Il record che porta bene e fa tremare Dimitrov

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Il record che porta bene e fa tremare Dimitrov

David Goffin è il sesto giocatore a battere Federer e Nadal nella stessa settimana. Perché porta fortuna? Perché tutti gli altri hanno vinto il torneo…

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Nonostante un Rafael Nadal ben lontano dalla migliore condizione, e nonostante un Federer che forse avrebbe sacrificato uno dei titoli stagionali – magari uno meno importante, ecco – per ritrovarsi con più benzina in corpo nel terzo set, nonostante tutti le circostanze che gli hanno dato una mano David Goffin è riuscito in un’impresa che è pertinenza di pochi eletti. Battere Nadal e Federer nello stesso torneo.

Di questo ristretto club fanno parte – belga compreso – appena sei tennisti che in totale sono riusciti nell’impresa undici volte. A comandare, neanche a dirlo, è Novak Djokovic che ha messo in riga Roger e Rafa nella stessa settimana in ben cinque occasioni. Due volte a testa ci sono riusciti Davydenko e Nalbandian – due quando andavano forte andavano davvero forte – mentre in una sola occasione è accaduto a del Potro, Murray e appunto Goffin.

  • Djokovic: 5 (Rogers Cup 2007, Indian Wells 2011, US Open 2011, ATP Finals 2013 e 2015)
  • Davydenko: 2 (ATP Finals 2009, Doha 2010)
  • Nalbandian: 2 (Bercy 2007, Madrid 2007)
  • Goffin: 1 (ATP Finals 2017)
  • Murray: 1 (Rogers Cup 2010)
  • Del Potro: 1 (US Open 2009)

Solo Djokovic e del Potro ce l’hanno fatta in uno Slam. Djokovic vanta anche un’altra notevole statistica: quattro volte su cinque ha battuto Nadal e Federer consecutivamente tra semifinale e finale. Lo stesso hanno fatto del Potro, Murray e una volta a testa Nalbandian e Davydenko. Sia l’argentino che il russo hanno confezionato le rispettive imprese in un lasso di tempo molto breve. Nalbandian l’ha fatto nel giro di venti giorni: nel 2007 ha vinto il torneo Madrid (allora si giocava su cemento) battendo Nadal ai quarti e Federer in finale, poi dopo la sconfitta all’esordio a Basilea si è ripetuto a Bercy battendo Federer agli ottavi e Nadal in finale. Non era ancora top 20. Davydenko invece ci ha messo due mesi, ma solo a causa dell’off-season: tra l’impresa di Londra nel novembre 2009 e quella di Doha nel gennaio 2010 non era proprio possibile giocare altri incontri.

Da questi incroci emerge chiaramente una tendenza: quando sei tanto temerario da battere Federer e Nadal nella stessa settimana, poi il torneo lo vinci. Quasi sempre è stata una conseguenza “inevitabile”, perché l’avversario in finale era uno dei due. Con la sola eccezione di Davydenko, che alle Finals 2009 aveva fatto il medesimo percorso di Goffin: Nadal battuto nel Round Robin, Federer battuto in semifinale. Poi il russo avrebbe sollevato la coppa battendo del Potro.

La cabala quindi dice Goffin da qualsiasi parte la si analizzi. Inoltre, degli altri dieci esordienti che come Dimitrov hanno raggiunto la finale alla prima partecipazione al Masters, solo due sono riusciti a laurearsi campioni. Il campo però sembra dire Dimitrov, perché appena quattro giorni fa il bulgaro ha strapazzato il gentile David lasciandogli due game. Questione di santi influenti in paradiso? Probabilmente sarà più una questione di dritti vincenti. Anche se dopo la clamorosa vittoria di ieri, sulle capacità di Goffin di orientare a suo favore le divinità del tennis non c’è affatto da scherzare.

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