Yonex VCORE Pro, la scelta dell’agonista

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Yonex VCORE Pro, la scelta dell’agonista

La VCORE Pro, la racchetta di Wawrinka, è il modello di punta di Yonex e si rivolge a chi gioca a tennis seriamente. Abbiamo provato la versione VCORE Pro 97 peso 310 grammi.

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Due anni dopo la serie VCORE Duel G, Yonex presenta il modello VCORE Pro. Non c’è spazio per fraintendimenti, quel Pro significa che per usare al meglio questa racchetta bisogna giocare bene a tennis. Le tanti varianti della linea (sia di peso che di ampiezza di piatto corde) rendono molto ampio lo spettro dei giocatori che potranno beneficiare di questo telaio, ma sono gli agonisti, i giocatori dotati di uno swing fluido, i tennisti che riusciranno a sfruttare tutte le caratteristiche innovative che i giapponesi hanno concentrato su questa nuova racchetta. Ma se rispetto al passato le novità sono tante, di certo l’eleganza è rimasta la stessa. Dal nero lucido con inserti color verde e arancio della Duel G si è passati al nero satinato di questa Pro, che con inserti arancio e blu chiaro regala una sensazione di piacevolezza a coloro che guardano anche all’estetica quando devono scegliere la racchetta.

A livello di piatto corde la forma è leggermente più arrotondata rispetto al modello precedente Duel G. Il telaio è composto da grafite Namd e da grafite Black Micro Core, miscelate per avere un maggior assorbimento delle vibrazioni mantenendo allo stesso tempo la stabilità del telaio. Nella zona degli steli si nota anche la mancanza del doppio restringimento della DUEL G, in favore di una sorta di scalino unico. Non manca ovviamente la tecnologia Isometric, oramai più che trentennale, e che promette una zona d’impatto utile maggiore del 7% rispetto a piatti corde aventi la stessa superficie. Le grande novità è però l’adozione di un nuovo schema d’incordatura: il 16×19 rimpiazza il precedente 16×20. Cosa vuol dire questo? Yonex dichiara che, a parità di esecuzione del colpo, questa racchetta prevede un rimbalzo maggiore di circa 10 centimetri, proprio grazie al maggior spin dovuto allo schema d’incordatura.

Test sul campo
Notiamo che sebbene “manchi” una corda rispetto al modello precedente, lo schema d’incordatura è comunque fitto. L’ultima corda orizzontale, quella più bassa, è più lontana dal telaio rispetto a prima. Ovviamente è quando arrotiamo la palla in tospin che percepiamo questo grip maggiore, che si traduce in maggior rotazione e pesantezza di palla in uscita dal piatto corde. Chiariamo subito una cosa sul fattore peso: con corde e bumper Yonex da 5 grammi, la racchetta ha un peso “finito” di circa 335 grammi. Grazie anche alla nuova distribuzione delle masse, più spostate verso la testa conservando comunque un bilanciamento sempre a 31 centimetri come sulla Duel G, il peso di questa racchetta è più che sufficiente a generare velocità di palla. Non serve il calibro maggiore, la 330 grammi, per tirare forte. Anche perché, a differenza proprio del modello più pesante, in fase di recupero una buona manualità del giocatore (leggi colpi eseguiti solo con l’ausilio di polso-avrambraccio, specie in recupero) riesce a produrre buoni risultati. Alcuni swing che con la 330 finivano a rete con questa 310 finiranno al di là della rete, chiaramente sempre a parità di esecuzioni. Premessa tanto ovvia quando doverosa: stabilito che il risultato dei colpi eseguiti dipende sempre dalla qualità del braccio, ché non c’è nessuna racchetta che ci trasforma in Nadal da fondo o Federer al servizio, possiamo dire che alcuni colpi risultano più efficaci di altri a parità di esecuzione del giocatore. Questa VCORE, ad esempio, risulta molto migliorata nel backspin di rovescio proprio grazie alla distribuzione delle masse. Con il precedente modello, serviva veramente un movimento ben eseguito per avere una resa eccellente “tagliando” il rovescio, con questa lo stesso risultato si ottiene più facilmente. In generale, si percepisce il maggior top spin in uscita dal telaio specie quando la testa della racchetta gira velocemente in chiusura del colpo nella più classica delle esecuzioni “windshield wiper”, a tergicristallo. Eccellenti gli impatti: puliti, con vibrazioni praticamente azzerate e un suono più ovattato rispetto alla Duel G. Al servizio, una testa della racchetta più pesante permette di colpire con più velocità per via dell’inerzia. Stesso discorso vale per lo smash e in generale nei colpi di volo, dove gli impatti sono morbidi e precisi. Ci sentiamo di consigliare a chi volesse provare la versione 330 di questo modello di customizzare, invece, questa versione, che si presta benissimo a personalizzazioni che possono incrementare la resa finale del gioco.

Il telaio provato è stato messo a disposizione (ed è disponibile in prova per tutti) da:

Caratteristiche tecniche Yonex VCORE Pro 97 310 grammi:
Headsize: 97 pollici quadrati
Peso: 310 g
Schema corde: 16×19
Bilanciamento: 31 cm
Rigidità: 64 RA
Profilo: 20 mm
Lunghezza: 68.6 cm

La gamma VCORE Pro è disponibile in questi diversi modelli: tre varianti di VCore Pro 97 da 290, 310 e 330 grammi, due varianti di VCore Pro 100 da 300 e 280 grammi e la VCore Pro 100A, e cioè un telaio più grande con un profilo flat, piatto, anziché boxed.

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