Il torneo ATP 250 di Istanbul entra nel vivo nella giornata di venerdì, con tutti i quarti di finale in programma sul campo centrale. Il primo a scendere in campo è stato il vincitore dell’edizione scorsa, Diego Sebastian Schwartzman, che affrontava per la seconda volta in carriera (1-0 per Lajovic) il talentuoso serbo Dusan Lajovic, numero 84 delle classifiche mondiali. C’è equilibrio solamente nel primo parziale, dove Lajovic va avanti di un break per due volte, facendosi però sempre raggiungere nel game successivo: sul 5-5 l’argentino sfrutta due gratuiti di rovescio del suo avversario, sale 6-5 e nel dodicesimo gioco tiene il servizio ai vantaggi, chiudendo il parziale al secondo set point. Da quel momento il serbo si disunisce, lasciando a Schwartzman strada pianata verso la semifinale: 7-5 6-2 il risultato finale, dopo 1 ora e 32 minuti di match. Il prossimo ostacolo per l’argentino sarà rappresentato dalla testa di serie numero 2, accreditato di una WC, Marin Cilic, che ha letteralmente dominato il suo quarto di finale contro un giocatore sempre difficile da affrontare, come il belga Steve Darcis. Il vincitore dello Us Open 2014 non è mai apparso in difficoltà e ha ricoperto di vincenti il povero Steve: spaventosi i numeri al servizio di Cilic, che in tutto l’incontro ha perso solamente 4 punti con questo fondamentale; il 6-1 6-1 finale, in 45 minuti di gioco, lascia poco spazio alle interpretazioni.

Il match più atteso della giornata era quello tra la testa di serie n.1 Milos Raonic ed il talentuoso, quanto scostante, Bernard Tomic, che ad Istanbul ha raggiunto i primi quarti di finale di una stagione fino ad ora disastrosa. Quinto confronto tra i due, con Raonic che non ha mai perso nemmeno un set nei precedenti incontri. Il canadese è al primo torneo su terra battuta della stagione ed è al rientro dopo l’infortunio al bicipite femorale della gamba destra che lo ha costretto a saltare tutta la tournèe americana.

Nel primo set regna l’equilibrio: Tomic annulla l’unica palla break concessa all’avversario nel secondo gioco dell’incontro: si arriva così al tie break, dove un grossolano errore di dritto dell’australiano consegna a Raonic un mini break che conserverà fino alla fine, chiudendo con il tredicesimo ace il primo parziale 7-6. Nonostante lo spessore tecnico di entrambi i giocatori, l’incontro non regala molti spunti: infatti se da una parte Tomic dimostra di non passare un momento positivo, dall’altra il canadese è ancora lontano parente del tennista che solo 6 mesi fa raggiungeva la terza posizione mondiale. Nel secondo set, è l’australiano a procurarsi l’unica chance di break nel nono gioco, che però non sfrutta a causa di una brutta risposta di rovescio: come nel set precedente è il tie break la logica conclusione del parziale, ed ancora una volta emerge la migliore attitudine di Raonic nel giocare i punti importanti. Il canadese annulla un set point con l’ace numero 25 del match ed ottiene sul 7-6 il mini break decisivo, chiudendo l’incontro dopo 1 ora e 50 di battaglia. Il numero 6 del mondo sfiderà ora Viktor Troicki che ha approfittato del ritiro del connazionale Djere a metà del secondo set.

Risultati:

[1] M. Raonic b. [6] B. Tomic 7-6(4) 7-6(6)
[5] V. Troicki b. [SE] L. Djere 6-2 2-3 rit.
[3] D. Schwartzman b. D. Lajovic 7-5 6-2
[2/W] M. Cilic b. [8] S. Darcis 6-1 6-1

Matteo Polimanti