Sergi Bruguera è da pochi giorni il nuovo allenatore della squadra di Davis spagnola, e l’ex tennista ha raccolto con grande entusiasmo il nuovo incarico: “Essere capitano di Davis, dopo essersi ritirati, è una delle cose più importanti a cui si può aspirare. Volevo vincere da giocatore e non potrebbe essere diversamente oggi che sono capitano”. Giocare in Davis richiede tanti sforzi e sacrifici, e questo Bruguera lo sa bene: “Rispondere a una chiamata in Davis è molto complicato, a volte brutale a livello fisico a causa dei lunghi viaggi e dei cambi di superficie, talvolta anche dal punto di vista psicologico. Nadal, ad esempio, in due giorni può passare dalla possibilità di vincere uno slam a giocare dall’altra parte del mondo su un campo totalmente diverso. Inoltre giocare per il proprio paese moltiplica la pressione per mille”.
Quello di Brugera, inoltre, sarò probabilmente un nuovo corso a cavallo tra l’era d’oro di Nadal, Ferrer e Feliciano e la nuova leva su cui puntare composta da Carreno Busta, Bautista Agut e Ramos-Vinolas: “Ho parlato con ognuno di loro, tutti sono entusiasti. Chi ha già vinto la Davis ha le stesse motivazioni di sempre e chi non l’ha mai vinta è molto determinato a rendere ancor più grande la storia del tennis spagnolo”.
La domanda, infine, da un milione di dollari. Ci sarà il ritorno di Nadal? “Rafa, come tutti, ha molto entusiasmo e cercherà di fare ogni sforzo possibile per giocare in Davis la prossima stagione”.