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Voci dalla Davis: Ferrero tende la mano a Zverev
Come si dice: dopo un litigio è il più maturo a dover fare un passo indietro. Ferrero ci prova
Il tennis maschile è polarizzato attorno ai quarti di Coppa Davis. Per quello che sarà probabilmente uno degli ultimi week-end della competizione per come la conosciamo ora, i big hanno disertato meno del previsto. Ci saranno i top 10 Cilic, Zverev e Isner, ma soprattutto ci sarà Rafael Nadal che scenderà in campo già venerdì anche a causa dell’infortunio di Carreno Busta. A Valencia, teatro della sfida tra Spagna e Germania, ci sarà anche Juan Carlos Ferrero nonostante gli incontri coincideranno con le fasi conclusive della prima edizione del JC Ferrero Challenger Open, il nuovo challenger ospitato dall’accademia dell’ex tennista ad Alicante questa settimana. Il torneo si gioca sugli stessi campi in terra battuta sui quali pochi giorni fa si è tenuto un ITF di grado 1. “È successo tutto in fretta, ora l’obiettivo è rendere il torneo tra i più importanti della sua categoria. Credo anche possa diventare un appoggio importante per lo sviluppo del tennis giovanile spagnolo“. Ferrero segue quindi la strada tracciata da Patrick Mouratoglou con il Verrazzano Open, in realtà già defunto un paio di mesi fa.
La sfida di Valencia è anche un curioso incrocio per Ferrero, che ha da poco abbandonato – in modo turbolento – la panchina di Alexander Zverev. “È chiaro che se fossi stato ancora il suo allenatore sarebbe stato tutto diverso, forse non sarei neanche andato a Valencia: il mio cuore sarebbe stato comunque dalla parte della Spagna. Se incontro Sascha? Ci saluteremo, senza dubbio“.