Quando a 20 anni torni nel tuo paese e porti a casa il primo trofeo Slam che la tua comunità abbia mai visto, certo puoi aspettarti feste, sorrisi e abbracci. Anche se il paese da cui vieni è la Lettonia dove il tennis non troneggia in cima alla lista degli sport più seguiti. Jelena Ostapenko si è guadagnata un’accoglienza da vera e propria reginetta, in – stupendo – contrasto con la sua tenuta estremamente casual: tuta del marchio che la sponsorizza, con pantalone al polpaccio, sorriso smagliante, trecce ai lati, copp(ett)a in mano e un formidabile zainetto da scolaretta. Eccola nella sua discesa trionfale dall’aereo che l’ha riportata a casa.
Ai lati del tappeto rosso disteso sotto la scaletta dell’aereo c’è un cordone (quasi) degno di un capo di stato. Fiori, tanti fiori, abiti d’occasione, fotografi e piccoli fan – che non appaiono molto più piccoli di lei – ad aspettare il suo autografo. La sua camminata trionfale non ha esattamente l’eleganza di una modella navigata, ma è proprio questa genuinità a rendere splendido il siparietto. Nei cartelloni di ogni tipo che le vengono dedicati campeggia spesso “Alona“, anche se i suoi stessi genitori la chiamano Jelena e l’equivoco dopo la sua improvvisa notorietà sembra ormai dissipato.
Quello che arriva dopo è una vera e proprio celebrazione. In salsa moderna chiaramente, come l’età della festeggiata impone. Sotto uno dei “portici” dello stesso aereoporto è già pronto un capannello per accoglierla. C’è una sorta di moquette per ingentilire il terreno, un deejay e un presentatore che la invita a prendersi la scena quando Jelena è già avvolta nella bandiera del suo paese: il massimo momento di patriottismo.
Verso il termine della cerimonia, quando le sono state rivolte tutte le domande del caso e le sue risposte – seppur in una lingua che fatichiamo a comprendere e per questo facciamo ammenda – non sono sembrate troppo diverse dagli standard delle conferenze parigine, sua mamma la raggiunge sul “palco”. È la prima artefice dei suoi successi, l’allenatrice che l’abbia seguita per più tempo e che ora deve dividere con Medina Garrigues l’arduo onere di accompagnare altri successi al tennis scoppiettante di Jelena.
Ostapenko tornerà in campo per il WTA di Birmingham, che dopo l’annuncio del forfait di Maria Sharapova si ritroverà nel campo partecipanti una protagonista inattesa. C’è molta curiosità di vederla all’opera su una superficie che la lettone ha dichiarato più volte di gradire.
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