ROBERTA TORNA AD INCANTARE – La Sibur Arena è il teatro dell’ultimo trionfo della tarantina, ormai due anni fa. Lei lo ricorda bene e si regala una prestazione ‘alla Vinci’, con il solito carico di back di rovescio deliziosi, attacchi e chiusure a rete, corredate da una resa perfetta anche nei passanti; la nostra connazionale supera cosi il turno battendo Tereza Martincova, numero 146 e anche lei proveniente dalle qualificazioni, con un primo set giocato in totale controllo e incamerato con un perentorio 6-2. Ancora meglio il secondo parziale, nel quale annulla un totale di sei palle break nei primi turni di battuta, riuscendo a non abbattersi nei momenti di difficoltà grazie alla sua esperienza e al suo talento; Vinci non dà scampo alla sua avversaria e chiude anche la seconda partita con il risultato di 6-2. La finalista dell’Us Open 2015 centra la prima vittoria dell’anno (non succedeva da Cincinnati nello scorso agosto) e sfiderà al prossimo turno Julia Goerges, con cui è in vantaggio 3-0 negli scontri diretti, sebbene la tedesca sembra aver fatto il salto di qualità negli ultimi mesi. Tutti noi speriamo che la strada verso il suo addio al tennis, già fissato a Roma, possa riservarci ancora delle sorprese.
RYBAKINA SORPRENDE TIMEA – Si parlava proprio di Julia Goerges, numero 5 del seeding, che riprende la sua marcia dopo lo stop inatteso al secondo turno dell’Australian Open (veniva da 15 vittorie consecutive in virtù dei trofei sollevati, a fine 2017, a Mosca e Zhuhai). La tedesca supera con qualche difficoltà Maria Sakkari, numero 62 del mondo e giocatrice capace di batterla nell’unico precedente disputato nelle qualificazioni a Madrid nel 2016. Primo set in equilibrio fino al 2 pari, poi la recente vincitrice del torneo di Auckland accelera, aggiudicandosi 13 dei 15 punti successivi con cui incamera il primo set per 6-2. La numero 12 del ranking sembra possa disporre a suo piacimento dell’avversaria, invece va sotto di un break, lo recupera immediatamente e già nell’undicesimo potrebbe archiviare il match con un match point a disposizione, ma le imprecisioni del secondo parziale la costringono al tie-break: fortuna per lei che il servizio continua a supportarla (94% di punti con la prima), permettendole di vincerlo per 7 punti a 5. La qualificata Elena Rybakina, numero 450 in classifica e giustiziera nell’ultimo turno di qualificazioni di Deborah Chiesa, sconfigge con il punteggio di 6-4 6-3 Timea Bacsinszky, numero 42 WTA e assente da Wimbledon per l’operazione alla mano destra. La diciottenne russa affronterà Caroline Garcia; anche per lei, come per la giovanissima Potapova ieri, si tratta della prima vittoria nel circuito maggiore. Quello di Timea è quindi uno stop inatteso, ma che trova il suo razionale in una attitudine non eccellente a questa superficie. La rivedremo in campo a Budapest, a fine febbraio.
Elena Rybakina won her 1st match in WTA, as well as Anastasia Potapova yesterday🌟 Elena beat the Swiss Timea Bacsinszky and reached R2 of St. Petersburg Ladies Trophy 2018. Well done!💪🏽🇷🇺#формулатх #поранатеннис #formulatx #itstennistime #rybakina pic.twitter.com/pGki4VshVy
— FORMULA TX (@Formula_TX) January 30, 2018
NON È VITTORIA ‘VERA’ – Passa il turno Vera Zvonareva, attualmente numero 197 WTA e in tabellone grazie ad una wild card. La russa, rientrata da meno di un anno nel circuito, beneficia del ritiro al termine del primo set di Kiki Bertens, numero 28 in classifica. Bertens sembrava in controllo del match sul 4-2 con Zvonareva incapace di reggerne il ritmo, poi la musica è cambiata con la ex numero 2 del mondo che ha vinto i successivi 4 game, aggiudicandosi il parziale per 6-4. La tennista olandese chiede quindi il medical time out, si fa misurare la pressione e decide di abbandonare la contesa, motivando cosi il suo calo di rendimento. Sicuramente otterremo maggiori indicazioni nel prossimo match, dove la due volte finalista slam (Wimbledon e US Open 2010) si troverà di fronte Ostapenko in uno scontro generazionale.
SI SALVA DASHA, AVANZA DOMINIKA – Sospiro di sollievo per Daria Kasatkina, tds n.8 qui a San Pietroburgo. La ventenne russa se la cava al terzo set contro la qualificata Viktoria Kuzmova, numero 122 WTA e di un anno più giovane. Kasatkina conferma il periodo non brillante, perde per 6-1 il primo parziale e va sotto di un break 4-3 nel secondo; da qui inizia a sbagliare meno e a rimettere in sesto il punteggio: si aggiudica la seconda partita per 6-4 e in quella decisiva non ha problemi, suggellando con un ace il 6-1 che la proietta al prossimo turno, dove sfiderà per la prima volta in carriera Cornet. A suon di ‘Pome’, il grido d’incitamento della sua lingua, passa il turno anche Dominica Cibulkova che è brava a far rientrare l’allarme di una partenza fulminante di Sorana Cirstea. Sotto 4-0, la slovacca si rimbocca le maniche e comincia a spingere da par suo. Aggressiva prima, debordante poi, vince 7-5 il primo parziale e domina il secondo anche grazie a un decisivo aggiustamento del rendimento a servizio.
Risultati:
[Q] E. Rybakina b. T. Bacsinszky 6-4 6-3
[5] J. Goerges b. M. Sakkari 6-2 7-6(5)
I. Begu b. [LL] A. Petkovic 7-6(5) 6-1
[Q] R. Vinci b. T. Martincova 6-2 6-2
[WC] V. Zvonareva b. K. Bertens 6-4 RIT.
[8] D. Kasatkina b.[Q] V. Kuzmova 1-6 6-4 6-1
D. Cibulkova b. S. Cirstea 7-5 6-2