Li Na finirà sul grande schermo (quando nessuno ci sperava più)

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Li Na finirà sul grande schermo (quando nessuno ci sperava più)

Nemmeno un cameo per la protagonista della storia, completamente immersa nel ruolo di madre in attesa di scrivere un copione per il futuro

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Nella primavera del 2015 a Wuhan, città natale della ex campionessa Li Na, si stavano già preparando i pop corn: secondo quanto all’epoca era trapelato, la pellicola cinematografica basata su “Li Na: My Life”, biografia della due volte regina Major cinese, sarebbe stata “realizzata presto”. Da allora si persero le tracce e del progetto, e del regista di Hong Kong Peter Ho-Su Chan, pure titolare della casa di produzione che avrebbe confezionato il prodotto per il grande schermo.

A quasi tre anni di distanza la situazione sembra essersi sbloccata, ed è stata la stessa protagonista a rivelare che “le riprese dovrebbero partire entro la fine del 2018“. Alla base dell’enorme ritardo nelle operazioni ci sarebbe stato un lungo conflitto artistico tra l’ex tennista e Paul Chan, foriero di un’impasse solo recentemente superata. “Paul è un professionista estremamente pignolo – ha dichiarato Li Na – e ha fatto diventare matto lo sceneggiatore. Inoltre all’inizio c’è stata qualche sostanziale differenza di vedute tra noi due, perché io pretendevo fosse evidenziata la mia reale personalità nella vita di tutti i giorni, non solo l’atteggiamento aggressivo che ho portato sul campo nel corso degli anni e già noto a tutti“.

L’attrice che ne interpreterà le gesta è già stata selezionata ma non ancora resa nota, mentre la trentaseienne fuoriclasse non reciterà alcuna parte nella pellicola, nemmeno un piccolo cameo. “Da quando mi sono ritirata ho sondato una grande quantità di opzioni per impegnare il mio tempo, ma recitare francamente non è tra queste. Penso di poter fare molte cose, anche molto diverse tra loro, però sfortunatamente non penso di poter fare l’attrice“. A quanto pare l’unica veste che Li Na può indossare davanti alla luce delle telecamere è quella di testimonial, anche perché le cose, in ambito commerciale, sembrano andare piuttosto bene, racchetta o non racchetta.

Francesca Schiavone e Li Na, finaliste del Roland Garros 2011: il primo Slam vinto dalla cinese

Tra gli sportivi asiatici più famosi di sempre e potendo pescare in un bacino d’utenza da un miliardo e mezzo di potenziali seguaci, la vincitrice del Roland Garros 2011 e dell’Australian Open 2014 conta sul micro blog personale cinese qualcosa come ventidue milioni di followers: per intenderci, il prossimo numero uno ATP Rafa Nadal su Twitter è “fermo” a quindici milioni e mezzo. Le proporzioni della fama sono debordanti, e si capisce che gli sponsor continuino a mostrare un certo interesse nei confronti di un’atleta ritiratasi ormai tre anni e mezzo fa. Secondo il suo manager Max Eisenbud, Li Na potrebbe attrarre una massa di denaro pari a venti milioni di dollari annui tra sponsorizzazioni, contratti da testimonial e vendita della sua autobiografia.

Il futuro insomma sarà per lei in ogni caso roseo, anche si di progetti definiti per il momento non c’è traccia. “Lascio ogni porta aperta, ma nella seconda fase della mia vita non ho ancora avuto modo di esplorare approfonditamente tutte le possibilità nel campo degli affari che mi si sono presentate. Per ora tutta l’attenzione è focalizzata sull’essere una buona madre e crescere i miei figli – Alisa, nata nel giugno del 2015 e Sapajou, nel dicembre 2016 – nel modo migliore possibile. Attualmente sto scrivendo il secondo libro e provo a orientarmi nel mio nuovo mondo. La quotidianità da quando ho smesso con il tennis è cambiata in modo incredibile“.

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