Angie Kerber traina la Germania, gli ottavi di Wimbledon nel mondo

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Angie Kerber traina la Germania, gli ottavi di Wimbledon nel mondo

Numeri e dati in vista della giornata più intensa della seconda settimana di Wimbledon

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Come da tradizione a Wimbledon nella domenica di mezzo del torneo (la cosiddetta middle Sunday) non si gioca. È l’occasione per provare a fare un primo bilancio di quanto accaduto, prima di rituffarsi negli incontri degli ottavi di finale, che si disputano tutti di lunedì. Da questo momento in poi le donne procedono tutte nello stesso giorno (senza differenze tra parte alta e parte bassa del tabellone). I quarti sono in programma martedì, senza che ci sia il giorno di riposo, e quindi potrebbero incidere anche la durata e lo sforzo del match precedente.

Ottavi di finale: quindi sono 16 le giocatrici rimaste in gara, provenienti da 3 continenti e 13 paesi differenti. Queste le nazioni rappresentate:
Europa: Russia (3 giocatrici), Germania (2 giocatrici), Slovacchia, Lettonia, Bielorussia, Belgio, Svizzera, Rep. Ceca, Olanda, Croazia, Italia
Asia: Taiwan
America: USA

Ecco le protagoniste degli ottavi di finale. Le giocatrici in grassetto sono le teste di serie. Parte alta e parte bassa del tabellone:

Hsieh (Tpe)
Cibulkova (Svk)

Ostapenko [12] (Lat)
Sasnovich (Blr)

Van Uytvanck (Bel)
Kasatkina [14] (Rus)

Kerber [11] (Ger)
Bencic (Sui)
———————————————–

Pliskova Ka. [11] (Cze)
Bertens [20] (Ned)

Goerges  [13] (Ger)
Vekic (Cro)

Williams S. [25] (USA)
Rodina (Q) (Rus)

Giorgi (Ita)
Makarova (Rus)

Usando il criterio delle teste di serie le semifinali teoriche risulterebbero Ostapenko vs Kerber e Pliskova vs Williams. Fra l’altro significherebbe che, malgrado tutto, sarebbero arrivate in fondo 3 vincitrici Slam su 4. Ma naturalmente non è detto che accadrà questo.
Questa è la situazione negli scontri diretti:

Hsieh – Cibulkova 0-2
Cibulkova 6-4, 7-6(8) Australian Open 2017 (hard)
Cibulkova 6-1, 6-2 Kuala Lumpur 2014 (hard)

Ostapenko – Sasnovich 2-0
Ostapenko 6-0, 1-6, 6-3 Wimbledon 2017 (grass)
Ostapenko 1-6, 6-2, 6-4 San Pietroburgo 2015 (hard)

Van Uytvanck – Kasatkina 0-1
Kasatkina 5-7, 6-4, 6-1 Eastbourne 2018 (grass)

Kerber – Bencic 0-3
Bencic 7-6(4), 6-3 Fed Cup 2016 (hard)
Bencic 7-5, 6-3 Cincinnati 2015 (hard)
Bencic 6-1, 7-5 US Open 2014 (hard)

Pliskova – Bertens 2-1
Pliskova 6-2, 6-2 Stoccarda 2018 (clay)
Bertens 6-4, 7-6(3) Parigi indoor 2013 (hard)
Pliskova 6-4, 3-1 ret. Glasgow2 2010 (hard)

Goerges – Vekic 1-0
Goerges 6-2, 6-2 Budapest 2017 (hard)

Williams S. – Rodina 0-0

Giorgi – Makarova 0-0

Forse il dato  che merita di essere sottolineato è il 3-0 di Bencic nei confronti di Kerber, che rende il match ancora più equilibrato, considerato che in termini di classifica dovrebbe partire favorita Kerber. Aggiungo che, anche se non ufficiale, si è svolto in gennaio un match in Hopman Cup, questa volta vinto da Kerber per 6-4, 6-1. Intervistata dopo la partita con Osaka, alla domanda su come vedesse l’ottavo contro Bencic, Angelique ha detto: “Non abbiamo mai giocato sull’erba. Ci conosciamo bene, abbiamo giocato contro diverse volte, anche di recente in Hopman Cup. Lei è un’avversaria difficile, non ha nulla da perdere e ama l’erba. Colpisce piatto e sta servendo bene. Sarà una partita dura”.

Per chiudere propongo un tentativo di riflessione di metà torneo, che provi a rispondere al perché ci siano state così tante sorprese ed eliminazioni eccellenti in questa edizione di Wimbledon. Premesso che ogni torneo di tennis presenta variabili diverse (a partire dagli accoppiamenti tra giocatrici, turno dopo turno), credo che una ipotesi non del tutto assurda potrebbe essere sviluppata partendo dalla conferenza stampa di Simona Halep intervistata dopo la sconfitta contro Hsieh.

Ciò che ha detto Simona è che per lei è stato difficile mantenere lo stesso livello di tennis a Wimbledon dopo lo sforzo del Roland Garros e degli Australian Open. In sostanza su di lei ha cominciato a pesare la stanchezza fisica e mentale degli impegni affrontati. Non gli impegni a brevissimo termine (il match del turno precedente), ma quelli a lungo termine, che lasciano scorie più profonde e insidiose, da cui è difficile liberarsi.
Pensando a questo ragionamento, propongo il confronto tra le giocatrici arrivate agli ottavi di finale al Roland Garros e quelle ancora in corsa a Wimbledon. A Parigi le “magnifiche sedici” erano state (ordine di tabellone):

Halep
Mertens
Kerber
Garcia
Muguruza
Tsurenko
Williams S.
Sharapova
–—————–
Strycova
Putintseva
Keys
Buzarnescu
Kontaveit
Stephens
Kasatkina
Wozniacki

Come si vede solo tre giocatrici si ritrovano a Londra: Kerber, Williams, Kasatkina. E visto che nel turno successivo Serena si sarebbe ritirata, solo Kerber e  Kasatkina potrebbero risultare in grado di raggiungere i quarti di finale nei due Slam a distanza di circa un mese. Ma per avere questo piccolo primato dovrebbero sconfiggere Bencic e Van Uytvanck, e non è detto ci riescano.

Questo enorme ricambio fra i due Slam potrebbe essere un caso, oppure potrebbe esserci una spiegazione di questo tipo: in un contesto di grande equilibrio e competitività, non è facile riuscire a dare il meglio a distanza di poche settimane in due tornei così diversi come Roland Garros e Wimbledon. Alla fine chi ha speso di più nel primo torneo (perché è arrivata in fondo) si è ritrovata con meno energie fisiche e mentali rispetto a chi è uscita nei primi turni a Parigi.

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