Wimbledon, Marin Cilic: "Non so cosa mi sia successo"

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Wimbledon, Marin Cilic: “Non so cosa mi sia successo”

Una giornata no. Marin non è riuscito a dare altra spiegazione alla sua scadente prestazione nel proseguimento del match contro Pella. Ma la delusione è tanta

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È un Marin Cilic deluso ma lucido nell’analisi del match, quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la clamorosa sconfitta al quinto set contro l’argentino Guido Pella, in una partita che prima della sospensione per pioggia aveva visto il 29enne di Medjugorje portarsi in vantaggio di due set. “Ieri stavo giocando bene, i primi due erano stati di ottimo livello. La sospensione del match è stato un fattore negativo per me, anche perché quando ieri siamo rientrati in campo l’erba era molto scivolosa e ho perso il servizio. Poi lui oggi ha subito vinto quel terzo set, e nel quarto io ho cercato di trovare il ritmo dei colpi, ma sbagliavo troppo. Nel quinto set ho avuto diverse occasioni per fare il break nel quinto gioco ma non mi sono mai sentito sicuro. Non ero preciso, ho commesso molti errori e l’ho fatto rimanere in partita“.

Il tennista croato nega che sulla sua prestazione possa aver influito in qualche modo la pressione legata alla necessità di difendere la finale dello scorso anno e di essere ritenuto l’avversario più ostico del grande favorito, Roger Federer. “Ero concentrato sul mio gioco, non pensavo minimamente al fatto di dover fare strada nel torneo. Quando oggi siamo rientranti in campo, Pella ha giocato due ottimi game al servizio e ha ridotto le distanze sul 2-1 e la situazione è cambiata. Io non ero a mio agio in campo come ieri, non sono stato preciso e ho fatto diversi brutti errori“.

Marin Cilic e Guido Pella – Wimbledon 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

Come detto, la delusione del n. 5 del mondo (ma perderà sicuramente almeno una posizione dopo il torneo londinese) traspare evidente. “Naturale essere deluso dopo una eliminazione al secondo turno, considerato come avevo giocato bene nelle settimane precedenti. Ne parlerò con il mio team e poi andremo avanti. Può capitare di trovarsi davanti un giocatore con un ottimo servizio e di non essere in giornata, di sbagliare quello che di solito non si sbaglia e di perdere il servizio e di conseguenza il set. Giocare sull’erba può essere difficoltoso. Oggi ho avuto la netta sensazione di non esprimere un livello di gioco adeguato, niente a che vedere con quello che avevo messo in mostra ieri“.

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