo il trionfo ad Indian Wells. Sarà il primo scontro tra le due, e la posta in palio prevede una semifinale in un Master 1000 contro la vincente della sfida tra Pegula e Potapova. Il match andrà in scena sull’Hard Rock Stadium ed è previsto per le 20 italiane (14 locali), dopo il termine della sfida tra Fritz e Rune. I bookmakers parlano di una vera e propria mission impossible per Martina, con il successo di Rybakina quotato 1,03 da SNAI, mentre il trionfo dell’azzurra raggiunge l’8,25.
ITALIANI IN CAMPO MARTEDI 28 MARZO:
ATP Miami, Jannik Sinner – Andrey Rublev: dalle ore 17 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.
ATP Miami, Lorenzo Sonego – Francisco Cerundolo: dalle ore 01 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.
WTA Miami, Martina Trevisan – Elena Rybakina: dalle ore 20 italiane sull’Hard Rock Stadium. Diretta SuperTennis e in streaming su SuperTennix.
ATP
ATP Miami: un gran Mannarino sorprende Hurkacz e punta i quarti. Affronterà la rivelazione Eubanks
Prestazione di lusso del francese per eliminare il campione del 2021. Ora può sperare in un posto tra i primi 8, contro l’americano vincitore di Barrere

A. Mannarino b. [8] H. Hurkacz 7-6(5) 7-6(0)
E così, degli ultimi 4 campioni del Miami Open, contando che Roger Federer (trionfatore nel 2019) si è ritirato, e John Isner (campione nel 2018) ha perso all’esordio da Emilio Nava, è rimasto il solo Carlos Alcaraz, l’attuale detentore. Già, perché in una giornata non proprio ricca di emozioni e grandi match, anche Hubert Hurkacz, che alzò il trofeo nel 2021, è stato mandato a casa. Regolato da un Adrian Mannarino apparso in grandissimo spolvero, nonostante attimi di nervosismo e lanci di racchetta e una barba che comincia ad avere qualche pelo bianco di troppo. Il francese, abile nel non dare riferimenti e piegare il gioco alle sue condizioni di noia e attesa per colpire, ha intrappolato il polacco, infliggendogli specie nei tie-break una bella lezione. Mannarino ha così colto il decimo ottavo di finale in un 1000, terzo qui a Miami (ultima volta, nel 2017, perse da Berdych). Il record è però decisamente poco incoraggiante: 1-8, con la sola vittoria ottenuta ai danni di Hyeon Chung in Canada, sempre sei anni fa.
Il match – non brillantissima la partenza di Hurkacz, con tanti errori da fondo sinceramente evitabili, che regalano tre palle break a Mannarino in tre giochi, sempre annullate da un servizio che è l’unica arma che ben sta rispondendo per il polacco. E, in realtà, anche il francese si deve aggrappare alla battuta oltre che alle proverbiali palle senza peso per rimanere in scia e annullare le 4 chance di break concesse in due game. Dopo un inizio altalenante di entrambi la partita comunque stenta a decollare, procedendo a spezzoni e con ben poco spettacolo espresso a causa dei troppi errori che caratterizzano entrambi. Mannarino tradisce un certo nervosismo, dato che tra i due è quello che corre maggiori rischi e pur trovando qualche vincente in più sembra incapace di applicare contromisure alle badilate al servizio di Hubi. Eppure, alla fine, il primo set va nelle casse del francese, che più cerca variazioni e affondi. Il solco lo scava sul 5-4 nel tie-break, vince due punti a rete giocati magistralmente, da vero attaccante e giocatore puro qual è, per poi chiudere con un errore di un Hurkacz che ha sofferto l’altro sulla diagonale di rovescio.
Il polacco, sfruttando un calo di tensione da parte di Mannarino, porta a casa un break immediato in apertura di secondo parziale. Ciò sembra restituire fiducia al n.8 del tabellone, che da fondo campo trova una rinnovata costanza che gli permette di tenersi avanti. Ma, come spesso capita nelle partite di Hurkacz, dalla quiete velocemente si passa alla tempesta. Hubi sembra accusare un po’ di tensione e i colpi si accorciano, spesso non trovando il campo, consentendo al francese di ritrovare lo spirito visto nel tie-break sull’onda degli errori altrui, attaccando e prendendo i punti con foga, così da ritrovarsi avanti 4-3. Il secondo set gode di molta più qualità del primo, qualche errore in meno ma tanti bei punti, con Mannarino sugli scudi, bravo a cambiare col rovescio lungolinea sfidando (spesso con successo) il polacco sul suo lato forte. E infine la tattica del francese, contando su un gioco che non offre tanto margine di manovra a uno grande e grosso come Hurkacz, paga eccome. Il tie-break del secondo set è un monologo di Mannarino, che vince 7-0 limitandosi a gestire le ultime ceneri di un avversario degno del suo nome solo a tratti, falloso e nervoso, mai capace di imporre le proprie qualità. Adrian affronterà ora, da favorito per un insperato posto ai quarti di Miami, Christopher Eubanks.
C. Eubanks b. G. Barrere 6-3 7-6(9)
Il nativo di Atlanta, che da lunedì irromperà per la prima volta in carriera in top 100 (n.96), ha avuto la meglio per 6-3 7-6 su Gregoire Barrere, nel terzo turno delle grandi occasioni. La partita ha visto un’interruzione di quasi due ore per pioggia, lasciando il francese avanti 5-2 nel tie-break; al rientro si è spinto a 4 set point di fila, e poi un quinto, tutti sprecati (tra cui un fortunatissimo nastro a stelle e strisce sul primo che rimarrà negli occhi di Barrere almeno per stanotte). Ciò nulla toglie a una prestazione solidissima di Eubanks, in controllo dall’inizio alla fine, costante alla battuta e solido da fondo, facendo anche sfoggio di un dritto profondo e incisivo, che potrebbe essere una buona chiave contro un giocatore estroso come Mannarino. Sarà solo il sesto ottavo di finale della carriera a livello ATP (primo in un torneo del genere) per l’attuale n.119, sempre rimasto un po’ nelle retrovie, incapace del grande salto…fino a questo torneo di Miami. L’americano, partendo infatti dalle qualificazioni, giocherà sì da sfavorito ma non battuto, addirittura per un posto nei quarti di finale in un Master 1000. Lui, che in carriera si è spinto solo una volta tra gli ultimi otto, da wild card ad Atlanta nel 2017.