Cocciaretto sì, è in semifinale al Bonfiglio

Flash

Cocciaretto sì, è in semifinale al Bonfiglio

Niente da fare per Jannik Sinner: fuori con match point

Pubblicato

il

 

L’Italia torna a essere rappresentata in semifinale al Trofeo Bonfiglio per la prima volta dal 2015. Tutto merito di Elisabetta Cocciaretto, che sulla terra rossa del Tc Milano Alberto Bonacossa ha superato in due set nei quarti di finale l’ucraina Viktoriia Dema, n.35 del ranking mondiale under 18. Lei, marchigiana di Porto San Giorgio, 17 anni e già una semifinale agli Australian Open conquistata lo scorso febbraio, ha saputo ribattere colpo su colpo al gioco bum-bum della sua avversaria di giornata. “Una che se non riesci a spezzarle il ritmo non ti lascia giocare”, ha detto a fine match Fausto Scolari, tecnico federale che segue Elisabetta al centro tecnico di Tirrenia. L’azzurra – nonostante un problema di natura muscolare alla fascia dorsale avvertito a partire dal secondo set – adesso se la dovrà vedere con Eleonora Molinaro, lussemburghese di origini friulane che ha regolato in un’ora e 8 minuti la guatemalteca Maria Gabriela Rivera Corado. Elisabetta, che qui detiene la settima testa di serie e nel 2013 aveva già vinto da Under 12 la Coppa Lambertenghi, adesso ha la chance di diventare la prima italiana in finale vent’anni dopo la modenese Antonella Serra Zanetti. Nella parte alta del tabellone invece si sfideranno per un posto in finale la giapponese Yuki Naito (6-2 6-4 all’argentina Ana Geller) e la danese Clara Tauson, bravissima a vincere uno scontro di pura potenza contro la cinese Xinyu Wang, testa di serie numero 1 del seeding, col punteggio di 6-4 7-6. Match vinto soprattutto in un tie-break finale tesissimo, che avrebbe potuto reindirizzare l’esito dell’incontro ma che la biondissima nord-europea ha saputo chiudere con piglio e freddezza dopo un’ora e 52 minuti.

Quello che ha promosso Clara Tauson, è stato il quarto di finale più combattuto di giornata nel tabellone femminile. Tutto molto più incerto nel maschile. E qui il rammarico più grosso è per l’azzurro Jannik Sinner, l’altoatesino che si allena a Bordighera con lo staff di Riccardo Piatti e che è arrivato a tanto così dal penultimo atto. Addirittura ha avuto un match-point a favore sul finale di un terzo set sfuggito di mano insieme alla semifinale nel tie-break decisivo. Avanti ci va il giapponese Naoki Tajima, bravo a ribattere colpo su colpo alle iniziative dell’altoatesino, che ha fatto e disfatto alternativamente comandando il gioco col rovescio ma commettendo anche molti errori. Tajima sfiderà in semifinale l’argentino Sebastian Baez, testa di serie n.1 del torneo, anche lui costretto a una maratona di quasi tre ore contro il francese Clement Tabur. Che pure ha avuto in mano la partita un paio di volte, sia nel secondo set sia nel tie-break del terzo: in entrambe le situazioni ha avuto l’occasione di chiudere i conti ma non l’ha mai sfruttata (5 i match point mancati). Finché, poi, alla seconda chance utile, l’argentino tutto di blu vestito ha arpionato incontro e semifinale. Dove c’è anche un altro albiceleste a presidiare la porzione inferiore del draw: è il mancino Facundo Diaz Acosta, che non ha lasciato scampo al russo Alexandr Binda concedendogli soltanto due game (6-1 6-1) in un’ora e 5 minuti di gioco e che ora sfiderà il bulgaro Adrian Andreev (6-2 6-4 al qualificato francese Marmousez). Il programma di sabato, per quanto riguarda il singolare, si apre con le semifinali femminili a partire dalle 12.30, seguite da quelle maschili. Sul campo Centrale, e in diretta tv su SuperTennis, scenderanno per prime Elisabetta Cocciaretto ed Eleonora Molinaro, seguite da Baez e Tajima. In palio l’ingresso in finale.

Ufficio Stampa 59° Trofeo Bonfiglio

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement