Sydney azzurra a metà: Fognini super, Lorenzi cede. De Minaur, wow!

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Sydney azzurra a metà: Fognini super, Lorenzi cede. De Minaur, wow!

Prima semifinale a Sydney per Fabio, bravissimo a resistere con Mannarino. Niente da fare per Paolino, sorpreso da Medvedev con un doppio 6-3

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ITALIA BELLA A META’

Una bella occasione. Che Fabio Fognini è molto bravo a non lasciarsi sfuggire. Il ligure, attualmente n. 27 del ranking ATP, centra per la prima volta in carriera la semifinale del torneo di Sydney superando e dominando alla distanza l’ostico Adrian Mannarino con lo score di 6-7(4) 7-6(4) 6-2. Prestazione di buon auspicio, anche in vista dello slam di Melbourne, considerato il fatto che Fabio, a Sydney, aveva perso sempre al secondo turno nelle ultime tre edizioni del torneo. L’ago della bilancia degli head-to-head pendeva un po’ più a favore del francese, poiché Adrian aveva vinto gli ultimi due incontri sui tre disputati contro Fabio. Ma l’azzurro ha saputo gestire un inizio di partita all’insegna dell’incostanza e del nervosismo. Dopo aver avuto due break di vantaggio e sprecato tre palle sul 4-4 nel tie-break, il ligure consegna il primo parziale al francese. Tensione e spreco sembrano prendere il sopravvento anche nel secondo set, in cui Mannarino continua a dominare fino al 4-2. Poi arriva il guizzo d’orgoglio e di talento. Fabio estrae dal cilindro il suo miglior tennis e la sua nota solidità fisica, insieme ad una prontezza psicologica ammirevole: si fa riprendere quando chiamato a servire per il set, ma strappa il secondo tie-break con i denti. Poi rimette definitivamente insieme i cocci di un match che stava andando in frantumi e travolge l’avversario con un perentorio 6-2 al terzo set.

Un Fognini complessivamente solido che in semifinale affronterà il NextGen Daniil Medvedev, vittorioso su Paolo Lorenzi con un doppio 6-3 in 72 minuti. Niente da fare per il 36 anni senese che dopo una bella prestazione contro Ramos-Viñolas ai quarti di finale, deve arrendersi alla dirompenza del 21enne di Mosca. Medvedev si impone soprattutto con il servizio, cedendo solamente otto punti alla battuta. Esito purtroppo preventivabile alla luce della diversa attitudine dei due giocatori alla superficie. Fognini, adesso, avrà la possibilità di vendicare il suo connazionale: l’unico precedente contro Medvedev risale al Masters 1000 di Cincinnati, un primo turno in cui Fabio si è imposto per 7-6 6-4 al termine di un incontro non semplice. La certezza è che la cura Franco Davin ha decisamente migliorato lo score del ligure sul cemento. Fognini può qualificarsi per la quarta finale su questa superficie e attende ancora di sollevare il primo trofeo. Che sia la settimana buona?

CHE DE MINAUR!

Qualche problemino al servizio, dicevano, e di chili neanche tanti. Nonostante le incognite Alex De Minaur – anche grazie all’aiuto dei regolamenti ATP che lo hanno dispensato dalle qualificazioni qui a Sydney – ha ripetuto il già ragguardevole risultato di Brisbane. Superando in due set l’esperto Feliciano Lopez, il 18enne nato proprio a Sydney si è qualificato per la seconda semifinale ATP consecutiva. Aveva vinto due partite nel circuito maggiore fino a dieci giorni fa, ora è a quota otto in virtù delle sei vittorie equamente divise tra i due tornei di casa. E le sue chance, a Sydney, potrà giocarsele eccome contro Benoit Paire che pure ha vinto una partita non semplice contro il campione in carica Gilles Muller. 

Il nuovo rampollo di casa Australia era già il più giovane quartofinalista del torneo di Sydney dai tempi del neanche 19enne Hewitt (2000), adesso i suoi piedi veloci rischiano di portarlo anche oltre. È proprio il footworking l’arma segreta di De Minaur, che oggi ha sorpreso Lopez raggiungendo ogni sua traiettoria, ogni suo taglio, spesso ribaltando il fronte d’azione con tocchi di pregevole fattura. Piccolo ma esplosivo, al momento di chiudere l’australiano non ha tremato convertendo il primo match point. Non si corra troppo con la fantasia, perché dopo due settimane così dense di soddisfazioni rischia di arrivare un fisiologico calo (a Melbourne incrocerà Berdych al primo turno); ma la personalità e l’abilità nel leggere le situazioni di gioco non si inventano, e Alex sembra essere proprio sulla buona strada.

Risultati

[4] F. Fognini b. [5] A. Mannarino 6-7(4) 7-6(4) 6-2
D. Medvedev b. P. Lorenzi 6-3 6-3
B. Paire b. [2] G. Muller 6-4 6-4
[SE] A. De Minaur b. F. Lopez 6-4 6-4

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