Auckland e Sydney: Kohl deprimente, Shapovalov è impeccabile

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Auckland e Sydney: Kohl deprimente, Shapovalov è impeccabile

Esordio autorevole per Shapovalov. Ferrer rischia contro il rampante Wu, Medvedev passeggia su un irriconoscibile Kohlschreiber

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Prosegue il mese oceanico del circuito ATP, che questa settimana si divide tra Sydney e Nuova Zelanda. In attesa che le prime quattro teste di serie di ogni torneo scendano in campo, c’è il tempo di scoprire come stanno le seconde linee in vista dell’Australian Open e di dare uno sguardo ai ragazzini che domani si prenderanno il tennis. O che almeno dovrebbero, perché qualche spagnolo stagionato non è parso troppo d’accordo…

AUCKLAND: SHAPOVALOV IMPECCABILE, FERRER D’ESPERIENZA SUL “BABY” WU

Via ai primi turni in Nuova Zelanda, nell’ATP 250 che segue immediatamente il WTA International della scorsa settimana. Cinque incontri maschili buoni per candidarsi a omologo maschile di Julia Goerges e pronostici rispettati in ognuno, con la vittoria delle prime due teste di serie in campo, entrambe di provenienza spagnola: la numero 5 Roberto Bautista Agut supera con il punteggio da crociera di 6-2 6-1 il doppista prestato al singolare Michael Venus, uno dei pochi neozelandesi ai quali poter dare una wild card, concedendo però sei allarmanti palle break (di cui una sola concretizzata) nel set iniziale, mentre la numero 7 David Ferrer fa valere la forza dell’esperienza sul giovanissimo cinese Yibing Wu.

Quasi il doppio degli anni per Ferru rispetto alla wild card asiatica, 35 a 18, che pure si è difesa con personalità e ha ceduto per un solo break di differenza in totale. La pressione iniziale gioca un brutto scherzo al numero 301 ATP nato nel 1999, che perde a zero il servizio nel game d’apertura dell’incontro sbagliando al termine di uno scambio prolungato ma non troppo intenso. Sciolti i muscoli e il cervello, Wu si mette a lavorare con enorme personalità e un tennis aggressivo fino al limite: annullata la palla che avrebbe potuto scollare definitivamente l’incontro, recupera lo svantaggio grazie a una fucilata di rovescio lungolinea e, infiammando il pubblico, si issa fino a doppio set point nel tie-break.

Ma a quel punto Ferrer ricorda per l’ennesima volta come mai negli anni mandarlo a destra e a sinistra a rincorrere vincenti non è quasi mai bastato: prima rimonta e strappa il primo parziale in extremis, poi tiene botta in quello successivo facendo giocare un colpo (spesso un colpo-razzo) in più al suo avversario ogni volta che può. Sul 3-2, poi fatale, la golosa volée di Wu in campo aperto si ferma sulla rete e l’iberico breakka con una risposta vincente. C’è tempo ancora per un ulteriore segnale positivo extra-tecnico dal giocatore cinese, che pur con il difetto della poca organizzazione riesce a imbastire un ultimo scambio di break prima di cedere alla terza sconfitta su tre nel circuito maggiore. Questa gli sarà almeno valsa qualche fan in più lontano dalla patria e – se riguarderà con attenzione gli highlights – tanto morale.

Altro very young ma già molti passi più avanti è Denis Shapovalov, che ritrova davanti a sé Rogerio Dutra Silva, l’avversario da cui tutto nacque, e lo demolisce. La lotta del primo turno alla Rogers Cup del 2017, il torneo che segnò la svolta e la consacrazione del canadese a un livello superiore a quello della promessa, stavolta non c’è: lascia il posto a un 6-3 6-2 in cui Shapovalov concede appena sette punti in nove turni di battuta, mai più di due nello stesso, e si dimostra impeccabile nel 100% di conversione sulle palle break. Il tutto in meno di un’ora di gioco. Se c’è modo migliore per approcciare un secondo turno contro Juan Martin del Potro, va ancora trovato.

Prevale il tennista dal miglior ranking anche nelle altre sfide tra Joao Sousa e Donald Young, nonostante il tesissimo tie-break del primo set perso per 10 punti a 8 avrebbe potuto colpire il portoghese nel morale, e tra Karen Khachanov e il sempre ostico Yuichi Sugita.

SYDNEY: SUBITO OUT UN KOHLSCHREIBER DEPRIMENTE. FORFAIT KRAJINOVIC

Seconda giornata non memorabile all’Apia International di Sydney, almeno dal lato maschile. Il programma di gioco non prevedeva grande spessore tecnico, fatta eccezione per l’incontro di cartello tra Philipp Kohlschreiber e Daniil Medvedev, il quale si è tuttavia rivelato una delusione. Più i demeriti del tedesco, ormai ex testa di serie numero 6, che i meriti del qualificato russo protagonista alle ultime Next Gen Finals: il tennista di Augsburg è apparso fuori condizione, spesso in ritardo sulla palla e poco propenso alla lotta. I due break subiti nel primo set ed un altro nel secondo hanno evidenziato problemi che il tedesco dovrà risolvere in breve tempo, se vorrà evitare di spolpare il proprio ranking agli Australian Open dove difende un terzo turno.

Negli altri più trascurabili incontri, un derby locale tra il diciottenne qualificato Alexei Popyrin (n.621 ATP) e la wild card John Millman in cui si sono sprecati i gratuiti ma sono mancati gli episodi degni di nota: al blando primo set vinto al tie-break dal più maturo ne è seguito uno quasi non giocato, poiché neppure una fasciatura al polpaccio destro dolorante ha impedito a Popyrin di rimediare un 6-0 lapidario. Settimana comunque positiva per il classe 1999 campione all’ultimo Roland Garros junior, che ha ottenuto il primo main draw in carriera a livello ATP rimontando nelle qualificazioni due avversari assai meglio quotati come Federico Delbonis e Nicolas Mahut e può guardare al prossimo torneo con l’ottimismo di chi ha tutta la carriera davanti. A Melbourne, tanto per cominciare, potrà beneficiare di una preziosa wild card.

Con due rimonte accedono al secondo turno anche il quinto del seeding Adrian Mannarino, che supera Evgeny Donskoy in tre set tirati e due sospensioni per pioggia, e il lucky loser Ricardas Berankis, ripescato dopo il forfait di Filip Krajinovic. Un avvio propositivo del lituano, che cerca spesso la rete e ottiene per primo il comando, viene vanificato da un pessimo finale di set buttato via addirittura con un doppio fallo. A un passo dal disastro nel parziale successivo, Berankis è bravo ad annullare tre palle break consecutive e portare l’incontro al set decisivo, dove dopo aver strappato il servizio nel sesto game non perde più un singolo punto nei restanti turni di battuta.

ha collaborato Alessandro Calia

Risultati:

AUCKLAND

J. Sousa b. D. Young 6-7(8) 6-4 6-2
[7] D. Ferrer b. [WC] Y. Wu 7-6(7) 6-4
K. Khachanov b. Y Sugita 6-1 3-6 6-4
[5] R. Bautista Agut b. [WC] M. Venus 6-2 6-1
D. Shapovalov b. [Q] R. Dutra Silva 6-3 6-2

SYDNEY

[LL] R. Berankis b. [WC] A. Bolt 5-7 7-5 6-4
[WC] J. Millman b. [Q] A. Popyrin 7-6(4) 6-0
[Q] D. Medvedev b. P. Kohlschreiber 6-2 6-3
[5] A. Mannarino b. [Q] E. Donskoy 5-7 7-5 6-4

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