Schiavone al 70° Slam, Chiesa è al primo (Cocchi). Nadal va per l'11 (Clemente). Fognini trova lo stop, Schiavone accelera. Nastase viene arrestato due volte in poche ore (Tuttosport)

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Schiavone al 70° Slam, Chiesa è al primo (Cocchi). Nadal va per l’11 (Clemente). Fognini trova lo stop, Schiavone accelera. Nastase viene arrestato due volte in poche ore (Tuttosport)

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Schiavone al 70°Slam, la Chiesa è al primo (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Tra 1 e 70 c’è una vita, una carriera, tanta esperienza. C’è la voglia di partire per un lungo viaggio e quella di non mollare, di restare attaccati con le unghie e coi denti a una carriera che si vorrebbe infinita. Tra Deborah Chiesa e Francesca Schiavone c’è tutta l’Italia del tennis, quella che si affaccia alla prima esperienza Slam e quella arrivata alla settantesima, nonché 19a nel tabellone principale del Roland Garros. Deborah, unghie dipinte di blu e treccia bionda, è stata decisiva nel turno di Fed Cup a Chieti di febbraio, quando battendo Lara Arruabarrena, ha salvato la squadra azzurra dal rischio di spareggio per la serie C. Da allora Deborah è cresciuta, allenata ad Anzio dai fratelli Piccari e sotto l’occhio vigile di Tathiana Garbin. Qualche acciacco fisico le ha impedito di tornare in campo a Genova contro il Belgio, ma la trentina si è ripresa bene per le qualificazioni di Parigi, dove al terzo turno ha agguantato la prima partecipazione nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam. La trentina, classe 1996, ha superato l’olandese Rus in due set, e la sua prima parigina sarà contro Belinda Bencic. «Ero molto tesa perché sapevo di dover affrontare un match alla mia portata. La Rus è molto solida ed esperta. Voglio dedicare questo risultato alla mia famiglia — è il commento di Deborah —, che purtroppo non mi ha potuto seguire in questi giorni a Parigi, ma che mi supporta sempre ogni settimana. Spero possano raggiungermi per il main draw». LEONESSA Francesca Schiavone la terra di Parigi la conosce bene, ci si è rotolata, l’ha baciata, su quel rosso ha vissuto il momento più glorioso della carriera e adesso, otto anni dopo quella storica vittoria, ha ancora la stessa grinta. La Schiavo torna così a occupare un posto nel tabellone principale del Roland Garros, e la settantesima partecipazione a un torneo dello Slam la mette al terzo posto tra le più presenti di sempre dopo Venus Williams (78) e Amy Frazier (71). Altro che smettere, i 37 anni che tra un mese diventeranno 38 non le pesano. La Leonessa, scesa al numero 265 del ranking mondiale si nutre ancora di tennis e passione e, sebbene per la prima volta in 18 anni abbia dovuto passare dal torneo di qualificazione, ha voluto scrivere il suo nome sulla terra parigina. Nel turno decisivo ha battuto in due set la russa Evgenia Rodina e al primo turno troverà la slovacca Kuzmova. La Leonessa vede rosso.


Nadal va per l’11 (Valentina Clemente, Il Corriere dello Sport)

La finale del Masters 1000 di Roma si è trasformata nel trampolino ideale per il Roland Garros, non solo per la nuova vittoria di Rafael Nadal, ma anche per il duello tra lo spagnolo e Alexander Zverev, il quale sembra intrigare sempre più gli addetti ai lavori nonostante, al momento, la bilancia sia nettamente a favore dell’Iberico (5-0). Se il tabellone dello Slam francese non permetterà ai due di ritrovarsi prima della finale, alla vigilia del torneo sono stati proprio loro i protagonisti di punta di fronte ai microfoni della stampa, anche se entrambi hanno sottolineato il fatto che anche Novak Djokovic potrà dire la sua in campo. «Vincere Roma è stato fondamentale – ha spiegato lo spagnolo – e penso nel complesso d’aver fatto un buon torneo. Anche perché le partite sono state complesse: sono riuscito a rimanere concentrato anche nei momenti cruciali, cosa che in altre occasioni non mi era successa: ho recuperato la partita con Fognini, la semifinale contro Novak è stata di altro livello e poi anche in finale contro Zverev ci sono stati tanti momenti diversi da gestire. Proprio grazie a questo lavoro quotidiano ora mi sento meglio». Solleticato sull’assenza di Roger Federei il maiorchino è rimasto impassibile. «Penso che il fatto che non sia qui sia un problema per il torneo e in generale per il nostro sport, ma nel complesso nessuna vittoria vale meno quando manca un top player: non è così per me e penso valga lo stesso anche per Roger o Novak». Il serbo, che ancora non si è espresso in vista dello Slam, sembra essere comunque l’ago della bilancia tra l’undicesima di Nadal al Roland Garros e una possibile sorpresa sulla terra rossa «Penso che sia troppo presto per immaginare una qualsivoglia finale – ha proseguito Nadal – ma è chiaro che il mio obiettivo è esserci, Novak è uno dei migliori tennisti nella storia di questo sport e questo ne fa un naturale contendente, anche se è vero che a volte quando si torna dagli infortuni è più difficile, ma per me resta un candidato alla vittoria finale. Sorprese ce ne possono sempre essere, ma è difficile predirle, anche se ovviamente c’è una generazione di talenti che sta crescendo». ZVEREV. Tra questi volti nuovi, anche se oramai presente in maniera stabile nella Top Ten, c’è Zverev già vincitore a Madrid ma poco avvezzo agli Slam e che punta ad invertire la propria marcia nel torneo parigino. «Ho fatto un’ottima stagione su terra e questo sicuramente mi dà fiducia in questo frangente: tra Monaco, Madrid e Roma mi sento decisamente in forma. Spero di proseguire il mio percorso qui, ma non voglio proiettarmi lontano. E troppo complicato fare previsioni, uno Slam è un torneo a parte, cl sono molte più partite e variabili da affrontare, non sto pensando alla finale, né tantomeno a Nadal. Cerco di concentrarmi solo sul primo incontro e poi vedremo quelli a venire, non posso fare altrimenti, rischierei di compromettere il mio cammino». Se per ora Zverev non è riuscito a sorprendere i top player nei tornei più importanti, il 21enne tedesco ha comunque sottolineato i successi riportati in Davis, come punto d’inizio per migliorare e crescere ancora.


Fognini trova lo stop, la Schiavone accelera (Tuttosport)

Finale mancata per Fabio Fognini, che sulla terra svizzera di Ginevra (Atp 250), da seconda testa di serie cede per 6-4 6-4, in poco più di un’ora e mezza di gioco, a Peter Gojowczyk, numero 49 Atp, che nei quarti aveva stoppato anche Andreas Seppi. Per il 28enne tedesco di Monaco di Baviera si tratta della rivincita dopo la sconfitta negli ottavi a Roma. Ora incontrerà l’ungherese Marton Fucsovics, alla prima finale in carriera, grazie al successo sullo statunitense Steve Johnson per 2-6 6-4 6-1. THIEM-SIMON A LIONE A Lione (Atp 205) epilogo tra Dominic Thiem e Gilles Simon. L’austriaco prima chiude il suo quarto sospeso giovedi con lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez (6-7 7-6 6-4), quindi batte 6-4 5-7 6-4 il serbo Dusan Lajovic. Simon supera 6-1 7-6 (6) il britannico Cameron Norrie, n.68 Atp. PARIGI: ALTRE 2 ITALIANE Superano le qualificazioni del Roland Garros tre italiani: si tratta della veterana Francesca Schiavone (6-0 6-1 alla russa Evgeniya Rodina: affronterà la slovacca Viktoria Kuzmova, 20 anni, n.84, nessun precedente) e della 21 enne trentina Deborah Chiesa, alla prima volta nel tabellone principale in uno Slam grazie al 7-6 (5) 6-2 sul’olandeseArantxa Rus. «Ancora non ci credo, è stata durissima – racconta la Chiesa -. Dedico questo risultato alla mia famiglia Il mio pensiero, in questo momento felice, va anche a tutti i ragazzi con cui mi alleno ad Anzio, compresa Karin Knapp, con cui stiamo portando avanti un grandissimo lavoro». Per lei ora la svizzera Belinda Bencic, n.72 Wta Obiettivo mancato invece per Martina Trevisan, sconfitta al turno decisivo dalla statunitense Grace Min per 1-6 6-4 6-3. Diventano così 4 le azzurre nel main draw: Camila Giorgi (55 Wta) ha pescato la la statunitense Grace Min (197, 2-0 i confronti diretti), Sara Errani (74) la francese Alize Comet (33,4-3 il bilancio favorevole). Tra gli uomini si fermano Simone Bolelli (6-0 6-2 dal colombiano Santiago Giraldo) eAlessandro Giannessi: 4-66-4 6-2 dal lettone Emests Gulbis, semifinalista nell’edizione del 2014 che nel turno precedente aveva battuto Stefano Travaglia.


Nastase viene arrestato due volte in poche ore (Tuttosport)

L’ex numero uno del mondo di tennis Ilie Nastase, 71 anni, è arrestato per due volte nel giro di poche ore dalla polizia rumena. Nastase prima è stato fermato una prima volta all’alba per guida in stato di ebbrezza, con l’ex tennista portato in commissariato dopo aver rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro. «È diventato aggressivo, insultando i poliziotti», si legge in un comunicato in cui si spiega che è stato arrestato alle 4.45 del mattino. Rilasciato, qualche ora dopo Nastase è stato beccato a passare col rosso su uno scooter Avrebbe insultato pesantemente gli agenti, così è finito di nuovo in commissariato dove è stato interrogato per circa un’ora. Per il momento solo una multa e tre mesi senza patente in attesa di rispondere delle accuse relative al primo arresto, che potrebbero portare a una condanna al carcere. CORIA JR COLPEVOLE DI OMESSA DENUNCIA L’Unità per l’integrità nel tennis (Tiu) ha deciso di squalificare Nicolas Kicker per aver truccato due incontri, entrambi nel 2015: uno al Challenger di Padova a giugno e l’altro a Barranquilla, a settembre, sempre in un torneo Challenger. Nei prossimi giorni sarà decretata l’entità della sospensione. Colpevole anche un altro argentino: Federico Coria, fratello minore di Guillermo, n.335 Atp. Ha omesso di segnalare un approccio a scopo di corruzione avvenuto nel luglio 2015, con l’offerta di una somma di denaro per la perdita di un set in una partita del tomeoF17 1TF Futures a Sassuolo, in Italia. DONNE A NORIMBERGA; FINALE RISKS-LARSSON Saranno Alison Riske e Johanna Larsson le finaliste del Wta di Norimberga, in Germania. La statunitense ha regolato per 6-3 6-1 la belga Kirsten Flipkens, mentre la svedese ha eliminato per 4-6 6-3 6-1 la ceca Katerina Siniakova

 

 

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