Quali: Berrettini ripescato ad Halle, fuori Kokkinakis al Queen's

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Quali: Berrettini ripescato ad Halle, fuori Kokkinakis al Queen’s

Sconfitto da Youznhy nell’ultimo turno delle qualificazioni, l’azzurro entra in tabellone come Lucky Loser in Germania. A Londra deludono i due giovani, Benneteau fa valere la sua esperienza

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ATP 500 Halle (Matteo Polimanti)

Nelle qualificazioni del torneo ATP 500 di Halle, il romano Matteo Berrettini è stato superato 6-3 7-6(7) dall’esperto russo Mikhail Youzhny, nell’ultimo turno di qualificazioni. La delusione per la sconfitta è durata però poche ore per Matteo, visto che questa mattina grazie al ritiro di Albert Ramos a tabellone compilato si era liberato un posto per un lucky loser. Il regolamento dell’ATP prevede che in questi casi si effettui un sorteggio tra i due giocatori con classifica più alta e in questa situazione specifica Berrettini ha prevalso su Nikoloz Basilashvili. A questo punto assume ancora più valore la vittoria  di ieri su Dustin Brown, sconfitto dopo una maratona risolta da tre tie-break. Tornando al match odierno perso con Youzhny, l’italiano è sempre stato costretto a rincorrere il suo avversario nel punteggio. Dopo il primo set vinto 6-3, il russo ha sciupato per due volte il vantaggio di un break; nel tie-break del secondo Matteo ha anche avuto due set point, di cui uno al servizio, che però non è riuscito a concretizzare. Per Berrettini ci sarà ora il derby con Andreas Seppi, finalista qui ad Halle nel 2015. Per quanto riguarda gli altri match disputati oggi valevoli per l’ingresso nel main draw, la wild card Matthias Bachinger ha sconfitto Denis Istomin, aggiungendosi così agli 8 tedeschi presenti nel tabellone, mentre Yannick Maden si è arreso allo slovacco Lukas Lacko. infine bella vittoria di Denis Kudla, che ha superato in due facili set Nikoloz Basilashvili.

Risultati:

[WC] M. Bachinger b. D. Istomin 7-5 6-2
D. Kudla b. [5] N. Basilashvili 6-2 6-4
L. Lacko b. [WC] Y. Maden 6-2 6-3
[8] M. Youzhny b. [4] M. Berrettini 6-3 7-6(7)

ATP 500 Queen’s

Dal nostro inviato a Londra, Raoul Ruberti

A dispetto dell’aura di austerità che il Queen’s Club trasmette, il pubblico delle qualificazioni frizza di colore e allegria. Un vario miscuglio di bambini tutti in tiro, coppie di anziani, qualche ragazzo che non può permettersi il giorno di ferie o il biglietto per assistere al torneo vero e proprio: a tutti, per due giorni, è concesso l’ingresso libero a un circolo che di norma è blindato a chiunque non abbia sangue blu o un nome particolarmente importante.

La capienza massima per il sabato e la domenica è di appena 800 spettatori, dopodiché bisogna attendere che qualcuno esca. Questo fa sì che fin dalla mattina si crei una piccola coda lungo il marciapiede che costeggia il circolo, a lato delle casette all’inglese le cui verande sul retro affacciano direttamente sui campi (girando attorno ai court secondari, è facile vedere qualcuno prendere il tè godendosi un incontro direttamente da casa propria). Tra questi occhi curiosi e attenti, Julien Benneteau si regala ancora una volta il tabellone principale dei Fever-Tree Championships, superando le qualificazioni come lo scorso anno. Dopo Simone Bolelli, il trentaseienne di Bourg-en-Bresse supera anche Mackenzie McDonald, che venerdì si era conteso invano con Jeremy Chardy un posto in semifinale a ‘s-Hertogenbosch valido anche come special exempt per il tabellone londinese.

Di fatto, la lista dei nomi importanti usciti vittoriosi dai due turni preliminari al Queen’s Club inizia e finisce con Benneteau (che al Queen’s Club mise piede per la  dopo le eliminazioni di Mahut, Herbert e Bolelli nella giornata di ieri, nel match decisivo per la qualificazione sono caduti anche Thanasi Kokkinakis e Taylor Fritz. Entrambi i risultati hanno il sapore dell’upset, perché sia l’australiano sia il Next Gen americano sia l’australiano erano favoriti nei loro incontri. Il primo, dopo un convincente set d’apertura, si è tuttavia fatto rimontare da uno scaltro Tim Smyczek mentre il secondo ha ceduto al tennis erbivoro di Yuki Bhambri, riuscendo giusto ad evitare il 6-0 nel secondo set, annullando un primo match point nonostante una brutta caduta sul ginocchio nello scambio precedente. Evidente nei gesti di entrambi il rammarico per un’occasione importante non trasformata in preziosi punti ATP.

Ultimo dei quattro ad accedere al tabellone principale è John Millman, vincitore su Marius Copil. È lui a venire sorteggiato nella casella terribile, quella dell’avversario di Novak Djokovic (non troppo meglio va a Bhambri, che avrà come avversario al primo turno il finalista della Mercedes Cup di Stoccarda Milos Raonic). E quando le prime goccioline di pioggia iniziano a scendere su Londra – “era durata fin troppo” mormorano sugli spalti – anche il doppio si completa, con la coppia formata da Daniel Nestor, 45 anni e ritiro in vista, e Denis Shapovalov, 19. I due canadesi potrebbero essere padre e figlio, anche a giudicare dalla reattività con cui scattano all’unisono per rialzare dall’erba una stop volley avversaria.

Risultati:

[2] J. Millman vs [7] M. Copil 6-3 6-3
[5] Y. Bhambri b. [3] T. Fritz 6-4 6-2
[1] J. Benneteau b. [8] M. McDonald 7-5 6-3
T. Smyczek b. [WC] T. Kokkinakis 2-6 6-4 6-3

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