È arrivata puntuale da parte dell’ATP la multa per Nick Kyrgios che, durante un cambio campo dell’incontro che lo vedeva opposto a Marin Cilic, ha mimato il gesto di masturbarsi tenendo in mano (e dove, sennò?) una bottiglietta d’acqua posizionata opportunamente (avverbio sindacabile) vicino all’inguine. Nonostante il talentuoso cestista australiano attualmente occupato come tennista pro non abbia fatto mancare alla telecamera anche l’happy ending, la parola fine è spettata invece al supervisor dell’ATP Lars Graff che gli ha comminato una multa (fine in inglese, appunto) di 15.000 euro.

Possiamo immaginare Lars discutere con l’altro supervisor del torneo, Ali Nili, sulla causale che deve accompagnare la sanzione. Dopo aver scartato, forse a malincuore ma dimostrando grande professionalità, un “abuso di bottiglia” che, pur non essendo codificato, avrebbe probabilmente fatto la gioia di un buon numero di fan e di Nick stesso, Graff ha optato per il “comportamento inappropriato”.

Le immancabili scuse della BBC agli spettatori per il gesto hanno seguito quelle per qualche parola ‘non da fascia protetta’ del bad boy catturata dai microfoni a bordo campo nel match contro Edmund. Kyrgios, che durante l’incontro ha arricchito lo show accennando anche al “gioco del tondino”, non è certo nuovo a multe e squalifiche per i suoi comportamenti in campo; volendo restare in zona “inappropriata”, non si possono non ricordare i commenti offensivi in quel di Montreal 2015 ai danni dell’avversario di turno Stan Wawrinka e della sua fidanzata Donna Vekic.

Insomma, 13.000 sterline è il prezzo a Londra per la simulazione di un atto erotico con una bottiglietta d’acqua. Non stiamo certo a sindacare le preferenze sessuali di Kyrgios o di chiunque altro, ma vengono in mente modi migliori di spendere i soldi.

Michelangelo Sottili