ATP Ranking: Zverev sbarca in top 10

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ATP Ranking: Zverev sbarca in top 10

Sascha vince Roma ed entra nei primi 10 a 20 anni e 1 mese. Quanto è precoce il tedesco? È anche numero 4 nella Race to London. Nadal allunga ancora e Djokovic entra tra gli 8

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L’inatteso ed eccezionale trionfo di Alexander Zverev a Roma, primo Masters 1000 in carriera, regala al giovane tedesco l’ingresso in top-10. Il più piccolo dei due fratelli Zverev in top-100 sale al numero 10 e riesce dunque ad entrare tra i primi 10 a 20 anni compiuti da poco. Quanto possiamo considerare precoce questo traguardo per il ragazzo che sembra costruito per vincere? Ecco le età d’ingresso in top-10 dei Fab-4, confrontate con quella di Zverev:

  • Nadal – 18 anni e 10 mesi
  • Djokovic – 19 anni e 10 mesi
  • Murray – 19 anni e 11 mesi
  • Zverev – 20 anni e 1 mese
  • Federer – 20 anni e 9 mesi

Senza volerci lanciare in pronostici azzardati (decine di Slam, anni di dominio, numero 1 del mondo assicurato), possiamo sicuramente affermare che, almeno per quanto riguarda l’entrata in top-10, il ragazzo sta ricalcando le orme dei quattro giganti di questa epoca tennistica.

Da quanto tempo un tennista così giovane non vinceva un Masters 1000? La risposta è semplice, dobbiamo tornare al 2007, quando Novak Djokovic vinse il suo “maiden title” a Miami a soli 19 anni e 10 mesi, entrando appunto in top-10 grazie a questo risultato. Altro campione di precocità, poi falcidiato dagli infortuni, è stato Juan Martin del Potro, capace di vincere il suo primo ed unico Slam (US Open 2009) a 20 anni ed 11 mesi, ma l’argentino non ha mai vinto un Masters 1000 in carriera (tre finali perse). Zverev entra nel ristretto club dei vincitori di almeno un Masters 1000 in attività, club che conta solo 11 iscritti: Nadal, Djokovic, Federer, Murray, Tsonga, Wawrinka, Cilic, Ferrer, Berdych, Robredo ed ora A.Zverev. Berdych vinse il suo primo ed unico titolo nel 2005, a Bercy, a soli 20 anni e 1 mese, come Zverev, settimana più, settimana meno. Auguriamo a Zverev una carriera che porti più trofei di quanti ne abbia portati al ceco, comunque in grado di raggiungere la finale a Wimbledon, ma mai più in grado di vincere un Masters 1000 nei successivi 12 anni.

Per chiudere questa introduzione dedicata a Zverev, una curiosità: nelle ultime tre finali Masters 1000 abbiamo avuto un debuttante a livello di finali di questo prestigio. Zverev non è l’unico, tra gli iscritti al club dei vincitori 1000 ad aver vinto la prima finale, come lui infatti Robredo, Murray (unico dei Fab-4), Tsonga e Cilic.

La top-20: salgono solo A.Zverev e Bautista Agut

Sono 7 i posti guadagnati da A.Zverev, che sale dunque al numero 10, estromettendo Goffin dalla top-10. Il belga non è destinato a permanere a lungo in top-10, ci è entrato due volte dopo una lunga rincorsa e vi è rimasto in tutto 5 settimane, in compenso può vantare ben 26 settimane al numero 11. Unico altro tennista a guadagnare posizioni tra i primi 20 è Bautista Agut, che sale di 2 ed è ora 18. Movimento che non gli consente, a meno di ritiri, di entrare tra i 16 al Roland Garros. Sarà 17 grazie alla non partecipazione di Federer, che sarebbe stato numero 5.

Ecco dunque i primi 20:

1] Murray 10370
2] Djokovic 7445
3] Wawrinka 5445
4] Nadal 5375
5] Federer 5035
6] Raonic 4360
7] Thiem 4145
8] Cilic 3765
9] Nishikori 3560
10] A.Zverev 3150 (+7)
11] Goffin 3055 (-1)
12] Dimitrov 2900 (-1)
13] Tsonga 2870 (-1)
14] Berdych 2780 (-1)
15] Sock 2415 (-1)
16] Monfils 2365 (-1)
17] Pouille 2320 (-1)
18] Bautista Agut 2155 (+2)
19] Kyrgios 2155 (-1)
20] Ramos-Vinolas 2065 (-1)

Riassumendo, gli spunti interessanti di questa settimana sono i seguenti:

  • Djokovic accorcia su Murray, che però sarà certo di restare numero 1 a fine Roland Garros
  • Nadal manca il sorpasso su Wawrinka per una sola vittoria
  • Kyrgios è a pari punti con Bautista Agut, ma lo spagnolo è davanti per i migliori risultati nei quattro Slam
  • A ridosso della top-20 risale Isner (22,+2)

Il ranking di oggi, lunedì 22 maggio 2017, è anche il ranking utilizzato per stilare le 32 teste di serie al Roland Garros. Vediamo quali sono:

1-2 Mur-Djo

3-4 Waw-Nad

5-8 Rao-Thi-Cil-Nis

9-12 A.Zve-Gof-Dim-Tso
13-16 Ber-Soc-Mon*-Pou

17-24 Agu-Kyr-RamV-CarB-Isn-Cue-Kar-Gas*
25-32 Joh-Mul-Que-Fog-DPo-Fer-Sim-M.Zve

Gli asterischi su Monfils e Gasquet ricordano che i due sono alle prese con gli infortuni da qualche settimana e la loro partecipazione non è ancora certa al 100%. Grazie al forfait di Federer, Nishikori entra tra gli 8, Pouille tra i 16 ed il maggiore dei fratelli Zverev tra i 32. Il nostro Fabio Fognini, che a Roma ha battuto il numero 1 al mondo Murray ed è da poco diventato papà, avrà la testa di serie numero 28. Resta fuori, primo dei sostituti, Lorenzi, che manca la possibilità di essere testa di serie per la prima volta in carriera in uno Slam per soli 12 punti, ovvero una sola vittoria ATP.

La top-100 e gli italiani

Steve Darcis, giocatore particolarmente efficace in Coppa Davis, è il canguro della top-100 di questa settimana: +12 per lui, best ranking (38) e muro dei 1000 punti sfondato per poche manciate di punti. Nessun altro giocatore già in top-100 ha guadagnato più di 10 posizioni in questa settimana, ma Pospisil (82,+24) e Sela (100,+12) lo hanno fatto dai margini della top-100 e dunque vi rientrano. Oltre a questi due, (ri)entra in top-100 anche Benneteau (98,+5) che spera di emulare Gilles Muller e vincere un torneo ATP dopo tante finali perse. Purtroppo il titolo di gambero della settimana va al nostro Andreas Seppi, che perde 7 posizioni e scivola al numero 83. I posti presi in top-100 da Pospisil, Benneteau e Sela vengono ceduti da Bagnis (101,-5), Daniel (102,-5) e Duckworth (136,-37). E gli italiani? Stabile Fognini (29), un passo indietro per Lorenzi (34,-1) e più passi indietro per Seppi (83,-7), abbiamo ben tre giocatori a ridosso dei primi 100 e, complessivamente, 3 giocatori in top-100, 12 giocatori in top-200 e 5 in top-300. Ecco i nostri tennisti nelle prime 300 posizioni:

29] Fognini
34] Lorenzi (-1)
83] Seppi (-7)
103] Fabbiano (-2)
104] Cecchinato (+1)
108] Giannessi
120] Vanni (+1)
158] Gaio (+2)
159] Travaglia (+2, best ranking)
175] Giustino (+11, best ranking)
185] Napolitano (-4)
196] Caruso (+2)
201] Bellotti (+1)
226] Donati
230] Arnaboldi (+12)
237] Quinzi (+1, best ranking)
248] Berrettini (+1, best ranking)

Ben quattro salgono a best ranking, tutti entro il 25 esimo anno di età (Travaglia e giustino 2 anni, Quinzi e Berrettini 21 anni).

Race to London e Milan: Zverev numero 4 tra i grandi, numero 1 tra i giovani

Rafael Nadal non va oltre i quarti a Roma, aggiunge 180 punti e consolida il primato, sfiorando i 1000 punti di vantaggio su Federer, sempre comodamente numero 2. Thiem consolida la terza posizione e A.Zverev sale al numero 4. Considerato che comanda la Race to Milan, cosa sceglierà a fine anno se dovessero essere queste le posizioni? Non abbiamo molti dubbi, anche considerando lo strano regolamento sperimentale in vigore per le Next-Gen Finals.

Ecco i primi 16 della Race to London, con Djokovic che rientra tra i primi 8:

1] Nadal 4915
2] Federer 4045
3] Thiem 2445
4] A.Zverev 2130 (+8)
5] Goffin 1730 (-1)
6] Wawrinka 1690 (-1)
7] Djokovic 1615 (+8)
8] Dimitrov 1475 (-2)
—————————————-
9] Carreno Busta 1380 (-2)
10] Sock 1320
11] Tsonga 1310 (-3)
12] Ramos-Vinolas 1240 (-3)
13] Murray 1210 (-2)
14] Nishikori 1110 (+1)
15] Cuevas 1080 (-2)
16] Raonic 1065 (+3)

Murray è ancora attualmente fuori dagli 8, deve recuperare 265 punti rispetto al taglio. Il migliore degli italiani è sempre Fognini, che guadagna 5 posti e sale al 25. Più indietro Lorenzi (38,-1), Fabbiano (57,-6), Cecchinato (76,-2), Vanni (86,-7) e Seppi (95,-7).

A.Zverev crea il vuoto nella Race to Milan, ora ha più del triplo dei punti del secondo in classifica, Coric, a testimonianza di quanto differenza ci sia tra lui e tutti gli altri pari età al momento. Ecco i primi 12:

1] A.Zverev 2130
2] Coric 631
3] Tiafoe 397
4] Chung 383
5] Escobedo 348
6] Medvedev 315
7] Donaldson 307 (+2)
———————————
8] Ruud 298
9] Khachanov 290 (-2)
10] Halys 285
11] Rublev 262
12] Fritz 200

Donaldson entra tra i primi 7, esce Khachanov, al palo dopo un ottimo avvio di 2017. Il migliore tra gli italiani è sempre Berrettini (23), seguito da Quinzi (29,-1). Più lontani gli altri top-100 in questa speciale classifica, ovvero Carli (82,-6), Caruana (89,-3) e Brancaccio (100,-2).

Nei prossimi giorni torneremo due volte a parlare di ranking: prima presenteremo il nuovo indicatore che formerà l’Ubirating, ideato e sviluppato da Guido Tirone e dall’autore di questo pezzo. Inoltre, giovedì presenteremo, su richiesta di un affezionato lettore, una speciale classifica d’entrata al Roland Garros secondo un algoritmo “rosso”, ispirato al celebre sistema di assegnazione delle teste di serie in vigore a Wimbledon.

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