Roberta Vinci: "Mi mancherà la sensazione della vittoria"

Interviste

Roberta Vinci: “Mi mancherà la sensazione della vittoria”

Robertina dopo la sconfitta nelle quali di Miami. “La mia ultima partita su cemento. Ora Lugano, poi Roma. Il tennis è tutto per me”. Il futuro e un aneddoto su papà Williams

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Roberta Vinci, che come (purtroppo) sappiamo concluderà la sua straordinaria carriera da professionista sulla terra rossa di Roma, si presenta ai microfoni di Ubitennis al termine della sua ultima partita di sempre sul cemento (battuta da Viktorija Golubic nel secondo turno delle qualificazioni di Miami). E lo fa con la consueta simpatia, gentilezza e rara disponibilità a cui da sempre ci ha abituato. Con quel sorriso che non è mai mancato. Ecco alcuni estratti dell’intervista in questione, rilasciata ai nostri inviati a Miami, Vanni Gibertini e Luca Baldissera. Al termine dell’articolo, potrete ascoltare anche l’audio integrale.


Due parole sulla partita intanto…
Non era facile, c’era vento e lei comunque è una giocatrice ostica. Gioca bene a tennis, non tira fortissimo, però è molto intelligente. Sono partita bene (4-2 sopra al primo) poi ho perso quel game a favore di vento e mi sono un po’ disunita e mi è scappato via il set. Nel secondo, l’ho ripresa sul 2-2 da 0-2, poi di nuovo quasi un passaggio a vuoto, non so. Non era facile giocare controvento, lei giocava bene di rovescio, mi giocava molto lungo linea, che è un colpo che io soffro.

Abbiamo visto che ti toccavi un po’ il ginocchio sinistro… hai fastidio ancora? 
Sì, ho male al ginocchio. Anche quello un pochino mi ha, non dico condizionato, ma non stando benissimo fisicamente contro una giocatrice così, con gli scambi che possono essere molto lunghi, ero un po’ in difficoltà. Queste superfici non aiutano questo tipo di dolori, infiammazioni. Ho preso degli antinfiammatori, ho cercato di tenerlo sotto controllo però a un certo punto era impossibile.

Adesso addio al cemento americano, che come sappiamo ti ha dato tanto…
Adesso basta, si ritorna un po’ sulla terra. È stata la mia ultima partita su cemento.

Hai già idea di cosa fare prima di Roma?
Penso che andrò a giocare le qualificazioni sulla terra di Lugano, in modo da giocare un torneo, magari anche due, vediamo anche come sta il ginocchio. L’idea comunque è giocare a Lugano, che è anche vicino a casa. Quello e poi Roma.

In questo periodo che tipo di spirito hai in allenamento?
A dirti la verità alterno… ogni tanto continuo ad essere nervosa perché cerco sempre il 100% dagli allenamenti. Però ogni tanto mi interrogo: ‘Perché devi essere così nervosa anche adesso che sai che stai arrivando alla fine, goditi questi ultimi allenamenti e tutto’. Però da buona perfezionista, cerco sempre di tirare fuori il meglio di me. E anche in condizioni non perfette mi innervosisco, invece potrei anche viverla ogni tanto più serenamente. Quindi alterno giorni che la prendo con filosofia a giorni che sono nevrotica.

Della vita della tennista professionista, qual è la cosa che probabilmente ti mancherà di più e quella che assolutamente non ti mancherà per nulla?
Non lo so, queste domande dovrai farmele dopo Roma perché adesso ti direi tutta una sfilza di cose negative. Credimi, non lo so. Mi mancherà la sensazione quando vinci una partita. È bello arrivare in palestra e aver vinto. Piccolo aneddoto: ieri sera (dopo il match di primo turno vinto contro Sachia Vickery, ndr) è venuto il papà della Williams a farmi i complimenti in palestra alle 10:30 di sera, non c’era più nessuno. Ha visto tutta la partita, non so per quale motivo, sicuramente per lei, non per me. Quindi sai, vincere, poi questi complimenti… queste sono cose che sicuramente mi mancheranno. Quello che non mi mancherà sarà viaggiare, allenarsi, stare sempre al top. Poi non lo so, adesso sto sparando un po’. Questa domanda veramente me la dovrai fare dopo, allora ti dirò ‘mi manca questo, non mi manca questo’. Adesso sono talmente stanca, che sicuramente ti direi cose che magari dopo Roma non penserò minimamente.

In California ci hai detto che fra un annetto, magari dopo un po’ di pausa, seguire qualcuna non ti dispiacerebbe così tanto…
Il tennis è tutto per me, quindi mi piacerebbe rimanere nel tennis. Poi in che ruolo non lo so, adesso non mi immagino di smettere a Roma e viaggiare già a luglio. Vediamo, se arriverà qualche giocatrice che mi chiederà di allenarla… magari non arriva nessuno, magari ne arrivano tot e allora dovrò scegliere, magari dirò no. Non lo so, adesso è tutto in alto mare. Non ci voglio neanche pensare sinceramente.

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