Le sorprese di Stoccarda - Pagina 2 di 3

Al femminile

Le sorprese di Stoccarda

A dispetto dei pronostici, Karolina Pliskova e CoCo Vandeweghe sono state le finaliste del primo torneo Premier su terra rossa 2018

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Eliminata ai quarti di finale: Simona Halep
Halep a Stoccarda ha raccolto come migliore risultato di carriera due semifinali (raggiunte nel 2015 e 2017). E visto che aveva usufruito del bye al primo turno, significa che ha vinto al massimo due match per edizione. Nel 2016 e 2017 aveva perso da Siegemund, questa volta invece a fermarla è stata Coco Vandeweghe, che le ha lasciato cinque giochi (6-1, 6-4). In pratica nel 2018 ha superato, al terzo set (4-6, 6-2, 6-3), solo Magdalena Rybarikova in un match divertente anche se a volte con qualche gratuito evitabile dalla miglior Halep.

Del torneo tedesco di Simona sottolineerei una attenuante e una colpa. L’attenuante: se davvero le condizioni di gioco erano particolarmente favorevoli alle grandi battitrici, Vandeweghe non era certo l’avversaria migliore da incontrare; quindi sotto questo aspetto la sconfitta ci sta. La colpa: il modo in cui ha perso il secondo set contro CoCo: piuttosto rinunciataria, con un atteggiamento in campo negativo, tanto da lasciare l’impressione che considerasse ineluttabile l’esito sfavorevole. Se quando un match prende una brutta piega non si è realmente convinte di poterlo raddrizzare, le possibilità di vincere si riducono al lumicino.

Non è stato un inizio su terra particolarmente brillante, ma per Halep l’importante arriva nelle prossime settimane, visto che ha parecchi punti in scadenza: i 1.000 della vittoria di Madrid (torneo conquistato negli ultimi due anni) i 585 punti della finale a Roma e i 1.300 della finale a Parigi. Nessuna delle immediate inseguitrici ha così tanto da difendere in classifica.

Quarti di finale: Elina Svitolina
Svitolina era impegnata per la prima volta a Stoccarda. Una novità per la sua programmazione, visto che nel 2015 e nel 2017 aveva preferito Istanbul (vincendo il torneo l’anno scorso), mentre nel 2016 aveva riposato.

In Germania ha affrontato come primo impegno Marketa Vondrousova: match vinto per ritiro quando la partita era ancora in equilibrio (1-6, 6-2, 3-2 con servizio Vondrousova). Marketa si è fermata per un problema muscolare, forse determinato dai cinque match (tre di qualificazione) disputati in pochi giorni. Poi Svitolina ha trovato Caroline Garcia e per la terza volta nel giro di pochi mesi ne è uscita sconfitta. Sempre al terzo set: questa volta il punteggio è stato di 6-7, 6-4, 6-2 per Caroline, che rispetto alle due ultime occasioni (Pechino e Masters) ha condotto un terzo set con più margine. Non un buon segnale per Elina, che ora rischia di ritrovarsi con una avversaria che potrebbe trasformarsi in un complesso.

Quarti di finale: Jelena Ostapenko
Per Ostapenko in dodici mesi le cose sono cambiate molto rapidamente: nel 2017 esordiva a Stoccarda dopo essere passata per le qualificazioni, dato che era numero 50 del ranking. Poi nel tabellone principale perse al primo turno contro Vandeweghe, con due tiebreak.
Quest’anno invece Jelena si è presentata da numero 5 del mondo; ha superato all’esordio Zarina Diyas prima di fermarsi contro la futura vincitrice Pliskova per 5-7, 7-5, 6-4. Dato che il servizio al momento è ancora un punto debole di Ostapenko (in particolare la seconda), il suo risultato a Stoccarda secondo me va considerato positivo. Ricordo che Jelena è stata l’unica giocatrice in grado di togliere un set alla futura vincitrice del torneo.
Se saprà mantenere questo livello anche sugli altri campi in terra (in cui il servizio è meno determinante) potrebbe diventare una delle giocatrici con cui tutte dovranno fare i conti. Penso che molto dipenderà dalla sua capacità di gestire la pressione, visto che ormai sarà guardata con occhi speciali da tutte le avversarie.

Quarti di finale: Anastasia Pavlyuchenkova
Il percorso di Pavlyuchenkova è la conferma di quanto sia alto il livello medio delle partecipanti a Stoccarda. Ha iniziato contro Madison Keys, e ha avuto la meglio al terzo set (7-6(7) 5-7 6-4). Tra parentesi segnalo che in questo periodo Keys sta costruendo un record piuttosto negativo di sconfitte al set decisivo: dal 2017 a oggi Madison ha vinto 6 match e ne ha persi 10; nel 2018 ha battuto al terzo set solo la numero 101 Pera e la numero 84 Arruabarrena, mentre ha perso contro tutte le avversarie di ranking superiore (2-4 il dato complessivo).

Poi Pavlyuchenkova ha superato Muguruza (7-5, ritiro) prima di fermarsi contro Anett Kontaveit, di nuovo dopo una partita estremamente equilibrata (7-5, 6-7(6), 6-4). Direi che il suo torneo è stato complessivamente positivo, anche perché a mio parere il match perso nei quarti contro Kontaveit è stato uno dei migliori della settimana. Chissà che non costituisca un punto di svolta per la sua stagione dopo un inizio deficitario, ben al di sotto dei suoi standard (appena 3 vittorie in tutto il 2018 prima di Stoccarda).

a pagina 3: Semifinaliste e finaliste: Garcia, Kontaveit, Vandeweghe, Pliskova

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