Sonego: "Polipo è cresciuto. Obiettivo top-100" (Crivelli). Sonego si confessa: "A colpi di passione" (Bertellino). A Barcellona solito Nadal. Dimitrov salva due match-point (Crivelli)

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Sonego: “Polipo è cresciuto. Obiettivo top-100” (Crivelli). Sonego si confessa: “A colpi di passione” (Bertellino). A Barcellona solito Nadal. Dimitrov salva due match-point (Crivelli)

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Intervista a Lorenzo Sonego: “Polipo è cresciuto. Obiettivo top-100” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Da Gasquet a Gasquet. Lo avevamo lasciato in Australia sconfitto al secondo turno dal francese dopo una mezza impresa contro Haase e la prima rivelazione del suo talento, lo ritroviamo nei quarti a Budapest (oggi contro Bedene), dove si è preso la più gustosa delle rivincite sul n. 29 del mondo. Nel nuovo corso italiano, Lorenzo Sonego passo dopo passo si sta ritagliando uno spazio intrigante. Lorenzo, cos’è successo in questi tre mesi? «Che ho giocato i Challenger, cioè i tornei che mi consente la mia classifica, e qualche qualificazione (come a Budapest, ndr). Ho vinto buone partite e ne ho perse altre contro avversari alla mia portata, come succede nel tennis. E ho continuato ad applicarmi per migliorare, soprattutto dal punto di vista fisico». Lo dice anche coach Gipo Arbino: fisicamente lei è più giovane dei suoi 23 anni. E si aspetta la sua piena maturazione fra un paio di stagioni. «Ha ragione, anche se spero di accorciare un po’ i tempi. Non è un problema di muscoli o di semplice massa, ma di forza e di resistenza. Però negli ultimi mesi ho lavorato sodo, anche quando non potevo giocare per l’infortunio a un polso, e credo che i risultati lo stiano confermando». Tecnicamente, invece, cosa bisogna mettere a posto? «Il rovescio, anche se ho fatto buoni progressi. Però deve diventare un colpo con cui ottenere punti e non solo difensivo». Intanto ha dimostrato carattere e capacità di gestire i momenti delicati: in Australia batté Haase dopo aver fallito sette match point, a Budapest ha superato Hurkacz dopo averne annullati due. «Non c’è un segreto, penso: io provo a rimanere concentrato su ogni punto in qualsiasi momento del match. Ma mi creda, in questo periodo ho perso anche partite abbastanza incredibili». Lei ha un gioco molto vario, con un grande servizio dall’alto del suo metro e 90, un gran dritto ma anche una bella propensione a attaccare. Si sente una sorta di mosca bianca in un tennis ormai standardizzato? «lo penso che un ventaglio più ampio di soluzioni ti permetta di cogliere più opportunità per vincere le partite. Ma quando ho cominciato giocavo solo in difesa, facevo grandi pallonetti e mi chiamavano Polipo perché buttavo di là tutto, come se avessi otto mani. Poi la statura e il mio allenatore, che mi ha mostrato l’altra faccia del tennis, mi hanno fatto cambiare strada». Comunque vada, dopo Budapest sarà attorno al numero 140 del mondo, sua miglior classifica. Obiettivi per la stagione? «Avvicinarmi ai 100 per giocare direttamente un buon numero di tornei. Per arrivarci non bastano i colpi, che credo di avere: bisogna essere costanti nei risultati». Un tennista italiano giovane come lei sente la pressione di dover regalare prima o poi un grande campione al movimento? «È un pensiero che non mi preoccupa. Per fortuna la pressione non mi appartiene, nemmeno prima di un match dei quarti di un torneo come Budapest. Io voglio migliorare per me stesso»[SEGUE].


Sonego si confessa: “A colpi di passione” (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Il campione stupisce e Lorenzo Sonego ha già dimostrato in più occasioni di saper stupire. L’equazione, dunque, pare aver già trovato soluzione. Ci proverà anche oggi, nel suo primo quarto di finale a livello ATP, a Budapest, contro Aljaz Bedene, quinta testa di serie. Cosa dovrà fare il 22enne torinese lo spiega il suo storico coach, Gipo Arbino: «Dovrà impostare un match simile a quello giocato l’altro giorno contro Richard Gasquet. Bedene ama un tennis di ritmo e ricevere la palla all’altezza dei fianchi. Lorenzo dovrà essere bravo a non dargli questo ritmo, farlo giocare all’altezza delle spalle ed entrare non appena si costruirà le occasioni. Match difficile, senza dubbio, ma che ritengo Lorenzo sia in grado di affrontare con il giusto atteggiamento che sta mettendo in campo da alcuni mesi. I suoi progressi sono costanti, sotto tutti i punti di vista, cosi i suoi margini di miglioramento». Il diretto interessato, che lunedì prossimo farà registrare un nuovo best ranking, rivive quello che ad oggi è stato il successo più importante del suo percorso, contro l’ex n° 7 del mondo: «Un po’ di desiderio di rivalsa perla sconfitta secca subita nel 2° turno degli Australian Open 2018 – sottolinea – c’era. Sono entrato in campo convinto e determinato, senza pensare troppo a chi avevo davanti e concentrato sul tennis che avrei dovuto giocare. Mi sentivo bene fisicamente, a differenza di quando l’ho incontrato in Australia dove arrivavo dalle qualificazioni e dalla maratona vincente contro Haase. Nei momenti importanti ho operato il cambio di passo e sono riuscito a batterlo. Una gran soddisfazione. Contro Bedene dovrò fare altrettanto. È un giocatore regolare e intelligente che non possiede colpi letali ma sa fare tutto. Occorrerà interpretare bene il confronto sotto il profilo tattico». Nato l’11 maggio del 1995, Lorenzo Sonego è segno zodiacale Toro e non poteva che tifare “granata”; anche perché prima di dedicarsi anima e corpo al tennis giocava nelle giovanili della sua squadra del cuore: «Diversi miei compagni di allora – ha ricordato in più occasioni – sono entrati in prima squadra, vedi Barreca e Aramu». Dal pallone alle palline, dunque, affrontando una carriera diventata tale solo da alcune stagioni in modo a dir poco atipico. Pochissimi tornei giovanili internazionali, fino a quattro anni fa gare Open come massima espressione del talento ancora inesploso. Eppure il maestro Gipo Arbino ha sempre creduto in lui: «Uno dei pochi a farlo – commenta – perché oltre alle doti Lorenzo ha un amore smisurato per il tennis. Si è sempre fidato del sottoscritto, così la sua famiglia. Abbiamo condiviso la linea di fargli fare una ridotta attività giovanile evitando spese eccessive e sconfitte alle quali sarebbe potuto andare incontro». Le prime esperienze internazionali di Sonego risalgono all’agosto del 2014, quando è entrato in classifica mondiale al posto n°1574. Un mese dopo, grazie ai risultati in alcuni futures, il balzo sulla piazza 874 ATP. A fine 2015 eccolo al numero 370 ATP. L’11 luglio del 2016 segna il suo primo ingresso trai top 300 (290 ATP). Il 2017 doveva partire come l’anno della svolta ed invece la prima parte della stagione si è caratterizzata per diversi infortuni che lo hanno fatto precipitare nuovamente oltre la 400a posizione mondiale. Il finale d’anno è stato però a dir poco travolgente, con la perla della vittoria nel Challenger di Ortisei e la finale, la settimana successiva in quello di Ismaning, a cui vanno sommate vittorie e finali nei 25.000 $ futures di Santa Margherita di Pula. Risultato, la collocazione di fine anno al posto 212 ATP. Poi la partenza per l’Australia, con il coach Gipo Arbino e dopo un Challenger la prima avventura nelle qualificazioni di uno Slam, e che avventura. Qualificazione ottenuta, ai danni di Tomic, “enfant du pays” e primo turno superato stupendo l’esperto Haase e la platea mondiale… [SEGUE].


A Barcellona solito Nadal. Dimitrov salva due match-point (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Tutto attorno è turbolenza, ma lui non se ne cura e prosegue a macinare primati e avversari. Sale a 40 la striscia di set vinti consecutivamente da Rafa Nadal sulla terra: non poteva essere il connazionale Garcia-Lopez a interrompere la serie e infatti dall’1-1 del primo set il numero uno del mondo mette in fila nove game consecutivi per la vittoria numero 398 sul rosso e fa un passo avanti verso l’Undecima anche a Barcellona. Turbolenze, si diceva: uno dei quarti sarà tra Dimitrov e Carreno Busta, sopravvissuti il primo a due match point contro e il secondo addirittura a tre. Intanto nel torneo WTA di Stoccarda, dove esce la campionessa in carica Laura Siegemund (wild card dopo un lungo infortunio), il lavoro più ostico tocca a medici e fisioterapisti, che non possono tuttavia evitare ritiri eccellenti: abbandonano, infatti, la tedesca Kerber (gamba destra) e la spagnola Muguruza (anca).


Seppi vola ai quarti dell’ATP di Budapest (Corriere dell’Alto Adige)

Grande prova di Andreas Seppi, che ha conquistato l’accesso ai quarti di finale del torneo ATP 25o di Budapest. Il trentaquattrenne caldarese si è imposto negli ottavi di finale sul russo Mikhail Youzhny, attuale numero 1oo ATP ma anche numero 8 in passato, in due set per 6-i 6-2. Seppi — testa di serie numero 8 nella capitale ungherese — martedì aveva battuto al primo turno il connazionale Thomas Fabbiano in tre set. Prima di questa partita Seppi aveva affrontato sette volte Youzhny. In cinque occasioni si era imposto il russo, mentre Seppi si è aggiudicato l’ultima sfida ad inizio febbraio a Sofia. Ieri mattina l’azzurro è partito fortissimo: due break nel primo set e dopo appena 35 minuti di gioco Seppi si aggiudica la prima frazione per 6-1. Il numero 55 del mondo ha servito molto bene, concedendo a Youzhny solo quattro punti sul proprio turno di battuta. Anche nel secondo set Seppi ha dettato i ritmi. Nuovamente ha strappato due volte il servizio al russo, chiudendo i giochi dopo 63 minuti sul 6-2. Unico alibi l’atleta dell’Est, l’aver riposato meno di Seppi, ovvero l’aver chiuso il suo precedente match contro una wild card ungherese l’altra mattina — seppure giocando solo il decisivo gioco — dopo che la partita era stata interrotta per l’oscurità la sera precedente. Una grande prestazione dell’altoatesino, che nel suo sessantaquattresimo quarto di finale nel circuito ATP sfiderà oggi il georgiano Nikoloz Basilashvili che ieri ha battuto la giovane stella canadese Denis Shapovalov, testa di serie numero 4 del tabellone, con il punteggio di 6-26-4. Il caldarese, intanto, a Budapest ha già conquistato 45 punti ATP e 14.535 euro di montepremi… [SEGUE].

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