WTA Bastad: Siniakova batte Wozniacki, secondo titolo in carriera

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WTA Bastad: Siniakova batte Wozniacki, secondo titolo in carriera

Dopo una lunga attesa causa pioggia, la giovane ceca supera in due set una spenta versione della danese. Un successo che la riporta tra le prime 40 del mondo

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[7] K. Siniakova b. [1] C. Wozniacki 6-3 6-4

A una settimana esatta dall’affermazione di un redivivo David Ferrer, a Bastad – cittadina di quattordicimila abitanti situata nella contea di Scania della Svezia meridionale – è la volta delle donne. A contendersi l’edizione 2017 degli Internazionali di Svezia, torneo International attualmente denominato Ericsson Open, sono quest’oggi la prima favorita del seeding nonché ex numero uno della classifiche mondiali, la danese Caroline Wozniacki, e la ceca Katerina Siniakova, di sei anni più giovane della rivale e qui accreditata della settima testa di serie. Per la nativa di Hrade Kralove si tratta della seconda finale consecutiva a Bastad dopo lo sfortunato epilogo dell’anno passato, quando a prevalere fu Laura Siegemund. Attualmente numero 56 del ranking WTA, Siniakova va a caccia del secondo successo in stagione (e della carriera) dopo la vittoria di Shenzhen in gennaio. Per Wozniacki, invece, si tratterebbe del titolo numero ventisei di una ricca bacheca, in un 2017 fino ad ora avaro di successi. Non si tratta di uno scontro inedito. Il bilancio recita infatti un consuntivo di due vittorie a zero per la più esperta danese, con l’ultimo confronto diretto disputato sul cemento di Indian Wells nello scorso mese di marzo.

Con tre ore di ritardo sulla tabella di marcia a causa della pioggia che si è abbattuta su Bastad fin dalla mattina, e su un campo comprensibilmente pesante, si comincia con Siniakova alla battuta. L’inizio per Wozniacki è un autentico incubo al punto che dopo solo una manciata di minuti, e sotto per quattro giochi a uno, l’imperscrutabile papà-allenatore Piotr è già chiamato a rapporto. Davvero troppi gli errori non forzati in questa prima fase per una giocatrice che della regolarità ne ha sempre fatto un punto di forza. Cinque palle break nel corso del sesto game non sono però suffcienti a Siniakova per uccidere definitivamente un parziale fin lì mai in discussione. Un peccato che da veniale, considerato il vantaggio, improvvisamente rischia di diventare assai grave quando nel gioco successivo una risposta fortunosa della danese che lambisce la riga di fondo significa palla per il contro-break, subito capitalizzata e set riaperto. Il servizio, tuttavia, continua a non essere un fattore decisivo, soprattutto per la danese, e Wozniacki, avanti due quindici, subisce un parziale di quattro punti in fila e il game che poteva sancire l’aggancio spedisce invece la sua avversaria a servire per il parziale. Katerina non trema e alla seconda possibilità manda in archivio la prima partita, chiusa con merito sul punteggio di 6-3. Incontro dai contenuti tecnici non eccelsi impreziosito da qualche interessante soluzione in lungolinea con il rovescio ad opera della ceca.

Dopo un estenuante pit-stop, nel quale entrambe le giocatrici fanno ricorso in rapida successione al medical time out, è Wozniacki che prova a far corsa di testa. Due giochi interlocutori e la danese, però, è già chiamata agli straordinari con il servizio. L’impressione è che Caroline esibisca una miglior e più intraprendente attitudine quando chiamata a rincorrere e con aggressività cancella due pericolosissime palle break. La ghiotta occasione sfumata presenta a Siniakova il conto tanto che, come spesso accade in questi casi, è proprio la ceca a perdere il successivo turno di battuta. Scevro da un marcato filo conduttore, anche questo secondo set procede a strappi con l’alternanza, più che la qualità del gioco, ad essere motivo di interesse. Due sciagurati doppi falli consecutivi commessi da una Wozniacki apparentemente non al meglio dal punto di vista fisico – in un game, il settimo, al solito costellato da molteplici occasioni per strappare il servizio non sfruttate dalla sua rivale – sanciscono l’ennesimo cambio di fronte con Siniakova, ora, artefice del proprio destino, avanti per un set e quattro giochi a tre nel secondo. Due doppi falli, questa volta commessi dalla ceca, non sono sufficienti alla tennista di Odense per ricucire il gap e rapidamente per Siniakova è tempo di servire per il titolo. Il linguaggio del corpo esibito da Caroline al cambio di campo non fa presagire nulla di buono e infatti l’ultimo gioco è per Siniakova poco più di una formalità. 6-3 6-4, dunque, lo score finale e giuste lacrime di gioia per la giovane Katerina.

Vince dunque Siniakova, contro una Wozniacki quest’oggi decisamente sottotono, un torneo reso difficile dalla tanta pioggia e dalle snervanti attese. Da domani la giocatrice ceca – al secondo hurrà nella stagione della consacrazione – può risalire al numero 39 della graduatoria, solo tre posizioni più in basso del personale best ranking raggiunto nello scorso mese di aprile. Sesta piazza confermata, invece, per la danese comprensibilmente delusa da una performance non all’altezza del proprio blasone.

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