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ATP Doha: Tsitsipas fa sul serio, fuori l’Italia. A Pune cade Bautista
Berrettini dominato, qualche rimpianto in più per Travaglia che manca un set point. Tsitsipas elimina Gasquet. Passano il turno Thiem e Rublev. In India Cilic non soffre, Simon sorprende Bautista

Dopo il due su tre di ieri, è arrivato un secco stop per gli italiani impegnati a Doha (Qatar). Fuori sia Berrettini che Travaglia. A Thiem bastano due zampate, Rublev vince un match non banale contro Verdasco. Stefanos Tsitsipas è già grande ed elimina Gasquet. A Pune (India) si sgretola la terza testa di serie Bautista Agut sotto i colpi di Simon. Avanti Cilic.
DOHA: ITALIA AL PALO, VOLANO RUBLEV E CORIC. TSITSIPAS FA FUORI GASQUET
Matteo mai in partita, Stefano dura un set – Dopo la bella affermazione di ieri, Matteo Berrettini incappa in una sonora sconfitta contro Peter Gojowczyk, numero 60 del mondo, con un doppio 6-2. L’azzurro nulla ha potuto, sovrastato sia al servizio che in risposta, dove non è mai arrivato a palla break. Rimangono come risposte positive di questa settimana a Doha le qualificazioni superate e la prima vittoria in un circuito ATP, sperando che il proseguo della stagione possa dare ulteriori conferme dei miglioramenti del giovane giocatore romano. Qualche rammarico in più per Stefano Travaglia. Il marchigiano, anche lui partito dalle qualificazioni, fa partita alla pari con Guido Pella, numero 64 delle classifiche mondiali, anzi l’occasione è ghiotta quando con il servizio a disposizione sul 6-5 non sfrutta un set point che magari avrebbe cambiato il corso del match; purtroppo per lui Pella si salva, vincendo poi il tie-break. Nella seconda frazione l’argentino prende il largo, strappando per ben due volte la battuta al nostro connazionale, che vale dunque il 6-3 finale. Ai quarti di finale sfiderà Basic.
Avanza Rublev, Thiem quanto basta – Il ventenne di Mosca si aggiudica il serrato confronto con il neo sposo Fernando Verdasco, numero 7 del seeding e semifinalista nella passata edizione del torneo. Prima di questo match tra i due vi erano due precedenti con il bilancio in parità (ultimo confronto giocato pochi mesi fa a Bercy e vinto dallo spagnolo). Andrey Rublev per ben due volte recupera un break di svantaggio nel primo set, mettendo la freccia nel decimo game che gli vale il 6-4. Nella seconda partita, dal 2 pari, Verdasco cambia marcia e si aggiudica il parziale per 6-3; il giovane Next-Gen non si disunisce nel set decisivo: sul 3 pari sfrutta una palla break e nel decimo gioco cancella due palle break, salvandosi col servizio e potendo alzare le braccia al cielo dopo il 6-4 della terza frazione, che vale la qualificazione ai quarti di finale. Avanza il numero 1 del seeding Dominic Thiem. L’austriaco si sbarazza in due set di Aljaz Bedene con il punteggio di 7-5 6-4. In entrambi i parziali Thiem ha faticato, come spesso accaduto nel suo 2017, trovando il guizzo vincente in chiusura che gli permettono di accedere ai quarti di finale. Tra i due giocatori vi era un solo precedente disputato nel 2015 al Roland garros e vinto dall’attuale numero 5 ATP.
Spettacolo Tsitsipas, out Gasquet – Grande prova per Stefanos Tsistipas che a 19 anni elimina dal torneo del Qatar la quinta testa di serie del torneo Richard Gasquet in chiusura di programma. Il greco ha mostrato tutto il repertorio peraltro molto completo e ha chiuso grazie a un break per set, nel sesto gioco del primo set e nel settimo del secondo. Affronterà domani ai quarti la prima testa di serie del torneo, Dominic Thiem. Si tratta del suo secondo quarto di finale a livello ATP dopo quello raggiunto ad Anversa nello scorso mese di ottobre.
Gli altri incontri – Continua la marcia di Mirza Basic. Il nativo di Sarajevo sorprende in due set Feliciano Lopez, tds 8, con il punteggio di 6-4 7-6 e come già detto sfiderà Pella. Dopo la maratona di ieri, vittoria più agevole per Borna Coric contro Nikoloz Basilashvili con il punteggio di 6-1 6-3 e primo successo per il croato negli scontri diretti, dopo che nei due precedenti era uscito dal campo sempre sconfitto. Nei quarti di finale se la vedrà con Rublev. Un’altra vittoria in tre set per Gael Monfils. Il francese estromette dal torneo Jan-Lennard Struff con una prestazione simile al match vinto ieri contro Lorenzi: primo set rapido conquistato per 6-3, poi il calo vistoso che gli costa il 6-1 che rimette in discussione la qualificazione, ma nel terzo ritrova i suoi colpi, certificando la qualificazione con un altro 6-3 che lo proietta nei quarti di finale in un torneo in cui è stato finalista per ben tre volte (2006, 2012 e 2014). Monfils scenderà in campo domani contro Gojowczyk.
Michele Trabace
PUNE: SIMON VINCE LA SFIDA TRA ‘RAGIONIERI’, OK CILIC
Nella giornata del torneo di Pune che dismette i panni del challenger a favore di una programmazione più consona ad un ATP 250, l’unica sorpresa è rappresentata dalla vittoria di Simon su Bautista. Il primo, crollato al n. 89 del seeding ma in vantaggio 3-1 nei confronti con lo spagnolo, conduce in testa l’intero incontro per chiudere in due set. Lo spagnolo, che a livello di espressione tecnica e tenuta atletica non si è sicuramente giovato della partecipazione all’esibizione di Abu Dhabi, è stato sempre chiamato a rincorrere l’avversario. È accaduto nel primo set che è stato deciso da un solo break con il francese che nel proprio turno di battuta non ha mai corso rischi eccessivi. Ed il copione si è ripetuto anche nel secondo set nel corso del quale Bautista ha prodotto il massimo sforzo per recuperare due break dall’1-4 ma non è stato in grado di riequilibrare la partita cedendo nel tie-break a 5.
Negli altri incontri non si segnalano ulteriori sorprese con le teste di serie hanno guadagnato il terzo turno: poco impegnativi gli incontri di Cilic (tds n.1) contro uno dei due indiani oggi in gara, Ramanathan, e Anderson (tds n.2 che si è avvantaggiato del ritiro di Monteiro con il match dalla propria parte), mentre Haase (tds n.5) e Herbert (tds n.8) sono stati costretti al terzo set dal cileno Jarry e dal più quotato dei giocatori di casa Bhambri. Il match con maggior pathos ha visto protagonista Paire (tds n.4) che è stato chiamato ad annullare due match point consecutivi nel tie break del terzo set all’ungherese Fucsovics.
Accedono ai quarti anche Kukushkin e Ojeda Lara che si aggiudica il match tra qualificati con Ivashka.
Pierluigi Maienza
Risultati:
DOHA
B. Coric b. N. Basilashvili 6-1 6-3
M. Basic b. [8] F. Lopez 6-4 7-6(2)
A. Rublev b. [7] F. Verdasco 6-4 3-6 6-4
P. Gojowczyk b. [Q] M. Berrettini 6-2 6-2
[1] D. Thiem b. A. Bedene 7-5 6-4
G. Pella b. S. Travaglia 7-6(4) 6-3
[WC] G. Monfils b. J-L. Struff 6-3 1-6 6-3
[Q] S. Tsitsipas b. [5] R. Gasquet 6-3 6-4
PUNE
[4] B. Paire b. M. Fucscovics 6-4 6-7(4) 7-6(6)
[8] P-H. Herbert b. Y. Bhambri 4-6 6-3 6-4
R. Haase b. N. Jarry 3-6 7-6(5) 7-5
G. Simon b. [3] R. Bautista Agut 6-3 7-6(5)
[7] M. Kukushkin b. L. Djere 7-5 7-6(5)
[1] M. Cilic b. R. Ramanathan 6-4 6-3
L. R. Ojeda b. I. Ivashka 6-4 6-4
[2] K. Anderson b. T. Monteiro 7-6(4) 3-2 RIT.
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ATP Miami, l’Italia del tennis si ferma: tra Sinner e il titolo c’è il tabù Medvedev
In uno dei giorni più importanti della storia del tennis italiano Jannik dovrà superarsi per battere un giocatore che in passato ha fatto soffrire ma mai battuto

Cinque a zero. Questo lo score dei precedenti tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner, tutti a favore del russo. Si deve partire inevitabilmente da qui per analizzare i temi della finale del Masters 1000 di Miami 2023, che andrà in scena oggi alle 19 italiane. Già, finalmente Jannik non gioca nella notte: una buona notizia che di certo aumenterà l’attenzione e l’audience intorno a una partita attesissima. Sinner gioca per essere il secondo azzurro a vincere un trofeo Masters 1000 dopo Fabio Fognini, principe a Montecarlo nel 2019. Jannik è alla sua seconda finale 1000 da primo italiano a giocarne due: la prima fu sempre a Miami, nel 2021, persa contro Hubert Hurkacz.
Sinner-Medvedev, a Rotterdam il precedente più recente
L’ultimo incontro tra i due è recentissimo, la finale di Rotterdam dello scorso 19 febbraio. Jannik aveva vinto il primo set 7-5, per poi affondare nei due parziali successivi sotto i colpi potenti e profondi del russo (6-2 6-2). Questo dunque diventa il precedente più attendibile, forse l’unico, da prendere come riferimento per ragionare su ciò che potrà accadere all’Hard Rock Stadium. Perché gli altri sono capitati in momenti differenti: a Vienna 2022 Jannik perse 6-4 6-2, nel contesto di un autunno che lo ha visto giocare poco e maluccio a causa dei problemi fisici. Tutti gli altri precedenti sono arrivati nella parte di carriera in cui Sinner aveva ancora nel proprio angolo il precedente team, quello capitanato da Riccardo Piatti: alle ATP Finals Torino 2021 (vinse Medvedev 6-0 6-7 7-6), a Marsiglia 2021 (Medvedev 6-2 6-4) e Marsiglia 2020 (Medvedev 1-6 6-1 6-2). Senza nulla togliere al lavoro fatto dal guru comasco, che ha sviluppato il talento di Sinner come pochissimi altri avrebbero saputo fare, è con il duo Vagnozzi-Cahill che Sinner sta trovando la quadratura del cerchio per essere davvero competitivo ai massimi livelli.
Sinner: “Cercherò di fare delle cose nuove e variare il gioco”
Sono quindi tre i set vinti da Sinner in cinque precedenti con il russo già numero uno del mondo. Abbastanza per poter dire che fin qui Daniil è uno dei pochi giocatori a partire favorito con Sinner. Ma Rotterdam ha dimostrato che la forbice tra i due, che non si amano troppo (basti ricordare l’atteggiamento provocatorio di Medvedev durante la partita di Torino nel 2021), si è ridotta. Come può riuscire allora Jannik a strappare la prima vittoria contro il russo nel momento che più conta? Sicuramente avrà un grande peso l’aspetto fisico: a Rotterdam Jannik pagò alla distanza lo sforzo fatto per vincere il primo set 7-5. Da questo punto di vista, entrambi hanno giocato molto nelle ultime settimane, essendo arrivati in fondo praticamente ad ogni torneo giocato. Medvedev ha però giocato di più nell’ultimo mese, contando anche Dubai sono 17 le partite giocate, di cui 16 vinte. Conterà ovviamente molto la lucidità mentale e Sinner arriva a questo match con una grande fiducia: quella che deriva dall’aver battuto il n.1 del mondo. “Cercherò di fare delle cose nuove che ovviamente non posso svelare, cercando di mescolare il gioco – ha detto Jannik -. E comunque, se anche non dovessi riuscire a batterlo nemmeno questa volta, avrò altre opportunità in futuro”. Giusto: il tennis sa sempre come stupire e regala ogni settimana una nuova chance. La partita di oggi ha però un peso specifico diverso. E tutta l’Italia non vede l’ora di godersi lo spettacolo.
ATP Miami, finale: Sinner-Medvedev, ore 19, diretta tv Sky Sport e NOW TV, streaming Sky Go
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ATP Marrakech, il tabellone: Musetti da numero uno del seeding per interrompere il digiuno di vittorie. C’è anche Passaro
Già al secondo turno Lorenzo attende il vincitore del match tra Gaston e Struff. Francesco può approfittare della crisi nera di Karatsev

Nel trittico di tornei di livello 250 che si giocheranno durante la prossima settimana per inaugurare la stagione sulla terra, riveste particolare importanza per il tennis azzurro quello di Marrakech (si gioca anche a Houston e a Estoril). In Marocco, infatti, Lorenzo Musetti è chiamato a invertire il trend negativo di inizio stagione. Dopo le sei sconfitte in sette partite tra la trasferta sudamericana e il Sunshine Double, serve una scossa per riprendere quel percorso di crescita che nella seconda metà di 2022 aveva avuto una decisa accelerazione e Marrakech può rappresentare l’occasione giusta. Il carrarino potrà infatti beneficiare della prima testa di serie ed avere, almeno sulla carta, un percorso agevolato.
Dopo il bye del primo turno, l’esordio non sarà comunque semplice: Lorenzo se la dovrà vedere infatti con Gaston (con cui ha vinto una battaglia in cinque mini-set alle Next Gen Finals del 2021 dopo aver perso pochi giorni prima nelle qualificazioni di Bercy) o con Struff, affrontato e battuto a Sofia lo scorso ottobre (7-6 6-1). Sulla strada di Musetti ci potrebbero poi essere Gasquet nei quarti e Van De Zandschulp in semifinale, mentre dall’altra parte del tabellone del Grand Prix Hassan II ci sono Evans (n. 2 del seeding), Jarry, Griekspoor e Cressy.
Oltre al toscano, c’è un’altra presenza azzurra in tabellone. E’ quella di Francesco Passaro, per la quinta volta in un main draw ATP (ma questa è la prima senza passare dalle qualificazioni e senza ricevere wild card). Il 2001 di Perugia andrà a caccia della sua seconda vittoria nel circuito maggiore contro Aslan Karatsev, in caduta libera da diversi mesi. Il russo è uscito dalla top 100, ha rinunciato alla trasferta americana tra Indian Wells e Miami e questa settimana è stato eliminato al primo turno del Challenger di Sanremo, cedendo in tre set al qualificato Coppejans. L’occasione è quindi di quelle ghiotte per ottenere una vittoria prestigiosa e guadagnare punti importanti in classifica (attualmente Francesco è numero 114 del mondo).
Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Marrakech:

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ATP Estoril, il tabellone: Ruud cerca riscatto. Sorteggio benevolo per gli italiani
Primi turni fattibili per Zeppieri contro Sousa e Fognini contro un qualificato. Cecchinato ci può provare con Schwartzman. Compito più difficile per Nardi

Si torna a giocare sulla terra e come conseguenza naturale il circuito ATP torna, almeno in parte per il momento, in Europa. Tra gli antipasti della lunga stagione sul rosso c’è infatti anche l’ATP 250 di Estoril che, durante la prossima settimana, si affiancherà a quelli di Houston e Marrakech. Il torneo portoghese sarà l’unico dei tre a poter fregiarsi della presenza di un top10. Il primo favorito del Millennium Estoril Open, secondo il seeding, è infatti Casper Ruud che proverà a lasciarsi alle spalle i primi tre mesi di una stagione fin qui a dir poco deludente e acquisire fiducia in vista degli appuntamenti clou sulla superficie preferita. Dietro il norvegese c’è poi Hurkacz, anche lui uscito con le ossa rotte dal Double Sunshine ed entrato in tabellone grazie alla regola dell’ “emergency substitution”, applicata dopo i forfait di Carreno Busta e Korda. Al via ci saranno poi anche quattro italiani – almeno.
A Fognini, Cecchinato, Nardi e Zeppieri potrebbe infatti aggiungersi anche Alessandro Giannessi, reduce dalla vittoria nel Challenger di Zara e vittorioso sull’ucraino Krutykh (1-6 7-5 6-1) nel primo turno delle qualificazioni. Domenica il ligure affronterà Marozsan per guadagnarsi un main draw che, escludendo gli Slam, gli manca da Umago 2021. Nel frattempo, la compilazione del tabellone ha riservato tutto sommato dei buoni accoppiamenti agli azzurri: Fognini se la vedrà con un qualificato, Cecchinato con uno Schwartzman ancora convalescente dopo un lungo periodo senza vittorie (in caso di doppio successo ci sarebbe un derby tra Marco e Fabio al secondo turno) e Zeppieri con il giocatore di casa Joao Sousa che nel 2023 ha un bilancio di 4 vittorie e 12 sconfitte. Nardi è stato indubbiamente il più sfortunato, ma può comunque dire la sua contro Kecmanovic, testa di serie numero 6.
È presente poi anche il campione in carica Sebastian Baez che si trova nel quarto di tabellone presidiato da Ruud. Nella stessa metà ma nel quarto inferiore ci sono poi diversi giocatori da tenere d’occhio: dall’American kid Ben Shelton (#8 del seeding) all’esperto Bautista Agut (#4), passando per il pupillo di casa Nuno Borges (vincitore del’ultra-competitivo Challenger di Phoenix) e per Dominic Thiem. L’austriaco, ancora molto lontano dai vecchi fasti, giocherà anche il doppio insieme a Joao Sousa nel tentativo di mettere insieme più partite possibili per ritrovare ritmo e fiducia.
Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Estoril:
