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Next Gen, parla Kermode: “Il nuovo format? Forse tra 10 anni”

Tomasz Tomaszewski ha intervistato il CEO dell'ATP Chris Kermode: "La gente odia il cambiamento, ma a noi interessa il futuro"

Last updated: 10/11/2017 9:56
By Matteo Coccia Published 10/11/2017
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4 Min Read

Il sipario sulle Next Gen ATP Finals si è alzato ormai da tre giorni e per il Chairman dell’ATP Chris Kermode è già tempo di bilanci. Kermode può essere considerato il padre di questa competizione e lo scorso anno, nella cerimonia di presentazione, dichiarò come stesse lavorando già da due anni a questo evento, in cui si sarebbero sperimentate alcune nuove regole che avrebbero garantito più spettacolo ad uno sport fin troppo legato alla tradizione. In un’intervista rilasciata al giornalista polacco Tomasz Tomaszewski di Polsat Sport, il Presidente dell’ATP ha ribadito come l’idea di questo evento sia nata soprattutto per far conoscere al pubblico la nuova generazione di tennisti. “Stiamo arrivando alla fine della più grande epoca tennistica e dovevamo prepararci per valorizzare i talenti della Next Generation e farli conoscere al grande pubblico, visto che provengono da tutte le parti del mondo e sono destinati a diventare grandi campioni”. Il discorso è andato poi inevitabilmente nello specifico sulle regole che si stanno adottando a Milano e sul fatto di come sia normale che esse possano creare dibattito e malcontento tra gli appassionati: “La gente in generale odia il cambiamento, quindi tutte queste regole possono considerarsi controverse. Lo stiamo facendo perché vogliamo provare per il futuro e alla fine decideremo se tenerle tutte, una, nessuna, ma è positivo che se ne parli in generale. In ogni caso credo che lo shot clock e il warm-up siano sicuramente positivi”.

Il nuovo format è piaciuto alla maggior parte dei tennisti impegnati nelle Finals: il croato Borna Coric, insieme a Hyeon Chung, l’unico a vincere finora tutti gli incontri disputati, si è dichiarato entusiasta soprattutto del no-let, che lo ha aiutato nel match-point contro Donaldson nella giornata di martedì: secondo Coric questa regola dovrebbe essere introdotta anche negli altri tornei. Meno entusiasta è stato invece Alexander Zverev, che ha saltato l’evento per concentrarsi sulle Finals di Londra, ma che ha comunque disputato martedì un’esibizione con Stefanos Tsitsipas, in cui ha potuto sperimentare questo nuovo format. Il tedesco si è mostrato scettico sulla possibile attuazione di tutte queste nuove regole nel futuro, salvando solamente lo shot clock e il nuovo sistema di chiamata senza giudici di linea.

Infine Kermode ha parlato del nuovo format di punteggio, con 5 set a 4 giochi: “A me personalmente piace questo formato, ma non penso verrà applicato nei prossimi 5 anni. Però si tratta di qualcosa che dobbiamo tenere in considerazione fra dieci anni”. Senza dubbio è questa la regola che ha creato più polemiche tra i fan, in quanto un set a 4 game appiattisce fin troppo i valori in campo: a supporto di questa tesi basti pensare che finora in dieci match, ben sette volte si è arrivati almeno al quarto set. Di certo, se uno degli obiettivi di Kermode era quello di suscitare dibattito e interesse nei confronti dell’evento, possiamo dire che stia riuscendo nell’intento. D’altronde parafrasando Oscar Wilde: “Nel bene o nel male, purché che se ne parli”.


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TAGGED:ATP Next Gen Finals 2017Chris Kermode
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