US Open: Osaka straripante, Kerber fuori dalla top 10. Keys e Pliskova ok

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US Open: Osaka straripante, Kerber fuori dalla top 10. Keys e Pliskova ok

Le sconfitte di Kerber non fanno più notizia, ma questa di oggi pesa il doppio: la campionessa in carica perde sei posti in classifica. Magnifica Osaka. Keys supera Mertens

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N. Osaka b. [6] A. Kerber 6-3 6-1 (Manuel Dicorato)

Prosegue la crisi di Angelique Kerber, fuori al primo turno in uno Slam per la seconda volta in questo disastro 2017, aperto in cima alla classifica WTA. Senza storia l’incontro, tutto troppo facile per Naomi Osaka, giapponese con la doppia cittadinanza nippo-americana, alla prima vittoria contro una top 10 dopo nove sconfitte consecutive. L’incontro, il primo tra le due, inizialmente propone Kerber abbastanza centrata, ma è solo una fiammata che si spegne sulla palla break annullata nel quinto gioco da Osaka con uno schiaffo di rovescio. Da quel momento la campionessa in carica (la prima ad uscire al primo turno dai tempi di Svetlana Kuznetsova, anno 2005) abbandona mentalmente la partita: il game del break decisivo nel primo set è l’ottavo, quando la tedesca con due doppi falli consegna all’avversaria il break che risulterà decisivo. Infatti nel nono gioco, nonostante due palle break – di cui una annullata con una passante di dritto lungolinea da fuori dal campo – Osaka porta a casa meritatamente il primo parziale.

Il termometro del disastroso primo set dell’ex numero 1 del mondo è il servizio: in ogni game ha commesso almeno un doppio fallo. Il secondo set prosegue sulla falsariga del primo: Osaka infatti prima strappa il servizio alla più quotata avversaria, poi annullando una palla break è bravissima a salire sul 2-0. Il terzo game del secondo set vinto a zero dalla Kerber, interrompe il parziale di cinque games consecutivi della nipponica ma è anche l’ultimo acuto della testa di serie numero 6. Da quel momento infatti, sarà un monologo targato Osaka, che dopo sessantacinque minuti, con un’esultanza sobria saluta la vittoria più prestigiosa della sua giovane carriera. Per Kerber prosegue il periodo di crisi: l’ultimo torneo vinto è stato proprio lo US Open l’anno scorso e nel 2017 l’unica finale raggiunga (sul cemento di Monterrey) l’ha vista sconfitta. Questa sconfitta ha un prezzo altissimo per la tedesca: uscendo dal Major statunitense, abbandona la top 10 dopo quasi due anni (vi era entrata nel settembre del 2015) e abbandona la corsa al numero 1 del Mondo. Prosegue il torneo di Osaka, che aspetta la vincente della sfida tra Allertova e Peterson.

[1] Ka. Pliskova b. M. Linette 6-2 6-1 (Manuel Dicorato)

Vittoria ed accesso al secondo turno semplici (ma non semplicissimi) per la numero 1 del mondo che in un’ora e diciotto minuti, e a dispetto di un punteggio severissimo, ha la meglio per la quinta volta su sei incontri della polacca Linette. La partita si apre con una Pliskova determinata a far presto: il break nel secondo gioco sembra il preludio ad una passeggiata ma così non sarà. Nel terzo gioco infatti Linette gioca un game superbo con entrambi i colpi di rimbalzo e trova il controbreak immediato. Nel quarto gioco Pliskova sfruttando la maggiore potenza dei suoi colpi, trova il terzo break di fila dell’incontro. La svolta nel primo set in favore della la testa di serie numero 1 arriva sul 4-2: Linette riesce ad arrivare sullo 0-40, ma la ceca grazie al servizio ed al dritto respinge ogni avanzata dell’avversaria e, prima sale 5-2, poi trovando il terzo break del primo set chiude sul 6-2.

Il secondo set si apre con una grande novità: a causa di una leggera pioggia, sull’Artur Ashe Stadium si provvede alla chiusura del tetto ma il treno Pliskova non si ferma ed apre il secondo set come aveva aperto il primo: con un break. L’incontro trova la sua svolta definitiva nel quinto game: la polacca arriva ben sei volte a palla break ma come nel primo parziale, Pliskova tira fuori tutti i conigli del suo cilindro – un anno fa li aveva abilmente raccontati il nostro Luca Baldissera – e prima sale 4-1, per poi concludere il match vincendo gli ultimi 10 punti. Al secondo turno la ceca aspetta la vincente della sfida tra la paraguaiana Cepede e l’americana Gibbs.

[15] M. Keys b. E. Mertens 6-3 7-6(6) (da New York, il nostro inviato Bruno Morobianco)

Il turno serale del martedì è aperto dalla sfida inedita tra le coetanee Keys-Mertens. La padrona di casa, attualmente nr 16 del ranking WTA, ha recentemente trionfato al torneo di Stanford ma qui agli US Open non è mai andata oltre il quarto turno. La belga Mertens invece sta disputando la sua migliore stagione.Le sue sono credenziali interessanti: vincitrice a Hobart, semifinalista la settimana scorsa a New Haven e a Bastad contro Wozniacki, finalista a Instabul contro Svitolina e vincente in Fed Cup contro Vesnina e Pavlyuchenkova. Una serie di risultati che le hanno permesso di raggiungere la 46esima posizione del ranking WTA. Ha vinto Keys, ma non senza qualche affanno di troppo. L’avvio di gara è pro Keys. Nonostante due palle break concesse per errori di misura, la padrona di casa si trova subito avanti 2-0. La prima di servizio non trova opposizione e la belga non trova le misure. Sembra il preludio di una gara in discesa.

In realtà, complici i tanti errori a rete di Keys, Mertens recupera già nel terzo gioco il break di svantaggio e con esso una maggiore sicurezza nel gioco. Il leitmotiv della gara non subisce variazioni. Keys sfrutta il repertorio di maggiore rendimento della prima di servizio e con esso rimangono gli errori che consentono alla belga di rimanere in scia. Come nel più classico dei film, il distacco arriva al settimo gioco. Un doppio fallo in apertura di gioco e un preciso passante condizionano il turno di battuta. Recuperare da 0-30 non è facile e la belga è costretta ad alzare i suoi ritmi gioco e con essi arriva l’errore decisivo. È il break che condiziona il primo set, vinto agevolmente per 6-3. Il secondo set, a differenza del primo, non conosce allunghi. Sia Mertens, con un gioco più ragionato e con un paio di intelligenti discese a rete, che Keys con le sue prime veloci e profonde riescono a tenere il proprio turno di servizio, sebbene la precisione non sempre accompagni le due giocatrici. Keys sfrutta l’undicesimo gioco per piazzare l’ipotetico break della vittoria. Al rientro in campo, quello che sembrava una prassi non si rivela tale e il set si decide al ti break, fedele specchio di quanto visto fino a questo momento. Avanti 4-2, Keys concede a rete punti all’avversaria. Ciò permette a Mertens di rientrare in gara, avere perfino un set point, annullato con un drittone a uscire, prima che Keys vinca 8-6. I numeri che meglio descrivono la prestazione di Keys sono indicati nei 32 vincenti e 44 errori che contro avversarie più attrezzate potrebbero costare caro.

Gli altri incontri

Pochissima battaglia nei primi incontri di giornata. Nella sfida molto “hipster” tra Barbora Strycova e Misaki Doi c’è poco da commentare, se non un dominio piuttosto evidente della 23esima teste di serie. Con lo stesso 6-1 6-3 Cirstea si libera della qualificata Kerkhove, mentre con i parziali invertiti viene eliminata la quinta testa di serie del torneo femminile: Lesia Tsurenko (28) cede alla belga Wickmayer. La campionessa del Roland Garros Ostapenko finisce il match iniziato sul campo 17, sotto il tetto dell’Arthur Ashe Stadium. Batte Lara Arruabarrena 6-1 al terzo set.

Risultati:

[23] B. Strycova b. M. Doi 6-1 6-3
[1] Ka. Pliskova b. M. Linette 6-2 6-1
Y. Wickmayer b. [28] L. Tsurenko 6-3 6-1
S. Cirstea b. [Q] L. Kerkhove 6-1 6-3
N. Osaka b. [6] A. Kerber 6-3 6-1
[15] M. Keys b. E. Mertens 6-3 7-6(6)
[12] J. Ostapenko b. L. Arruabarrena 6-2 1-6 6-1
[4] E. Svitolina vs K. Siniakova 6-0 6-6 rinviata
A. Petkovic vs J. Brady 4-6 4-3 rinviata
F. Schiavone vs [Q] K. Kanepi 6-0 2-4 rinviata
[14] K. Mladenovic vs M. Niculescu 3-6 1-1 rinviata
V. Cepede Royg vs [Q] N. Gibbs 0-6 6-1 0-1 rinviata

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