Lorenzi fuori da Wimbledon. Fabbiano, stop sul più bello

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Lorenzi fuori da Wimbledon. Fabbiano, stop sul più bello

LONDRA – Paolo vince il primo ma si arrende a Monfils. Fabbiano avanti 2 set a 0 contro Wawrinka: due set point annullati, poi la pioggia. Seppi sotto 2 set a 1 prima della pioggia

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da Londra, i nostri inviati 

LORENZI, CHE PECCATO – Una bella prestazione di Paolino Lorenzi che ha avuto le sue chance contro un Monfils altalenante. Tuttavia, il francese è migliore quando conta e, con pazienza, recupera le défaillances del primo set, chiudendo un match lungo e complicato per 3-6 6-3 7-6(5) 7-6(3) in 2 ore e 53 minuti. Nella prima parte del match, due set due storie. Paolo Lorenzi domina senza colpo ferire uno svogliato Gaël Monfils nella prima frazione. Fallosissimo il francese in preda al torpore. Fa caldo, caldissimo. Per oggi hanno previsto la pioggia. Le nuvole a volte danno tregua agli spettatori che si affannano a spalmarsi la crema solare ma, nel complesso, le temperature sono ancora elevate e i raggi solari surriscaldano l’erba di Church Road.

Paolo tiene benissimo gli scambi e il parigino, con pochissima pazienza, va rapidamente fuori giri, consegnando in 24 minuti la prima frazione per 6-3. Nella seconda, ecco il “cambio della guardia”… Gaël aumenta il ritmo degli scambi, le sue palle ora sono più rapide, pesanti e profonde e, nonostante il break subìto ad inizio set, riesce a recuperare e, infliggendo a sua volta il break a Paolo sul 2-2, anche per lui arriva un convincente 6-3. Il terzo set è molto più equilibrato e l’azzurro, sul 6-5 Monfils, annulla un setpoint trascinando poi il parigino al tie-break. Sono punti lottati. Paolo ha una bella opportunità sul 5-3 ma commette un errore sanguinoso fallendo una comoda volé di dritto. E rischia di non dimenticarselo più poiché, non solo Monfils ne approfitta e chiude il set per 7 punti a 5 ma prende pericolosamente il largo anche nel quarto, salendo 2-0. E invece no… Paolo riesce a resettare la mancata occasione e risale la china, superando a sua volta Gaël sul 4-3 e costringendolo ancora una volta al tie-break. Niente da fare. Monfils è molto più incisivo nei momenti topici e stordisce l’azzurro per 7 punti a 3.

Il terzo set è stato la chiave del match e, sul 5-5, sono stato un po’ sfortunato. Peccato al quarto perché io stavo giocando meglio ma lui è stato migliore al servizio. Nel primo set sentivo molto bene la palla. Da 3-4 settimane non sento più dolore ma non corro ancora in allenamento, ora potrò ricominciare la corsa”. Monfils? “È difficile giocare con lui perché a volte sembra stanco e poi fa punti incredibili. Ora alleno molto di più il gioco di volo (sceso 68 volte a rete nel match) mi sento sempre più a mio agio a rete”. I giovani italiani? “Il tennis maschile promette molto bene, lo dico da tempo e penso che Berrettini e Sonego potranno fare cose eccelse, stanno dimostrando grandi qualità. Poi Cecchinato ha fatto una cosa straordinaria a Parigi”.

TUTTO RIMANDATO – Si interrompe sul più bello, o meglio nel momento più importante, la bella partita di Thomas Fabbiano contro Stan Wawrinka. La pioggia ferma il gioco nella fase decisiva del terzo parziale, e probabilmente dell’intero match, con l’azzurro avanti due set a zero. Thomas vince al tie-break un primo parziale di grande testa e solidità, aiutato dalla fortuna, certamente, ma le occasioni prima del 6-6 le aveva avute tutte lui. Due palle break nel primo game, un’altra sul 4 pari, tutte sfumate. Il gioco procede come prevedibile, Stan spara i suoi grandi colpi da fondo, Fabbiano difende e cerca di manovrare, piazzando a sua volta diversi bei vincenti, soprattutto con il dritto sia in diagonale che a sventaglio. Praticamente ogni volta in cui Wawrinka è costretto a fare più di tre passi di corsa o in allungo, va in difficoltà, e molti lungolinea a sfuggire dallo scambio gli escono anche di tanto. “Il campo è lì, non lo vedi?”, grida a se stesso Stan, in francese, provocando i sorrisi del pubblico che affolla il campo 3. In questo genere di situazione, però, quando si hanno più spiragli dell’avversario, e non li si coglie, spesso si pagano le opportunità mancate: infatti, nel tie-break Thomas commette due errori di dritto, e si ritrova sotto 6-2, con 4 set point consecutivi da affrontare.

Qui gli dà una piccola mano Wawrinka, che commette a sua volta un paio di gratuiti, e un’enorme mano la fortuna, sotto forma di un nastro clamoroso che deposita la palla nel campo dello svizzero, cancellandogli il quarto set point. Trenta secondi dopo, con un grandissimo passante lungolinea di rovescio, è l’azzurro a chiudere 9-7. Stan accusa il colpo, sbuffa ripetutamente, subisce break per la prima volta nel sesto game, fallisce un’occasione di pareggiare in quello successivo, e tanto basta all’ottimo Fabbiano per incamerare anche il secondo parziale, 6-3. Il piano tattico di Thomas funziona sempre meglio, è quasi costantemente lui a comandare gli scambi, Wawrinka in corsa perde tantissimo della sua capacità di accelerare. Chissà se Grigor Dimitrov sta guardando la partita, Fabbiano sta svolgendo un compito perfetto a livello di geometrie, quello che avrebbe dovuto fare lui. Subito break per l’azzurro in avvio di terzo set, sembra davvero tutto in discesa ora, ma la reazione di orgoglio di un fuoriclasse va messa in preventivo. Stan, di nervi e cattiveria agonistica, pareggia i conti dei break a forza di botte tremende, e recupera da 3-1 sotto. C’è di nuovo equilibrio come nel primo set ora, e il match è molto divertente.In vantaggio 6-5, con Fabbiano al servizio, Wawrinka azzecca un clamoroso passante di dritto in cross che gli vale due set point, ma li butta via male entrambi con due brutti gratuiti. Sul 40 pari, ecco la sospensione per pioggia, che era attesa già nel pomeriggio.

ANCHE SEPPI FERMATO – Il solito Seppi “diesel” parte pianissimo ma poi tiene testa con onore ad Anderson per due set prima della interruzione per pioggia.  È un peccato per quel primo set volato via in un baleno (29 minuti) sul quale Anderson di slancio aveva anche conquistato un break in apertura di secondo parziale. Gli scambi ridotti all’osso si adattavano a meraviglia al sudafricano, che sull’uno-due dà il meglio di sé. Un Seppi molto, troppo a corrente alternata alla risposta metteva il buon Kevin a proprio agio e la partita sembrava filar via senza un sussulto. Ma il cuore di Seppi lo conosciamo tutti, e veniva fuori al secondo game quando, sul rovescio in corridoio di Anderson che siglava il controbreak, l’altoatesino si lasciava andare ad un ruggito che scuoteva tutti gli spettatori del Campo 2, fino a quel momento più agitati dai volatili di stagione usciti quest’oggi dai prati che non dal match. Seppi trovava la misura con la risposta e riusciva in un qualche modo a trovare la via degli scambi, più prolungati, sui quali Anderson è sicuramente più vulnerabile.

Puntando a costruire la ragnatela sulla diagonale rovescia, Andreas riusciva a raccogliere qualche errore in più dell’avversario e proteggeva la battuta fino a procurarsi quattro set point sul 6-5: tre venivano cancellati dal servizio di Anderson, il quarto moriva in rete con un diritto di Seppi. Nel tie-break successivo si procedeva punto a punto fino ad un gratuito di rovescio di Anderson che concedeva il 6-4 ad Andreas il quale chiudeva 7-5 dopo 1 ora e 25 minuti. Nonostante gli scambi decisamente più lunghi del primo set, era Anderson ad avere il controllo delle operazioni nella terza frazione: mai veramente impensierito sulla propria battuta, mancava con un diritto alle ortiche una palla break per il 3-1, ma un rovescio scentrato di Seppi (non il primo del set) gli concedeva il break decisivo per il 5-3 permettendogli di siglare il parziale pochi minuti dopo. Sull’1-1 servizio Seppi e vantaggio interno, arrivava la prima interruzione di pioggia di questi Championships.

I risultati degli italiani:

G. Monfils b. P. Lorenzi 3-6 6-3 7-6(5) 7-6(3)
C. Giorgi b. M. Brengle 6-4 6-4
[Q] T. Fabbiano vs S. Wawrinka 7-6(7) 6-3 5-6 sospesa
A. Seppi vs [8] K. Anderson 3-6 7-6(5) 3-6 1-1 sospesa

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