da Parigi, la nostra inviata

[30] T. Bacsinszky b. [13] K. Mladenovic 6-4 6-4

In un match funestato dalla pioggia, da due interruzioni e da un numero elevatissimo di gratuiti, si spegne il sogno di Kiki Mladenovic. La francese non riesce mai a trovare ritmo, regolarità e precisione; commette ben 34 gratuiti e soccombe alla maggiore concentrazione e abilità di Timea Bacsinszky. La tennista di Losanna, nonostante condizioni metereologiche complicate e un pubblico particolarmente rumoroso, è più ordinata e propositiva, mettendo a segno ben 25 vincenti a fronte dei 16 di Kiki. Timea accede dunque alla semifinale del Roland Garros per la seconda volta in carriera e, dall’altra parte della rete, ci sarà la giovanissima e grintosa Jelena Ostapenko, vittoriosa su Caroline Wozniacki in tre set. Un derby tra poliglotte quello tra Kristina Mladenovic e Timea Bacsinszy (entrambe parlano infatti cinque lingue!). Ma, soprattutto, tra due ragazze indomite, con tanta sete di vittoria e che hanno un rapporto privilegiato con la terra rossa di Porte d’Auteuil. Timea, ora n. 31 del mondo, ritrova quel campo su cui ha realizzato uno dei migliori exploit in carriera, raggiungendo la semifinale nel 2015; per Kristina (14 WTA) si tratta invece del primo quarto slam in singolare, in un momento in cui sta esprimendo il suo miglior tennis.

Soffia un forte vento sullo Chatrier, le cui raffiche alterano visibilmente gli scambi e mettono in difficoltà Timea e Kristina, soprattutto al servizio. La svizzera sembra gestire un po’ meglio le difficili condizioni sul campo e si porta rapidamente in vantaggio 2-0. Ma il tempo è così mutevole che lo è anche l’inerzia del match e la francese raggiunge l’avversaria sul 2-2, anche grazie ad una serie di gratuiti da parte dell’elvetica. Tuttavia, sul 2-2 40-0, ora è Kiki ad incorrere in varie ingenuità, tra cui due tentativi di smorzate che non arrivano neppure alla rete e che permettono a Bacsinszky di tornare in vantaggio sul 3-2. Nuvoloni neri minacciano il Bois de Boulogne anche se squarci di azzurro lasciano sperare in una schiarita definitiva. Fallosa con il rovescio, Kiki fa e disfa come Penelope, così come Timea, del resto, che, nuovamente in vantaggio 4-2, si fa raggiungere ancora sul 4-4. La svizzera cerca di prendere il tempo all’avversaria, soprattutto di rovescio, ma è troppo lenta nel rientrare al centro del campo poiché la francese, molto mobile, non solo recupera i suoi fendenti ma li riposiziona con l’incrociato stretto. Arriva un setpoint per la svizzera che lo sfrutta subito con un ace e va così a prendersi il primo set per 6-4, in 1 ora e 3 minuti.

All’improvviso, il diluvio. Il match è sospeso per più di tre ore sullo score di 4-6 1-1 30-40 servizio Mladenovic. Fa freddo e il vento imperversa. Gli spettatori sono imbacuccati e intirizziti ma fedeli alla loro Kiki. Nella ripresa, la francese è più reattiva, riuscendo a sorprendere Bacsinszki sul 3-1. Ma, ancora una volta, il match si rivela la saga dei gratuiti, da una parte e dall’altra. Timea si avvicina, approfittando di una serie di strafalcioni della n. 14 del mondo. Ed è di nuovo pareggio. Scende un altro acquazzone. Si rientra di nuovo.

Fortunatamente, dopo circa 30 minuti, le nuvole lasciano spazio ai raggi del sole e… c’est reparti, come dicono da queste parti. Ora la svizzera è molto più precisa. Aggressiva, con un tennis fatto di variazioni e attenta al tempo stesso, prende il largo e si distacca sul 5-3. Trema ancora sul 5-4 ma, alla fine, dopo 1 ora e 49 minuti, Kiki cede del tutto e Timea torna in semifinale sull’ocra del Bois de Boulogne. La prossima avversaria sarà la giovanissima lettone Jelena Ostapenko che ha ottenuto lo scalpo dell’ex n 1 del mondo Caroline Wozniacki.