Finale Berrettini-Napolitano, Bergamo torna azzurra

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Finale Berrettini-Napolitano, Bergamo torna azzurra

Berrettini rischia grosso contro Zopp, ma domina alla distanza. Napolitano subisce il ritorno di Sonego ma non si disunisce e chiude in due set. Doppio a Clayton/O’Mara

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Era stato il torneo degli italiani: non poteva che esserci una finale tutta azzurra. A giocarsi il titolo al Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (64.000€, Greenset) saranno Matteo Berrettini e Stefano Napolitano. Alla tredicesima edizione, finalmente, nella domenica finale risuonerà soltanto l’inno di Mameli. In una giornata molto lunga, durata 6 ore, Berrettini e Napolitano hanno fatto il loro dovere contro due avversari ostici come Jurgen Zopp e Lorenzo Sonego. Si partirà intorno alle 15.30 con la suggestiva cerimonia a cura dello staff di animazione, dopodiché il romano e il biellese andranno a caccia del loro secondo Challenger in carriera. Berrettini si è imposto l’anno scorso a San Benedetto del Tronto, mentre il successo di Napolitano risale al torneo di Ortisei nel 2016.

BERRETTINI ALLONTANA I FANTASMI – Per un attimo, Berrettini ha spaventato i 2.000 del PalaNorda. Forte di un servizio devastante e un atteggiamento sempre positivo, ha gestito bene Jurgen Zopp fino al 6-3 5-4 e 40-0. Il match sembrava terminato, quando sul primo matchpoint l’estone azzeccava una risposta vincente a occhi chiusi. Lì arrivavano un paio di errori banali di Berrettini e il match si riapriva all’improvviso. Al tie-break, forte di un dritto molto ficcante, Zopp era più bravo nel gestire i punti importanti e prolungava il match al terzo. Gelo al PalaNorda: Berrettini usciva dal campo, si cambiava, e al rientro era costretto ad annullare una delicata palla break. Si faceva aiutare dal servizio, poi usufruiva di un vistoso calo di Zopp. All’improvviso, l’estone iniziava a sbagliare – anche di metri – nello scambio da fondo e firmava la sua resa quando, dopo aver perso il game del 4-1, lanciava la sua racchetta verso il suo angolo. Strano, per un tipo tranquillo come lui. Più che esultare, Berrettini lanciava un sospiro di sollievo.

Nel corso del match, ha mostrato vizi e virtù. La combinazione servizio-dritto è davvero notevole, così come vanno rimarcati i miglioramenti negli spostamenti. Fatica un po’ con il rovescio e diventa vulnerabile quando deve difendersi con lo slice. Zopp ha avuto buon gioco ogni volta che riusciva a impostare lo scambio da quella parte. Il risultato resta comunque meritato, giacché Matteo ha sempre fatto la partita e non si è demoralizzato nel momento più difficile. Per lui sarà la quinta finale Challenger: Oltre al successo a San Benedetto del Tronto, ha perso a Quanzhou, Portorose e Istanbul. Sono tutte arrivate nel 2017. L’allievo di Vincenzo Santopadre (ma accompagnato a Bergamo da Umberto Rianna) è già certo di salire al numero 113 ATP (best ranking), mentre in caso di successo si porterebbe intorno al numero 104. L’agognato ingresso tra i top-100 ATP, ormai, è questione di poche settimane. La buona notizia è che “Berretta” non ha nessuna intenzione di fermarsi qui.

 

NAPOLITANO MANTIENE IL SANGUE FREDDO – Per un set e mezzo, abbiamo visto un Napolitano eccezionale. Una delle migliori versioni del biellese ha messo in un angolo Lorenzo Sonego fino al 6-3 4-1, poi è successo qualcosa che ha cambiato la partita. Anche per questo, Napolitano è stato bravo ad evitare complicazioni e a chiudere col punteggio di 6-3 7-6. Stefano si è presentato all’appuntamento senza aver mai perso il servizio in tutto il torneo. Aveva vinto 37 turni di servizio consecutivi e ha impostato il match con le idee chiare: accorciare il campo appena possibile e costringere Sonego sulla difensiva. Il piano funzionava alla perfezione: Napolitano aveva sempre i piedi dentro il campo, mentre Sonego difendeva – e arrancava – a quasi tre metri dal pitturato. Subito avanti di un break (2-1 e servizio), Napolitano cancellava tre palle break sul 3-2 ma poi metteva il turbo e volava fino al 6-3 3-0, inavvicinabile al servizio. Quando Sonego affossava una facile volèe per il 2-0 nel secondo, il match sembrava finito. Sul 4-2 e 40-0, tuttavia, arrivavano un paio di errori di Napolitano e alcune belle giocate del torinese che allungavano la sfida. “Sonny” entrava in piena trance agonistica e ricuciva lo strappo, portandosi sul 4-4 e aveva anche una mezza chance sul 5-5, quando si trovava 0-30 sul servizio di Napolitano. Il biellese chiedeva aiuto al servizio e teneva il delicato turno di battuta.

Nel tie-break, Napolitano ritrovava l’aggressività che aveva perduto nella seconda metà del secondo set: una bella combinazione servizio-schiaffo al volo sigillava il 7-2. Alla fine c’era un bell’abbraccio tra i due, entrambi piemontesi e nati a un mese di distanza. Napolitano conferma di avere notevoli potenzialità: il servizio è una sentenza, il rovescio in avanzamento è una grande arma, mentre deve migliorare sul piano della mobilità. Da parte sua, Sonego ha confermato di avere grandi doti agonistiche. Tuttavia, deve cercare di essere più aggressivo perché troppo spesso si è fatto cacciare indietro. Intanto lunedì sarà numero 156 ATP, sua miglior classifica di sempre. I precedenti tra Napolitano e Berrettini dicono 2-0 per il biellese (Mestre 2015 e Genova 2017), ma si sono giocati in condizioni tecniche ben diverse. L’appuntamento al PalaNorda (e in diretta TV su BG 24, canale n.198 del DTT in tutta la Lombardia) è per le 15.30 con la cerimonia, dopodiché – intorno alle 16.30 – inizierà il derby che regalerà all’Italia il suo quarto titolo a Bergamo dopo i successi di Andreas Seppi (2008 e 2011) e Simone Bolelli (2014).

Stefano Napolitano – ATP Challenger Bergamo 2018 (foto Antonio Milesi)

IL DOPPIO PARLA INGLESE – È terminato il torneo di doppio. Il titolo è andato ai britannici Scott Clayton e Jonny O’Mara, vincitori al termine di una dura maratona contro Laurynas Grigelis e Alessandro Motti. L’eterno match tie-break è terminato 15-13, dopo che la coppia italo-lituana aveva avuto due matchpoint. Sul primo c’è qualche recriminazione, con Grigelis che ha chiesto troppo al suo passante di rovescio dopo una volèe tremebonda (ma sulla riga) di Clayton. Per i britannici è il secondo Challenger in carriera dopo il successo a Izmir, lo scorso settembre. La giornata era iniziata molto presto, con le finali dei Campionati Studenteschi che vedevano in campo i ragazzi di diverse scuole di Bergamo e provincia. I più bravi hanno avuto la possibilità di giocarsi le fasi finali nello scenario dell’ATP Challenger. La fase provinciale è il primo step di un percorso che culminerà nelle finali nazionali, previste in aprile a Genova. Ma adesso è tempo di pensare alla finale.

Premiazione Doppio – ATP Challenger Bergamo 2018 (foto Antonio Milesi)

Ufficio Stampa Trofeo Perrel-Faip

Risultati:

M. Berrettini b. J. Zopp 6-3 6-7(5) 6-1
S. Napolitano b. L. Sonego 6-3 7-6(2)

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Ufficiale: da quest’anno lo US Open in chiaro

SuperTennis trasmetterà l’ultimo Slam stagionale in chiaro gratuitamente, dopo oltre trent’anni

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Grandstand - US Open 2022 (foto Twitter @atptour)

Come già preannunciato la settimana scorsa, lo US Open torna in chiaro sulla televisione italiana dopo 34 anni. Il canale televisivo SuperTennis gestito dalla Federazione Italiana Tennis e Padel annuncia di aver trovato l’accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media dello US Open, in un accordo pluriennale. Nel comunicato si legge che: “SuperTennis trasmetterà i match più importanti sia in diretta che in differita nell’arco delle 24 ore, mentre, in aggiunta, la piattaforma digitale SuperTenniX darà ai tesserati FITP e ai propri abbonati la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in streaming”.

SuperTennis è visibile sul canale 64 del digitale terrestre e sul canale 212 di Sky Sport. SuperTenniX è scaricabile da Google Play, Apple Store e Prime Video ed è visibile gratuitamente da tutti i tesserati FITP o a pagamento dai non tesserati. L’abbonamento costa 3,99 euro al mese o 34,99 all’anno.

“La Federazione Italiana Tennis e Padel prosegue nella sua politica di sviluppo attraverso la promozione del Grande Tennis nel nostro Paese – ha commentato il Presidente Angelo BinaghiDopo aver fondato, 15 anni fa, il canale SuperTennis, riportando così il nostro sport nelle case di tutti gli italiani, e dopo aver riaperto una finestra in chiaro su Wimbledon, siamo ora orgogliosi di mettere a disposizione di tutta la vasta platea degli appassionati tricolori un altro dei quattro tornei più importanti del mondo. Gli US Open sono una delle competizioni che di recente ci hanno regalato le migliori soddisfazioni, inclusa la storica finale del 2015 vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci, e, qualora questa fresca tradizione venga riaffermata nei prossimi anni sotto gli occhi del grande pubblico televisivo nazionale, ritengo che SuperTennis possa così contribuire non solo a promuovere vieppiù il tennis ma anche a incentivare i nostri giocatori a migliorarsi e a guadagnare in popolarità”.

 

Kirsten Corio, Chief Commercial Officer, USTA: “SuperTennis ha dimostrato di essere una fidata casa dello sport in Italia. Con così tanti giocatori italiani in questa nuova generazione di astri nascenti, è il momento ideale per dare il via a questa nuova collaborazione. Non vediamo l’ora di iniziare il lavoro a fianco di SuperTennis, con il comune obiettivo di accrescere sempre più la visibilità dello US Open”.

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ATP Miami, Alcaraz: “Con Sinner ci spingiamo a sviluppare il nostro gioco al 100%, sarà una bella rivalità”

“Non sono sorpreso di come ho recuperato dal mio infortunio perché conosco il mio corpo”, così il numero 1 Carlos Alcaraz appena arrivato in Florida. “Gioco a un grande livello perché sono rilassato e mi diverto”

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Carlos Alcaraz - US Open 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)

Mentre a Miami il torneo femminile inizia con i primi turni, si svolge in concomitanza il media day, quella giornata riservata alle interviste dei top players, in un ambiente decisamente più informale delle solite conferenze stampa. Il target principale ovviamente è il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz, fresco vincitore del Masters 1000 di Indian Wells.

D: C’è qualcosa che vuoi e puoi ancora migliorare nel tuo gioco a questo punto della carriera?
Alcaraz: Io dico sempre che c’è sempre qualcosina che si può fare meglio. Io posso migliorare nel mio gioco ogni giorno, ad esempio è per questo che i Big Three sono così forti, perché sono migliorati ogni giorno.

D: Lo scorso anno qui a Miami hai giocato tante belle partite nella corsa verso il titolo, come la vittoria su Tsitsipas. Ti piace l’atmosfera che trovi qui?
Alcaraz: Ho molto supporto qui, mi ricordo lo scorso anno una connessione incredibile con il pubblico perché molte persone parlano spagnolo. mi ricordo grandi match lo scorso anno e non vedo l’ora di giocare. […] La cultura latinoamericana qui a Miami è molto diffusa e ovviamente mi piace tanto giocare qui, mi sento come a casa. Sento l’amore in ogni partita e ogni allenamento.

 

D: Hai compiuto una grande impresa vincendo Indian Wells e battendo alla grande Medvedev in finale. Senti adesso un po’ il peso delle aspettative crescere?
Alcaraz: Non sento molto la pressione, so quali sono le cose che devo fare: di giocare rilassato e non preoccuparti se vinco o perdo, o gioco bene o male. Il mio obiettivo è sempre lo stesso, stare a mio agio in campo, divertirmi e cercare di fare grandi colpi durante il match. Questo è ciò che sono, è per questo gioco ad un grande livello, perché sono rilassato e mi diverto.

D: Puoi parlarci della tua rivalità con Sinner? Cos’è che fa sì che voi due tiriate fuori il meglio l’uno dell’altro?
Alcaraz: Sì, probabilmente tra noi due ci sarà una bella rivalità. Credo che tutti ne parleranno, perché ci spingiamo a vicenda ad essere persone migliori e giocatori più forti. Ci spingiamo a sviluppare il nostro gioco al 100% e credo sia una cosa bellissima.

D: A questo punto della tua carriera cos’è più importante per te, essere numero 1 o vincere un altro torneo dello Slam?
Alcaraz: Mh, è veramente una domanda difficile da rispondere ma vada per uno Slam.

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WTA Miami: continua la maledizione del primo turno per Elisabetta Cocciaretto. Si arrende in due set a Kostyuk

L’azzurra non sfrutta nemmeno una palla break e si arrende ad una solida Marta Kostyuk. L’ucraina troverà la russa Potapova al secondo turno

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Elisabetta Cocciaretto - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

M. Kostyuk b. E. Cocciaretto 6-3 6-2

Come a Indian Wells, il torneo Miami Open di Elisabetta Cocciaretto si ferma subito al primo turno dopo aver perso contro Marta Kostyuk 6-3 6-2. Speravamo di vederla tornare nella usa forma migliore, quella che all’inizio del 2023 ci ha fatto credere che questo sarebbe stato il suo anno. Invece, l’italiana numero 49 del mondo ha fatto di nuovo troppa fatica in quello che è stato il primo confronto con la 20enne ucraina Kostyuk al Masters 1000 di Mami.

Un’avversaria molto ostica, numero 38 del ranking WTA, che oggi ha saputo gestire perfettamente i momenti difficili. Nonostante un primo set con qualche difficoltà a tenere i suoi turni di servizio, Kostyuk è riuscita a chiuderlo con l’84% dei punti con la prima di servizio, contro poco più del 30% di Cocciaretto. Nel secondo set invece l’ucraina è stata decisamente più incisiva e senza concedere neanche una palla break alla marchigiana, ha chiuso con estrema solidità in un’ora e 17 minuti un match meritatissimo ed in gran parte dominato. Al secondo turno l’aspetterà Anastasia Potapova.

 

Primo set

Apre Cocciaretto con un rovescio lungolinea splendido. Primi due game ai vantaggi ma alla fine entrambe portano a casa i rispettivi turni di servizio senza concedere palle break: 1 pari. Nel quarto gioco arrivano le due prime palle break del match a favore di Kostyuk guadagnate con personalità a rete. Il brutto errore dell’italiana in uscita dal servizio le costa caro: 3 giochi a 1 Kostyuk. Nonostante un game successivo complicato per l’ucraina, Cocciaretto non recupera lo svantaggio: 4-1. Dopo aver accorciato le distanze 4 giochi a 2, Cocciaretto va a prendersi le prime 3 palle break consecutive a suo favore. Ma senza tremare, Kostyuk le annulla tutte e tre in maniera quasi perfetta: vince a rete il terzo degli ultimi quattro punti consecutivi e va a sedersi avanti 5-2. L’ucraina serve per il primo set avanti 5 giochi a 3 e si guadagna subito 3 set point. Sbaglia il primo, ma il secondo è suo: 6-3 Kostyuk.

Secondo set

Chiude sul 40-30 la marchigiana un primo game importante per ritrovare fiducia: 1-0. Nel secondo game Cocciaretto sembra aver preso il comando degli scambi ma l’ucraina lotta e alla fine tiene il suo turno di servizio: 1 pari. Gli errori con la smash di Cocciaretto le stanno costando cari oggi, e Kostyuk si guadagna di nuovo due palle break. Ne basta una all’ucraina: 2-1. Tutto facile per la numero 38 del mondo nel game successivo: consolida il vantaggio avanti 3 a 1. Limita i danni Cocciaretto e accorcia le distanze portandosi sotto 3-2. Nel settimo gioco del set, l’italiana al servizio sotto 4 a 2 salva una palla break a favore di Kostyuk che aveva tutta l’aria di essere un match-point. Arriva un altro errore di Cocciaretto, e questa volta l’ucraina non sbaglia e si porta avanti 5 giochi a 2 per andare a servire per il match. Al primo match point chiude Marta Kostyuk 6-2 in un’ora e 17 minuti.

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