Giorgi annulla match point: torna agli ottavi a Wimbledon dopo 6 anni

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Giorgi annulla match point: torna agli ottavi a Wimbledon dopo 6 anni

LONDRA – Camila Giorgi rimonta Katerina Siniakova, cambiando passo nel tie-break del secondo set. Eguagliato il suo miglior risultato Slam, lunedì affronterà Makarova

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C. Giorgi b. K. Siniakova 3-6 7-6(6) 6-2 (da Londra, il nostro inviato)

Camila Giorgi vince una partita in rimonta contro Katerina Siniakova, un match che ha davvero messo alla prova la tenuta fisica e mentale di entrambe. Due ore e 39 minuti di tennis intensissimo, in cui non sono mancati i momenti di grande gioco. Il match è un terzo turno fra giocatrici non teste di serie (sono rispettivamente numero 52 e 42 del ranking), ma che per ragioni diverse godono comunque di notevole considerazione nel circuito. Giorgi perché ha dimostrato di poter essere una “ammazzagrandi”, visto che in carriera ha sconfitto molte Top 10 (8 vittorie in totale) e quando è in giornata il suo tennis è trattato con grande rispetto da tutte le avversarie. Siniakova perché è una tennista ancora in crescita, appena ventiduenne, e con un arsenale di colpi e di soluzioni di gioco ben sopra la media in termini di varietà. Precedenti in equilibrio: 1-1.

La giornata è calda, senza nuvole e senza un vento apprezzabile. Il Court 18 non offre un filo d’ombra e perfino il pubblico a lungo andare ne pagherà le conseguenze, con il malore di uno spettatore sugli spalti. Giorgi vince il sorteggio e decide di servire per prima. Sin dai primi scambi Siniakova dimostra di non soffrire la pesantezza di palla, come del resto si era già capito nel suo match di primo turno contro Vandeweghe. Per Camila è difficile avere la meglio contro una giocatrice che sbaglia meno di lei e non rinuncia a contrattaccare. Dopo il break in apertura, Katerina tiene il servizio al termine di un game chilometrico, in cui l’equilibrio è rotto dagli ace (addirittura 4 in questo gioco).  Siniakova continua a giocare meglio e sale 4-0 in meno di 20 minuti.

Katerina ha cominciato con un livello di tennis impeccabile, e perché Giorgi riesca a recuperare c’è bisogno anche di un aiuto da parte della sua avversaria: arriva un piccolo passaggio a vuoto di Siniakova, nel quale cede il servizio con due doppi falli consecutivi quando va a servire dal lato contro sole. Ma è un breve frangente, subito recuperato con un controbreak: 6-3 in 44 minuti. Camila non è riuscita a indirizzare la partita verso gli scambi rapidi, e quando il numero di colpi si allunga il più delle volte Siniakova ha la meglio. In più Katerina è riuscita a contenere gli errori di diritto, che sono quasi strutturali nel suo gioco e a volte lo appesantiscono oltre misura.

Nel secondo set l’impostazione di gioco non cambia e si procede senza scossoni, se non per una scivolata di Siniakova che le procura un piccolo problema muscolare, probabilmente alla coscia: Medical Time Out al cambio campo del 3-2, con Giorgi che dovrà servire alla ripresa del gioco. E la partenza è in salita: Camila si ritrova subito 0-40 e finisce per perdere la battuta a 30. 4-2 e servizio Siniakova. La situazione è critica, ma Camila reagisce: riesce finalmente a rispondere a un paio di servizi al corpo (che prima non era mai stata in grado di gestire) e controbrekka. Ora il match è davvero in equilibrio, e si decide sulle sfumature. Sicuramente Giorgi ha cominciato a rispondere meglio, e dunque nessuna delle due riesce più a ottenere punti facili con la battuta.

Centesimo minuto di gioco: sul 4-5 Camila deve salvare un match point, e con un rovescio in avanzamento rimane in vita.  Lo spavento la scuote: attraversa una fase di grande qualità, in cui non sbaglia nulla, alza ulteriormente il livello e ottiene il break: andrà a servire per il set sul 6-5. Ma un conto è giocare e rischiare stando sotto nel punteggio, un conto per chiudere un set: game negativo di Camila che rimanda tutto al tiebreak. La partita non è solo equilibrata, è anche spettacolare e ben giocata, con alcuni scambi lunghi e intensi di altissimo livello. Al tiebreak la spunta 8-6 Giorgi dopo 76 minuti di gioco (121 complessivi) e rimanda tutto al terzo set.

Terzo set: ora davvero ci si chiede se Siniakova non comincerà a sentire nelle gambe e nella testa le oltre quattro ore di tennis del giorno precedente. Per lei non è più solo un match contro l’avversaria, ma anche contro la stanchezza, contro il caldo, contro i ricordi negativi (il match point mancato) dei set precedenti. La brillantezza fisica dei primi set ormai è svanita e non basta nemmeno il break ottenuto in apertura a indirizzare il set. Dal 2-2 Giorgi mostra di essere molto più lucida e incisiva, infila 4 game consecutivi e chiude rapidamente 6-2. E così, dopo avere salvato un match point e lottato 2 ore e 39 minuti complessivi, Camila eguaglia il suo miglior risultato in carriera in uno Slam. Come nel 2012 sarà fra le protagoniste del lunedì degli ottavi di finale, contro Ekaterina Makarova.

Statistiche: 113 punti a 102 per Giorgi, con saldo vincenti/errori non forzati positivo per entrambe, a conferma della qualità di gioco: Siniakova +4 (24/20), Giorgi +1 (45/44). Errori di dritto e di rovescio: Siniakova 9 di dritto e appena 3 di rovescio in tutto il match. Giorgi 18 di dritto e 11 di rovescio. Discese a rete vinte/effettuate: Siniakova 5/9, Giorgi 26/36.


Katerina Siniakova arriva in sala stampa prima di Camila Giorgi. Tutto sommato malgrado la sconfitta sembra serena.

Non pensi che sia stata una programmazione ingiusta nei tuoi confronti? Oltre 4 ore di gioco ieri, eppure oggi sei scesa per prima in campo, con pochissime ore di riposo.
Non ho pensato che fosse ingiusto (“unfair”), ho pensato che fosse una situazione sfortunata (“unlucky”).

Era stanca nel terzo set?
Mi sono sentita stanca ma non so se avrei potuto giocare meglio. Penso che lei sia stata molto brava, da parte mia non credo la stanchezza abbia deciso la partita.

Non ha pesato in nulla?
Se devo dire su che cosa ha influito la stanchezza direi solo il servizio. Avrei potuto servire meglio. Comunque questo Wimbledon è stato positivo per me.

Era difficile servire contro sole?
Molto, ho dovuto aggiustare il mio lancio di palla perché il sole mi arrivava direttamente negli occhi.

Tu parli molto con te stessa.
Ma capivi quello che dicevo?

No, non capivo. Perché, era qualcosa di “irriferibile”?
No, sono frasi per motivarmi, mi piace parlare con me stessa.

Hai una spiegazione perché una giocatrice con le tue qualità è ancora “solo” numero 42 del ranking?
Perché al momento gioco meglio i piccoli tornei di quelli grandi. E questo incide in termini di punti e di classifica.

Hai una spiegazione per questo?
No, però devo migliorare. E poi devo imparare a essere più continua.

Giochi molto bene il doppio, quanto è importante per te? E continuerai a giocare in coppia con Krejcikova?
Gioco singolare e doppio, ma la mia priorità e il singolare. E sì, continuerò a giocare con Krejcikova.


Camila Giorgi arriva in sala stampa alle 17.00 ora locale. Ecco la sua conferenza.

Come è andato il match? All’inizio hai dovuto inseguire.
Non pensavo al punteggio, ci ho creduto sempre. Non pensavo agli errori che stavo facendo. Contava portare a casa il match in qualsiasi maniera, errori o no.

Sul match point però hai avuto coraggio
Io gioco uguale sia sul match point che sul primo quindici della partita.

E quando ti sei arrabbiata sul set point?
Non dipendeva dal punteggio, ma dall’errore in sé. Comunque all’inizio ho impostato male la partita, nel secondo set ho capito che dovevo essere più aggressiva, venire avanti e non rimanere indietro lasciando allungare lo scambio.

Prossimo turno Ekaterina Makarova, mancina.
Non cambia molto contro una mancina, solo qualche piccolo aggiustamento.

Lei in campo è stata un po’ teatrale, ha anche chiamato un MTO (medical time out).
Non è il mio modo di interpretare il tennis chiamare il MTO se non sto veramente male. Ma ci sono giocatrici che lo usano come tattica. Chiamano il fisioterapista e poi invece corrono senza reali problemi.

Ottavi di finale a Wimbledon come nel 2012. Cosa è cambiato rispetto a sei anni fa?
Oggi sono più matura e sto giocando meglio.

Allora ti intimorivano le domande dei giornalisti. Oggi?
Ma no, non mi preoccupo di nulla nella vita.

Hai amiche nel circuito?
Ho tante amiche fuori dal campo, nel tennis no. Ci salutiamo, ma amicizie vere no.

Per scelta?
Io sono molto socievole fuori campo, ma al tennis sono qui per lavoro, non sono qui per avere amici. Gioco, faccio la doccia e vado a casa.

E con i tennisti maschi familiarizzi?
Ci parliamo, tutto bene, ma io faccio la mia vita. Il tennis mi piace, ma è diverso pensare al tennis e all’amicizia.

E non pensi al doppio?
No, non lo farò mai.

La tennista più simpatica?
Sono tutte simpatiche.

Tornerai a giocare fra tre giorni. Cosa fai fino a lunedì? Cosa farai domenica?
Domani vado dal parrucchiere e domenica mi alleno.

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