ATP Tokyo: Raonic crolla dopo 8 minuti, Goffin non molla e avanza

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ATP Tokyo: Raonic crolla dopo 8 minuti, Goffin non molla e avanza

Il polso torna a tormentare Raonic e lo costringe al ritiro dopo soli otto minuti. Goffin la spunta sul filo di lana, domani torna in campo Cilic

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RAONIC SI FA MALE, DOLGO SI FA (DEL) MALE – Quasi se lo sentisse Milos Raonic che, dopo aver eliminato Troicki al primo turno di Tokyo, chiedeva a gran voce una revisione dei calendari, per i troppi infortuni dei big. Tornato dopo un lungo stop per il malanno al polso, Milos s’è visto costretto ad abbandonare il torneo dopo un solo game contro Yuichi Sugita, numero 40 ATP. Il problema non sembra essere cambiato: è il solito polso sinistro a impedirgli di competere al meglio. Con questa sconfitta il canadese vede allontanarsi quasi irrimediabilmente la possibilità di competere per la qualificazione alle ATP Finals. Fuori anche Dolgopolov, che però ha fatto tutto da solo giocando il solito match abulico. Bravo Steve Johnson, numero 46 del mondo. Lo statunitense attacca subito l’indolente Dolgo, e lo brekka nel primo game del set, gioca bene col servizio e lascia poche occasioni all’avversario. Altri due break, nel quinto e settimo game e un solo passaggio a vuoto nel sesto game, che però non basta a Dolgo per riportarsi in partita. Secondo set più regolare, ma Dolgopolov non riesce mai ad attaccare il servizio di Johnson e anzi subisce il break fatale nel terzo game.

GASQUET NON RISCHIA, GOFFIN SÌ – Supera l’ostacolo invece Richard Gasquet contro Yen-Hsun Lu, giocando un primo set praticamente perfetto. Lu ha due palle break nel secondo game, che però non sfrutta, per il resto è sinfonia francese. Nel secondo set dopo aver brekkato Lu nel terzo game, Gasquet si rilassa, rifiata, sbaglia qualche colpo per poca attenzione e si lascia togliere il servizio nel sesto e ottavo game. Nel nono game Lu ha quindi la possibilità di chiudere il set e portarsi in parità, ma ai fa breakkare a zero. Tie-break dunque, che Gasquet fa suo con relativo agio. Deve faticare anche David Goffin che perde un set contro Matthew Ebden, numero 139 del mondo, che aveva eliminato nel turno precedente Karlovic. Male Goffin nel primo set, che nel sesto game deve affrontare un set point sul suo servizio. Bella prima palla e pericolo scongiurato. Contro-break successivo del belga, ma poi Ebden chiude il set rompendo il servizio avversario nell’ottavo game. Vola Ebden e gioca bene.

Ci vuole tutta la calma e la caparbietà di Goffin per riprendere in mano la partita: break belga nel terzo game, scambio di break ancora, ma stavolta nel dodicesimo game Goffin è freddo e serve per chiudere. Terzo set e la partita sembra chiusa, perché Goffin va avanti di due break e si trova nel giro di poco sul 5 a 2. Ma Ebden non ha nessuna intenzione di abbandonare il campo troppo presto, accorcia le distanze portandosi sul 3-5, serve bene e infligge un altro break a un Goffin visibilmente contrariato. Si va al tie-break ma la benzina dell’australiano stavolta è davvero finita: tre minibreak a zero lo condannano, Goffin avanza senza convincere troppo. Certamente stanno incidendo le tante partite giocate nelle ultime settimane – dall’impegno in Davis il belga non si è mai formato, e in pratica non lo farà sino a fine stagione – ma David sembra avere le armi per confezionare un finale di stagione di alto livello.

Risultati:

S. Johnson b. A. Dolgopolov 6-2 6-4
R. Gasquet b. Y-H Lu 6-0 7-6(2)
[4] D. Goffin b. [Q] M. Ebden 2-6 7-5 7-6(1)
Y. Sugita b. [3] M. Raonic 1-0 rit.

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