Trofeo Bonfiglio: quattro azzurri qualificati, subito super-monday

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Trofeo Bonfiglio: quattro azzurri qualificati, subito super-monday

Enola ok, l’Italia scopre un’altra Chiesa

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Al 59° Trofeo Bonfiglio l’Italia scopre un’altra Chiesa. Non è nemmeno parente di Deborah, 21enne trentina già protagonista in Fed Cup e nei circuiti internazionali. Quella che si è qualificata per il tabellone principale degli Internazionali d’Italia Junior al Tc Milano Alberto Bonacossa si chiama Enola, è piemontese di Valenza (provincia d’Alessandria) e in comune con l’omonima ha la fisicità che esprime nonostante i 17 anni e la palla che esce veloce. Specialmente dal lato del diritto. Quello con cui ha martellato la spagnola Laia Conde Monfort superandola nel turno decisivo del tabellone cadetto per 6-3 6-4, dopo essere stata 4-0 nel secondo parziale. A bordo coach Graziano Gavazzi, col quale si è sempre allenata fin da piccola. La vittoria più bella della domenica azzurra al Bonfiglio è la sua, un successo che le vale la sfida con Peyton Stearns, statunitense n.60 ITF, al 1° turno (giocherà, come tutti gli altri qualificati, martedì). Tre invece gli italiani in grado di centrare l’ingresso nel tabellone principale. Il primo in ordine cronologico è stato il canturino Federico Arnaboldi, cugino minore di Andrea, professionista ATP questa settimana impegnato nel Challenger di Mestre. Il 17enne lombardo ha prima superato il croato Duje Ajdukovic, allievo di Riccardo Piatti a Bordighera, per 6-4 7-5, e poi ha battuto in un derby tutto azzurro per 6-1 6-3 Giovanni Peruffo: “Ho giocato meglio nel pomeriggio – ha detto Arnaboldi -, questa mattina sbagliavo troppo”. Colpa anche di un po’ di fiducia persa al servizio, cambiato più volte nel movimento in questi mesi per ovviare a un problema alla schiena. In tabellone adesso sfida il coreano Han Seon Yong, n.79 ITF.

Sull’asse Milano-Roma, arriva anche l’esultanza di Flavio Cobolli. Il capitolino classe 2002, allenato da papà Stefano (ex pro ATP), ha vinto un match molto dispendioso al 2° turno contro il brasiliano Barreiros Reyes, testa di serie n.15 delle ‘quali’, e poi ha rischiato di complicarsi la vita nel turno decisivo contro il rumeno Dica. Avanti per 7-5 5-3, e con due match point a disposizione, ha dovuto ricominciare da capo fino al tie-break decisivo nel quale ha superato anche qualche crampo dovuto alle ore passate in campo. Dove tornerà martedì contro il russo Timofei Skatov, testa di serie n.3 del tabellone. L’ultimo azzurro a essersi accaparrato la possibilità di entrare nel main draw è stato il siciliano Fabrizio Andaloro, bravo a superare prima il romano Ortenzi in due set e poi ad avere la meglio in tre set molto lottati sul perugino Francesco Passaro (6-2 2-6 6-4): affronterà il sudafricano Philip Henning, n.44 ITF. Proprio mentre si concludevano i match dei due azzurri, giocati sotto qualche goccia d’acqua che ha solo ‘spaventato’ pubblico e organizzatori, veniva affisso al players’ desk l’orario di gioco di lunedì.

Un super-lunedì, ricco di match (45 di singolare su 10 campi gara) e di spunti. Ma anche di italiani, 13 in campo (di cui 8 nel femminile). Occhi in particolare puntati sull’esordio della marchigiana Elisabetta Cocciaretto, opposta nel 2° match sul campo 9 alla wild card di casa Katerina Tsygourova (italiana con passaporto anche russo e svizzero) e su Lisa Pigato, speranza lombarda classe 2003 che sfida alla sua prima volta in tabellone al Bonfiglio la russa Timofeeva (2° match dalle 9 sul campo 10). Ma nel menù ci sono anche Federica Sacco, Federica Rossi, Martina Biagianti e tanti ragazzi. L’altoatesino Sinner, il veneto Tortora, il toscano Musetti, tutti nella porzione pomeridiana di un programma fittissimo. Quello che storicamente presenta, nelle prime fasi del Bonfiglio, i campioni del futuro in anteprima assoluta.

Ufficio Stampa 59° Trofeo Bonfiglio

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