US Open al giro di boa: verso un altro Fedal?

Editoriali del Direttore

US Open al giro di boa: verso un altro Fedal?

La semifinale Federer-Nadal sembra probabile ma non poi troppo. Ma di sotto non c’è, salvo il canadese, un nome da top-audience. Fra le donne chi vince fra Muguruza-Kvitova andrà fino in fondo?

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Day 6, il video commento di Ubaldo: Federer e Nadal vincono, Fognini squalificato

Dopo questa indigestione sul caso Fognini che davvero non potevamo trascurare – non era mai successo che un italiano fosse cacciato da uno Slam per il linguaggio scurrile ed offensivo nei confronti di un arbitro – se è finito addirittura sulla prima pagina della sezione sport del New York Times, ed è stato al centro di varie trasmissioni su ESPN e le tv americane…, non vedo l’ora di scrivere di Paolo Lorenzi.

LA PIOGGIA RISCHIA DI MANDARE LORENZI… ALLA SECONDA SETTIMANA

Ciò anche se purtroppo temo che oggi forse non riusciremo a vederlo giocare contro il sudafricano di 202 cm Kevin Anderson sull’Armstrong Stadium dove è programmato come quarto match, dopo due doppi e un singolare femminile (Georges-Stephens). Le previsioni meteo qui dicono che pioverà quasi tutta la domenica! Quindi mentre i match dell’Ashe Stadium non subiranno ritardi – Shapovalov-Carreno Busta, Sharapova-Sevastova, Suarez Navarro-Venus Williams nella sessione pomeridiana e Kvitova-Muguruza (un match fra due potenziali vincitrici del torneo a questo punto) seguito dall’ultima “great American Hope” Sam Querrey contro Mischa Zverev nella sera – su tutti gli altri campi si rischia di vedere poco o nessun tennis. E un match programmato per quarto è certamente a rischio.

Vorrà dire che Lorenzi sarà approdato davvero alla seconda settimana di uno Slam! Ho scritto ieri diverse cosette su lui e avevo anche intervistato Anderson, sudafricano di Johannesburg ormai trapiantato negli USA, ex top-ten e tre volte vittorioso su Lorenzi. A Ginevra fu gran lotta, ma Anderson ha detto, fra le altre cose: “Sul cemento dovrei essere più avvantaggiato io”. Ha ragione, ma forse pensava la stessa cosa anche Gilles Muller che Paolo è riuscito a rispedire in Lussemburgo.

VERSO UN ALTRO FEDAL? OCCHIO A DOLGO, A THIEM/DELPO E A… SHAPOVALOV

Si può fare un piccolo bilancio del torneo al giro di boa della prima settimana. Dopo che questo sabato 38,327 spettatori hanno affollato la sessione pomeridiana e 24.858 quella serale che “presentava” Federer-Lopez come clou e io ero sicuro che Federer non avrebbe avuto il benché minimo problema – nonostante la pessime prime due performances – a regolare il mancino spagnolo che piace tanto alla signora Murray ma che non ha più un tennis sufficientemente continuo sul cemento per infastidire Roger, il torneo si è allineato agli ottavi anche nella metà superiore del tabellone, quella presidiata dai due grandi favoriti, Nadal e Federer.

Dall’alto in basso troviamo Nadal e Dolgopolov, Goffin e Rublev, Federer e Kohlschreiber, del Potro e Thiem. Dopo che venerdì si erano piazzati nella metà bassa (dove Carreno Busta con il suo ranking di n.19 è il più in alto fra gli otto in lizza!) scendendo dall’alto Querrey e Mischa Zverev, Lorenzi e Anderson, Shapovalov e Carreno Busta, Pouille e Schwartzman. Una seconda metà tabellone che ha fatto dire a John McEnroe: “Il terzo favorito del torneo e quindi il finalista della parte bassa del tabellone è Shapovalov”. SuperMac, un po’ come il suo amico Mats Wilander, è uno che ama giocare spesso controcorrente, giusto per sorprendere, ma in questo caso direi che c’è da augurarsi che abbia ragione perché francamente tutti gli altri nomi hanno poco appeal. Davvero, se in alto si dovesse arrivare alla sospirata semifinale Federer-Nadal, e quindi con un finalista di straordinario prestigio, nessuno più di Shapovalov – vittorioso in sei incontri di fila, fra “quali” e torneo – intrigherebbe l’audience mondiale.

Invece nella parte alta, se anche una delle due top-star Federer e Nadal fallissero – con Dolgopolov Nadal ci ha perso una volta a Indian Wells, mentre Federer batterà quasi certamente anche Kohlschreiber ma attenzione a Thiem e/o a del Potro con il quale perse qui la finale del 2009 e che contro Bautista Agut l’ho finalmente rivisto quasi ai suoi migliori livelli, perfino con il rovescio – ci sono dei giocatori che in finale non sfigurerebbero …soprattutto con chi si troveranno davanti. Voglio dire che Dolgopolov è un tennista in grado di dare spettacolo, come di deludere (dipende da come si sveglia!), che Rublev è un tennista molto ma molto interessante anche se apparentemente acerbo, che Goffin è leggero ma ha un tennis d’anticipo come pochi, e sia del Potro sia Thiem hanno mezzi tecnici di primissima qualità. Insomma, per farla breve, degli otto qualificati oggi – con Nadal unico a perdere un set – il solo che non mi sembra avere l’attrezzatura per vincere uno Slam è Kohlschreiber. Poi è chiaro che nessuno sembra in grado di competere con il miglior Federer e il miglior Nadal. Ma per ora non mi pare che i due si siano visti al top. Magari troveranno la forma cammin facendo.

MUGURUZA O KVITOVA VERSO LA SEMI CON SHARAPOVA. IN TRE PER IL TRONO WTA

Passo al femminile adesso. Con Pliskova che rischia di perdere ogni volta che gioca – questo sabato ha annullato un matchpoint a Zhang con un poderoso drittone, ma anche con Gibbs era stata indietro nel terzo set – e Svitolina che vince senza dominare, sarei portato a credere che la vincitrice del torneo debba uscire dalla metà bassa, all’opposto di quello che dovrebbe accadere nel maschile.

Muguruza fin qui ha perso 9 games! Ed è stata in campo in tutto il torneo quanto Federer o Nadal per vincere uno dei primi match: 3 ore e 9 minuti! A Rybarikova ha inflitto lo stesso score di Wimbledon: 6-1 6-1 (61 minuti). “I miei colpi c’erano tutti” ha detto. Difficile giocare meglio, ma per l’appunto anche Kvitova dopo un primo turno di rodaggio con la Jankovic (7-5 7-5) ha dato 6-1 6-2 alla Cornet e 6-0 6-4 a Garcia con la quale aveva perso gli ultimi due duelli ma cui non ha concesso venerdì neppure una pallabreak. Petra è n.14 WTA adesso, ma tutti sanno che se indovina la giornata, anche al di fuori del centre court di Wimbledon, è una numero 1. A proposito di n.1 dalle otto originali contendenti per il trono (un po’ dismesso) del regno donne, proprio la vittoria di Garbine ha messo fuori gara Venus e Halep, così le potenziali regine sono ora rimaste in tre: Pliskova attuale n.1, Muguruza n.3 e Svitolina n.4.

Anche se non sottovaluto Stephens (solo n.83 WTA sembra essersi ripresa, la ventiquattrenne americana, dopo l’operazione alla caviglia del gennaio scorso: sarà la prima volta per lei negli ottavi dacché nel 2015 a Parigi perse da Serena Williams poi vittoriosa nel torneo), che credo batterà la Goerges, per me chi vince fra Muguruza e Kvitova va in semifinale contro Maria Sharapova. Mentre in alto forse Pliskova e Vandeweghe dovrebbero giocare una semifinale e sotto proprio non so… mi sembra giusto però osservare che Kaia Kanepi che aveva eliminato al primo turno, ma in tre set, Francesca Schiavone, a dispetto del suo ranking (dovuto a vari infortuni) di n.418 ha battuto anche Wickmayer e Osaka e contro Kasatkina, brava e anche fortunata con la Ostapenko che si è sentita male, non è chiusa.

Fin qui tutte le teste di serie eliminate solo questo sabato:

[11] Bautista Agut da del Potro
[18] Monfils da Goffin
[31] Lopez da Federer

Fino a venerdì:

[4] A. Zverev
[5] Cilic
[7] Dimitrov
[8] Tsonga
[13] Sock
[14] Kyrgios
[15] Berdych
[19] Muller
[20] Ramos-Vinolas
[21] Ferrer
[22] Fognini
[25] Khachanov
[26] Gasquet
[27] Cuevas
[32] Haase

Donne

[10] Radwanska da Vandeweghe
[12] Ostapenko  da Kasatkina
[27] Zhang da Pliskova

Fino a venerdì:

[2] Halep
[5] Wozniacki
[6] Konta
[7] Kerber
[11] Cibulkova
[14] Mladenovic
[18] Garcia
[21] Konjuh
[22] Peng
[23] Strycova
[25] Gavrilova
[26] Kontaveit
[28] Tsurenko
[29] Lucic-Baroni
[31] Rybarikova
[32] Davis

Buon tennis a tutti. E grazie per il sostegno che ci date. Negli scorsi due giorni circa 120.000 contatti.

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