ATP Doha: Monfils è super, il Qatar è finalmente suo al quarto tentativo

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ATP Doha: Monfils è super, il Qatar è finalmente suo al quarto tentativo

Dopo tre finali perse nelle edizioni precedenti, Gael si aggiudica il Qatar ExxonMobil Open superando nettamente in due rapidi set Rublev. Settimo sigillo in carriera

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[WC] G. Monfils b. A. Rublev 6-2 6-3

Monfils perfetto, Rublev soccombe- Sembrava una maledizione. Eh già, dopo le tre finali perse qui al Khalifa International Tennis Complex (2006, 2012 e 2014), Gael Monfils riesce ad aggiudicarsi il ricco ATP 250 di Doha sfruttando alla grande una wild card ricevuta dagli organizzatori. Apparso non al meglio fisicamente nel corso della settimana, sicuramente ha giovato in pieno del forfait di Thiem avvenuto ieri in semifinale, quest’oggi ha regalato al pubblico una prestazione molto convincente, lui che di solito in finale ha sempre faticato molto (sono 20 le finali perse contro le 7 vinte e l’ultimo trionfo risaliva a Washington 2016). Nel primo scontro con Andrey Rublev tatticamente è stato impeccabile. Va detto che il russo veniva dal confronto estenuante di ieri con Pella (dove ha annullato anche match point), nella giornata odierna solo a sprazzi è riuscito a liberare i suoi colpi, incappando più volte in errori grossolani e facendosi prendere troppo dal nervosismo nel corso del match. Rimane certamente la settimana positiva di un ragazzo che cresce sempre più (terza finale in carriera dopo Umago e Next Gen Finals di Milano nel 2017) e che sarà una mina vagante a Melbourne, considerato che da lunedì salirà numero 32 del mondo e sicuramente sarà testa di serie.

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Il primo set è interpretato in maniera magistrale da Monfils, che capisce come non sia il caso di prendersi a pallate perchè farebbe troppa fatica con Rublev; a quel punto decide di variare il gioco e di rallentarlo a tratti, con il risultato di mandare fuori giri il suo avversario, il quale comincia a sbagliare molto (saranno 11 i non forzati per Rublev contro solo i 4 di Monfils). Il transalpino, oltre ad essere molto preciso alla battuta, riesce a strappare due volte il servizio all’avversario: la prima volta nel quarto gioco e la seconda nell’ottavo game; in entrambe le circostanze con un errore banale del ventenne moscovita che affossa il diritto in rete, legittimando il primo parziale con il punteggio di 6-2. Se si pensa che il trentunenne di Parigi possa calare di rendimento ci si sbaglia di grosso: nel quarto game ottiene il break decisivo con la collaborazione di Rublev che sbaglia due dritti consecutivi, poi nell’unico momento di difficoltà della sua performance nel quinto gioco annulla due palle break (la prima col dritto vincente, la seconda altro regalo dell’avversario col dritto). Non c’è più storia, Monfils chiude nel nono game al primo match point con un servizio vincente, fissando il risultato sul 6-3 dopo un’ora totale di match. Gael succede nell’albo d’oro a Djokovic, in un torneo che può vantare nell’albo d’oro il nome di tutti e quattro i FabFour. Mica male.

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