Djokovic: "Quando vinco partite così, spesso arrivo in fondo"

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Djokovic: “Quando vinco partite così, spesso arrivo in fondo”

PARIGI – Dopo la vittoria in cinque set contro Schwartzman: “Non mi interessa che lui abbia vinto in un’ora e mezza”

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da Parigi, il nostro inviato

Diego ha appena detto in conferenza che ricordava il match di New York. Oggi è andata diversamente.
Ha meritato il grande applauso che ha ricevuto a fine partita. Ha giocato benissimo, ha lottato. È stato superiore per tre set, poi nel quarto e quinto ho giocato come speravo di fare dall’inizio. Sono contento di poter portare via qualche sensazione positiva da questo match. Sono rimasto calmo anche quando in svantaggio, ho continuato a crederci. Troppi gratuiti, le condizioni erano adatte a lui, lente, poco rimbalzo. Poteva giocare piatto e rispondere sempre. Ho iniziato bene, poi ho perso il primo, mi sono rilassato e ho giocato male nella fase centrale. Sono contento di questo match comunque, non ho giocato molti incontri al quinto negli ultimi anni, mi servirà a star bene mentalmente. Non sono stanco, fisicamente non ne risentirò, ci sono già passato. Spero di continuare a giocare sempre meglio.

Stesso match contro Bautista, poi qualcosa è scattato. Può essere uguale?
Certo, a volte devi superare sfide importanti. Capiterà ancora durante il torneo, troverò giocatori che sono classificati meglio, avrò sfide maggiori. Giocare cinque set in questa fase va bene, mi diverto anche se non gioco al meglio. Quarto e quinto set sono stati ottimi. Giocare con convinzione, ho ridotto i rischi e non gli ho dato chance. In percentuale, molti dei tornei Slam che ho vinto hanno visto almeno un match duro in cinque set, spesso all’inizio. Mi aiuta a entrare nel torneo.

Cosa pensi del fatto che Andre sia arrivato al terzo set?
L’ho visto sul maxischermo. Non sarebbe dovuto nemmeno esserci, ci eravamo accordati perché rimanesse fino a ieri, aveva altri impegni. Non era previsto, e lo apprezzo molto, lo rispetto. È riuscito a gestire i suoi impegni per venire a vedermi: sono contento di aver visto, sta dimostrando quanto ci tiene. Avercelo intorno è fonte di ispirazione.

Ha fatto un’intervista con Becker: ha detto che non vuole niente da te, e lavorerà senza compenso, quando avrà tempo. Ti ha sorpreso?
Non entrerò nei dettagli, posso solo dire che apprezzo molto il suo impegno. Non potrei chiedere niente di più, non ho aspettative, cerco solo di godermi ogni momento con lui, anche quando non c’è siamo in contatto. Anche quando non è con me fisicamente, è presente per me. Spero sia così per molto tempo. Quanto al futuro, non abbiamo piani, non sappiamo quando ci sarà e quando no. Cercherà di fare del suo meglio per essere con me nei tornei più importanti. Siamo d’accordo che serve qualcuno da affiancargli.

Non avresti preferito vincere come Nadal, in un’ora e mezza?
Non capisco la domando. Io sono così, e sono contento così.

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