RG: i numeri di Murray-Nishikori e Stan-Cilic

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RG: i numeri di Murray-Nishikori e Stan-Cilic

Tutto quello che c’è da sapere sui quarti della parte alta del tabellone maschile. Murray e Wawrinka favoriti, ma occhio soprattutto a Cilic

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Sette delle prime otto teste di serie sono arrivate ai quarti di Finale, come a voler allontanare ogni possibilità di vedere mai un “ranking rosso” sulla falsariga del “ranking verde” in uso a Wimbledon. L’unico assente è il numero 5 Milos Raonic, sconfitto però soltanto per 8-6 al quinto set dalla testa di serie numero 20 Carreno Busta, verà novità e (parziale) sorpresa di questo Roland Garros. Cosa ci dicono i numeri relativi ai due quarti di finale della parte alta del tabellone maschile? Ripassiamoli in attesa dello show.

[1] A. Murray vs [8] K. Nishikori (h2h 8-2, su terra 1-0)

Il numero 1 al mondo – giunto alla 31esima settimana consecutiva in cima al ranking ATP – sfida il fragilissimo Nishikori, capace di di battere Murray nei quarti di finale a Flushing Meadows 2016 in una delle partite più entusiasmanti e ricche di ribaltamenti della stagione. Murray non arriva bene a questo appuntamento, dopo aver chiuso alla grande il 2016 vincendo le Finals, nel 2017 ha vinto soltanto un titolo (Dubai) e disputato una sola altra finale (Doha). Nei main event 2017 i risultati di Murray sono scadenti, non è infatti mai andato oltre i quarti di finale: 4T agli Australian Open, 2T ad Indian Wells, assente a Miami, 3T a Montecarlo, 3T a Madrid, 2T a Roma, sconfitto dal nostro Fabio Fognini. Sembrano lontani i tempi in cui Murray su terra perdeva soltanto da Nadal e Djokovic, ovvero nel 2015 e nel 2016. Murray che, ricordiamo, fino ai primi mesi del 2015 non aveva neppure mai disputato una singola finale sul rosso.

Tuttavia Murray al RG ha un curriculum di tutto rispetto negli anni: in dieci partecipazioni, questa compresa, è arrivato per otto volte alla seconda settimana e per ben sette volte ai quarti di finale. Vincesse, raggiungerebbe la quinta semifinale in carriera al Roland Garros. L’anno scorso il suo miglior risultato, quando si spense la luce in vantaggio di un set in finale con Djokovic. Nelle ultime sei partecipazioni al Roland Garros, Murray ha sempre raggiunto i quarti di finale.

Nishikori – nonostante l’incredibile numero di infortuni che ne hanno frenato la crescita – è ormai un solido top-10 da anni, ma gli manca il vero acuto negli Slam. Dopo la finale agli US Open 2014, ha raggiunto le semifinali soltanto agli US Open 2016. Nonostante sia considerato un ottimo giocatore su terra (ricordiamo la finale persa a Madrid da Nadal), non è mai andato oltre i quarti di finale al Roland Garros e vi arriva soltanto per la seconda volta. Nel 2015 si arrese al quinto set contro il beniamino di casa, Tsonga, dopo aver rimontato uno svantaggio di due set ed esser poi calato sul più bello.

Nishikori ha vinto 11 titoli in carriera, disputando 22 finali. Purtroppo però ha perso le ultime sei, due di queste nel 2017 in tornei minori (Brisbane contro Dimitrov e Buenos Aires contro Dolgopolov). In carriera vanta due titoli su terra, entrambi a Barcellona (2014-2015). Murray però non ha un palmares rosso molto più ricco: soltanto tre titoli per lui, seppur ben più pesanti (Monaco di Baviera 2015, Madrid 2015, Roma 2016), dato che vanta due 1000 rossi.

Qual è il bilancio degli scontri diretti tra i due? Murray è in vantaggio 8-2, ma c’è soltanto un precedente su terra, segnato in grassetto.

Shanghai 2011 (SF) // Murray b. Nishikori 63 60
Australian Open 2012 (QF) // Murray b. Nishikori 63 63 61
Brisbane 2013 (SF) // Murray b. Nishikori 64 20
ATP Finals 2014 (RR) Nishikori b. Murray 64 64
Madrid 2015 (SF) // Murray b. Nishikori 63 64
Canada 2015 (SF) // Murray b. Nishikori 63 60
Davis 2016 (R1) // Murray b. Nishikori 75 76(6) 36 46 63
Olimpiadi 2016 (SF) // Murray b. Nishikori 61 64
US Open 2016 (QF) // Nishikori b. Murray 16 64 46 61 75
ATP Finals 2016 (RR) Murray b. Nishikori 67(9) 64 64

Ad esclusione di Brisbane 2013, i due si sono sempre incontrati negli eventi importanti, tra cui anche le Olimpiadi e la Davis. Negli Slam il bilancio è di 1-1 ed entrambi i precedenti sono match di quarti di finale. Nishikori, che non poteva farsi mancare un ritiro in questa rivalità, ha anche subito due bagel, dato interessante se consideriamo che in questo Roland Garros è riuscito a darne e riceverne due, addirittura vincendo due match in cui ha subito un bagel. Un’ultima curiosità: nell’intervista post-match contro Verdasco, Nishikori ha affermato di non ricordare se avesse vinto o perso contro Murray nei quarti di finale degli US Open 2016, dicendo di “non essere bravo con i ricordi“. Senza parole.

[3] S. Wawrinka vs [7] M. Cilic (h2h 11-2, su terra 4-0)

L’ultimo quarto potrebbe essere il più interessante, se consideriamo che Cilic sta giocando il suo miglior tennis di sempre sulla terra (parole sue) e Wawrinka è un vero animale da Slam dal 2013 in avanti. Ma i precedenti sembrano suggerire il contrario, dato che il bilancio è nettamente a favore dello svizzero (11-2), che non perde da oltre sette anni ed ha vinto le ultime sette sfide:

Umag 2006 (R16) // Wawrinka b. Cilic 64 26 64
Vienna 2006 (R32) // Wawrinka b. Cilic 64 61
Stoccarda 2006 (R16) // Wawrinka b. Cilic 64 61
Roland Garros 2008 (R64) // Wawrinka b. Cilic 76(3) 76(4) 61
Chennai 2010 (F) // Cilic b. Wawrinka 76(2) 76(3)
Aus Open 2010 (R32) // Cilic b. Wawrinka 46 64 63 63
Indian Wells 2011 (R32) // Wawrinka b. Cilic 75 63
Montecarlo 2014 (R32) // Wawrinka b. Cilic 60 62
Cincinnati 2014 (R16) // Wawrinka b. Cilic 36 60 61
ATP finals 2014 (RR) // Wawrinka b. Cilic 63 46 63
Shanghai 2015 (R16) // Wawrinka b. Cilic 75 67(7) 64
Ginevra 2016 (F) // Wawrinka b. Cilic 64 76(11)
ATP Finals 2016 (RR) // Wawrinka b. Cilic 76(3) 76(3)

Si tratta di una rivalità iniziata oltre dieci anni fa, quando Cilic non era neppure maggiorenne. Le uniche vittorie del croato risalgono al 2010, quando riuscì anche a battere Wawrinka in uno Slam (Aus Open), portando in parità (1-1) le sfide negli Slam. Notiamo che i due hanno giocato molti tie break (otto in tredici sfide), di cui ben quattro nelle ultime tre sfide. Su terra il bilancio è di 4-0 per Stan, che ha anche vinto l’unico precedente al Roland Garros, nel 2008, al 2T. I due si sono affrontati su tutte le superfici, i bilanci sulle singole superfici sono tutti a favore di Wawrinka. Così come il bilancio è pari negli Slam, lo è nelle finali (1-1). I due si sono incontrati spesso in turni minori: di tredici sfide, soltanto due finali, nessuna semifinale ed oggi sarà il primo quarto di finale.

Stan Wawrinka giunge a questo incontro forte di ben otto vittorie consecutive, compresa la vittoria del titolo a Ginevra, doppietta dopo il trionfo del 2016. L’elvetico è un vero animale da Slam, come tutti i cavalli di razza. Se consideriamo la versione 2.0 di Stan, vediamo che negli ultimi tre anni è secondo soltanto a Djokovic per vittorie e risultati nei tornei dello Slam. Infatti, negli ultimi quattordici Slam prima di questo, Stan conta tre titoli, otto semifinali e undici quarti di finali. Contando anche questa edizione, Stan ha raggiunto i quarti di finale per dodici volte negli ultimi quindici Slam. Addirittura va in semifinale, in media, circa una volta ogni due Slam.

Al Roland Garros Stan Wawrinka può vantare un titolo (2015), due semifinali e quattro quarti di finale (includendo il 2017), tutti ottenuti dal 2013 in poi. Questo curriculum fa del Roland Garros il terzo Slam in ordine di risultati per Wawrinka, dopo gli US Open, seguiti dagli Australian Open. In carriera Stan ha disputato ben dodici finali su terra, vincendone sette: Umago 2006, Casablanca 2010, Estoril 2013, Monte Carlo 2015, Roland Garros 2015, Ginevra 2016 e 2017.

Per Cilic invece si tratta della prima partecipazione ai quarti di finale al Roland Garros, risultato che gli consente di entrare nel club dei tennisti capaci di accedere ai quarti di finale in tutti gli Slam. Prima di quest’anno, il croato si era fermato per tre volte al quarto turno. Per Cilic sarà il quinto match di quarti di finale in eventi che contano su terra rossa; ha perso i precedenti quattro contro Nadal (Roma 2011), Djokovic (Montecarlo 2015), Ramos-Vinolas (Montecarlo 2017) ed Isner (Roma 2017). Nei fatti, con ben tre quarti di finale raggiunti in quattro eventi maggiori, il 2017 è effettivamente la sua miglior stagione su terra battuta.

Nonostante Cilic non venga mai considerato un giocatore da terra battuta, ha disputato sei finali in carriera sul mattone tritato, vincendone due: in casa ad Umago nel 2012 e quest’anno a Istanbul, nel 2017. Cilic è raramente accreditato dei favori del pronostico all’inizio dei grandi tornei, ma non dimentichiamo che ha vinto le tre ultime finali disputate (Cincinnati 2016, Basilea 2016 e Istanbul 2017) e ben undici delle ultime 15 disputate. Dovesse superare Wawrinka, si candiderebbe seriamente all’exploit, cosa di cui ha dimostrato di avere le capacità. Non si vince uno Slam per caso.

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