Tathiana Garbin: "Per Serena non sarà facile battere Giorgi"

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Tathiana Garbin: “Per Serena non sarà facile battere Giorgi”

Intervista alla capitana di Fed Cup, presente a Wimbledon: “Camila ha acquisito la consapevolezza delle proprie qualità. Per Serena non sarà facile”

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Da Londra, la nostra inviata

Presente a Wimbledon anche Tathiana Garbin, capitana della squadra italiana di Federation Cup. Tathiana, ex n. 22 del mondo, vincitrice del torneo di Budapest e di altri 11 titoli in doppio, ha assistito al match di Camila Giorgi. L’azzurra ha sbaragliato con un perentorio 6-3 6-4 la 30enne russa Ekaterina Makarova (ex n. 8 WTA) grazie ad una prestazione di grande solidità e precisione. Ora ci sarà il big match contro Serena Williams, che ha dominato Rodina. Ricordiamo che nei loro tre confronti diretti, ha sempre vinto l’americana. Giornata davvero positiva per l’Italrosa oggi a Church Road, perché si è fatta valere anche Elisabetta Cocciaretto, superando il primo turno del torneo juniores.

Una partita perfetta per Camila oggi…
Sono felicissima per Camila, ha giocato davvero molto bene ed è riuscita a imporre benissimo il proprio gioco. Era difficile perché era un’avversaria mancina che qui può fare veramente male; ma nonostante sia un po’ salita di livello, non ha avuto la chance di entrare veramente in partita.

Se dovesse vincere Serena, come tutti si aspettano (poi Williams ha infatti battuto Rodina) quale potrebbe essere la chiave per metterla in difficoltà?
Con Serena, Camila deve entrare in campo e giocarsela tutta, credendoci. Perché, certo, giocare contro Serena è difficile. Però, giocare contro Camila, su questi campi, in queste condizioni con Camila così in fiducia, non è proprio bellissimo per Serena. Poi è chiaro che Serena è la giocatrice da battere ma non sottovalutiamo la nostra Camila che è pericolosissima su questa superficie.

Qual è la differenza tra la Camila di sei anni fa e la Camila di oggi che accede ai quarti?
Avere sei anni in più conta molto per i giocatori. È vero che lei ha avuto spesso vari infortuni e a volte non ha potuto giocare con continuità. Ma sei anni in più sono importanti per l’esperienza e la consapevolezza delle proprie qualità. Era una giocatrice molto temibile anche sei anni fa, ma oggi ha acquisito esperienza e una conoscenza di se stessa molto importante. Questa maturazione nei confronti di se stessa la porterà a giocare molto bene. Anche al Roland Garros l’ho vista benissimo contro Stephens e mi sono complimentata con lei. Era un match alla sua portata che stava gestendo molto bene. Oggi però forse ha saputo usare un po’ più la razionalità nei momenti più importanti. Questa forse è la chiave di volta che le ha permesso di conquistare i quarti di finale qui.

Camila è sempre molto delicata e dolce, ma è anche molto timida. Com’è con te e con le altre ragazze della squadra?
Con le altre ragazze ha un buon rapporto, non c’è nessun problema. Poi, ognuno ha il proprio carattere e, se non la si conosce, può sembrare un po’ più schiva. Ma è una ragazza davvero molto tranquilla, serena che si confronta anche con le ragazze più giovani e questo è importante.

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