L'energia è una risorsa preziosa per Federer

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L’energia è una risorsa preziosa per Federer

Dopo due match vinti al quinto set Roger Federer ha superato agevolmente i due turni successivi. Stanotte gli tocca del Potro (ore 3 circa): lo svizzero sarebbe pronto per un’eventuale battaglia?

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Per la prima volta in carriera Roger Federer è stato condotto al quinto set nei primi due turni di uno Slam, e ci sono ancora alcune incognite sulla condizione della sua schiena, parzialmente dissipate dalle vittorie più agevoli contro Lopez e Kohlschreiber. Uno dei suoi punti di forza che gli ha permesso di vincere tutti quegli Slam negli anni passati è stato proprio il fatto di superare in maniera agevole i primi turni, senza restare in campo troppo a lungo e risparmiando così energie preziose per le fasi più calde e dispendiose del torneo. Nei primi due match di questo US Open le cose non hanno seguito questo piano e Roger, costretto agli straordinari, è rimasto sull’Arthur Ashe Stadium per 352 minuti (quasi 6 ore). Se invece andiamo a vedere cos’è successo nei due major giocati da Federer in questa stagione notiamo che in Australia, dopo lo stesso tempo, si stava disputando il quarto turno, e viste come sono andate le cose, sappiamo bene quant’è stato importante per lui presentarsi relativamente fresco all’incontro con Nishikori. A Wimbledon invece è andata ancora meglio (complice anche il ritiro di Dolgopolov al primo turno): all’inizio della sesta ora di gioco sull’erba londinese, dall’altra parte della rete c’era Raonic ed erano appena iniziati i quarti di finale.

Gli avversari incontrati fin qui in questo US Open hanno in comune il fatto di giocare con scioltezza e disinvoltura ogni colpo, ma poco altro. Nel match con Tiafoe, Roger è stato aiutato anche dall’inesperienza del giovane americano, mentre contro Youznhy a dargli una grossa mano è stato un problema fisico che ha colpito il russo sul finale del quarto set. Ha superato l’avversario successivo finalmente senza patemi: Feliciano Lopez, che sta vivendo un’annata straordinaria (con 2 finali ATP) e nonostante l’età, 35 anni, sembra non avere problemi fisici che lo infastidiscano e quindi anche lui era un altro che aveva buone chance per infastidire Federer. I confronti sono saliti a 13-0 in favore dello svizzero, con Lopez che in totale ha vinto solo 4 set. Altrettanto agevole è stata la vittoria agli ottavi contro Kohlshcreiber, che come poche altre partite della carriera di Federer è stata oscurata dal miracolo che del Potro stavano contemporaneamente confezionando sul Grandstand.

Le parole del diretto interessato dopo le prime due partite erano sembrate comunque rassicuranti: “Dopo aver vinto due match al quinto non guardi gli aspetti negativi, o per lo meno io non lo faccio. Forse sarò più stanco del solito nel terzo turno, ma va bene così. Sapevo che avrei sofferto un po’, anche se è stato più di quanto mi sarebbe piaciuto.” A proposito della schiena invece, ha liquidato la questione dicendo semplicemente che “va meglio rispetto al primo turno.” Giocare contro il mancino di Toledo ha avuto i suoi aspetti positivi: Lopez è uno che ama molto la rete e di conseguenza gli scambi non sono stati lunghi e stancanti. Anche contro Kohlschreiber le sofferenze sono state molto limitate, soprattutto al servizio. Le ultime due partite hanno quindi parzialmente “riabilitato” le sofferenze delle prime due, ma qualche incertezza rimane.

Tornando indietro nel tempo, uno Slam nel quale si è assistiti a qualcosa di simile è stato Wimbledon 2010 dove nei primi due turni Federer (che un paio di mesi fa aveva avviato un nuovo rapporto di sponsorship) rimase in campo per 364 minuti (6 ore e 4 minuti), e ogni fan che si rispetti non può aver dimenticato quei match: nel primo il colombiano Alejandro Falla lo portò fino al quinto, mentre nel secondo il serbo Ilija Bozoljac, col suo stile poco ortodosso, si prese tutti gli applausi del pubblico. Purtroppo per i tifosi dello svizzero però quell’edizione non si concluse positivamente per lui e quelle partite lottate non furono altro che il preludio della sconfitta patita nei quarti di finale per mano di Berdych. Stanotte, in piena notte italiana, saranno ancora quarti di finale e ci sarà da affrontare del Potro.

Ovviamente a tennis non si gioca solo con il corpo ma anche con la testa, e su questo particolare il 19 volte campione Slam ha qualcosa da dire. “Certe volte può anche essere d’aiuto giocare dei match fino al quinto set. Bisogna riorganizzarsi per trovare un modo per farcela e io non mi faccio prendere dal panico. Non bisogna pensare troppo a quello che ci aspetta dopo, bensì bisogna fare un passo alla volta.” Concludiamo dicendo che per la prima volta in carriera Federer ha vinto 5 match al 5° set nello stesso anno, ma la sua età non è un mistero e quindi, dopo aver fatto tutti gli scongiuri del caso, è normale domandarsi cosa potrebbe accadere se ben presto dovesse trovarsi di nuovo in questa situazione. Energie residue di del Potro permettendo, ovviamente.

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