Wimbledon: Roger e Rafa strafavoriti. Nole e delPo, state attenti

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Wimbledon: Roger e Rafa strafavoriti. Nole e delPo, state attenti

Focus tecnico day 7. Le insidie per Juan Martin e Djokovic. Divertimento con Gulbis, tifo e speranze per Giorgi

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dal nostro inviato a Londra

Eccoci a quella che probabilmente può essere considerata la miglior giornata di tennis dell’intera stagione. Il cosiddetto “Manic Monday“, a Wimbledon, vede in campo tutti gli ottavi di finale, sia del tabellone maschile che di quello femminile. Non c’è un match che non sia intrigante, ma tra i “big”, a mio avviso, Federer e Nadal dovrebbero cavarsela senza problemi. Djokovic e del Potro, invece, potrebbero trovare insidie pericolose nei loro match. Abbiamo Ernests Gulbis nella seconda settimana, ed è un piacere a dire poco. Ma soprattutto, come è ovvio, occhi puntati sul campo 12, a sostenere l’ultima racchetta azzurra ai Championships: Camila, siamo tutti con te. vediamo le pertite potenzialmente più interessanti.

Karen Khachanov – Novak Djokovic (terzo match, campo 1, nessun precedente)

Difficoltà in crescendo per l’ottimo e grintoso Nole visto finora. Contro Edmund è andato in affanno per un set e mezzo, poi pian piano ha trovato il modo di inchiodare l’avversario sulla diagonale del rovescio, e ha vinto in quattro set. Oggi affronterà una versione simile ma a tratti ancora più potente del biondo Kyle, ossia Karen Khachanov, un brutalizzatore di palle niente male. Lo schema tattico per il “Djoker” sarà lo stesso, resistere alle bombe di servizio e dritto che gli arriveranno addosso, cercando poi di incidere sul rovescio di Karen. Ma non sarà facile, il russo sull’erba sa giocare, ha personalità da vendere, e zero pressione addosso. Potrebbe venirne fuori una scazzottata non da poco.
Consigliato a chi se ne sta lì, match dopo match, a gioire per i progressi dell’uomo di gomma.

Juan Martin del Potro – Gilles Simon (campo 2, terzo match, precedenti 4-3 del Potro)

Fin qui, il mitico Gian Martino è andato come un treno, prendendo a pallate chiunque, e mostrando, oltre al super-servizio e al drittone da fantascienza che tutti ben conosciamo, anche un rovescio solido e ficcante, sia giocato bimane in spinta che affettato con lo slice (che ha giocoforza migliorato moltissimo durante tutti i mesi in cui ha potuto solo tagliarlo). Gran delPo per adesso, insomma. Però, dall’altra parte della rete, oggi pomeriggio si ritroverà uno dei migliori incontristi del circuito. Il buon vecchio Gilles Simon, infatti, quando è in forma riesce a diventare quasi impossibile da sfondare, corre leggero e rapidissimo, più forte gli tiri, meglio lui si appoggia, e poi ti aggredisce quando meno te lo aspetti (parole di Matteo Berrettini, che lo ha provato sulla sua pelle). Favorito del Potro, ma non potrà permettersi di scendere di livello.
Consigliato a chi si diverte a vedere le gran pallate opposte alle geometrie difensive.

Kei Nishikori – Ernests Gulbis (secondo match, campo 2, precedenti 2-0 Nishikori)

Dopo essere uscito vincitore dallo psicodramma Kyrgios, l’adorabile Kei affronta un altro bel fenomeno di talento e discontinuità, Ernests Gulbis, che però, a differenza di Nick, il tennis lo ama eccome, anche se lo gioca come fosse la roulette russa. Partita che si preannuncia divertentissima, il talento di entrambi potrà esprimersi in un confronto di stili molto intrigante. Bombe di servizio, rovesci anticipati, e quel dritto con apertura alare da gabbiano per Ernests, risposte fulminanti, lungolinea perfetti, e tanto istinto per il contrattacco per Nishikori. Oltre agli aspetti tecnico-tattici, molti significati emotivi e umani per tutti e due: dopo infinite vicissitudini fisiche, per Kei ritornare ai quarti di uno Slam dopo oltre un anno (Roland Garros 2017, perse da Murray) sarebbe importantissimo. Per Gulbis, che in fondo a uno Slam non ci va dal 2014 (semifinale al Roland Garros, perse da Djokovic), vorrebbe dire poterci credere ancora, di essere davvero tra i migliori, almeno quando le cose girano bene.
Consigliato a chi adora vedere uno scontro di tennis e personalità tanto diversi.

Camila Giorgi – Ekaterina Makarova (ore 12.30 italiane, campo 12, nessun precedente)

La nostra sparapalle nazionale va alla caccia, per la terza volta, dei primi quarti di finale Slam (ottavi qui nel 2012, perse da Radwanska, e allo US Open nel 2013, perse da Roberta Vinci). Affronterà, per quel che conta (di chi ci sia dall’altra parte della rete, a Camila interessa poco, il che è contemporaneamente un pregio e un difetto) la mancina russa Ekaterina Makarova, una molto insidiosa su questi campi, gran doppista in coppia con Elena Vesnina, quindi assai brava a rete. Potenzialmente, un’avversaria davvero difficile, esperta. Ma come sempre, dipenderà da Giorgi, se le sue percentuali saranno positive, la pressione da fondo, con gli anticipi, e gli schiaffi al volo, è letteralmente insostenibile per qualsiasi avversaria, figurarsi Makarova, che non ha nella difesa e nella corsa le armi migliori. Sarà importante mentenere anche un saldo positivo al servizio, pazienza i doppi falli, se le battute vincenti saranno un buon numero. Dai Camila, tira tutto come sai, e facci felici.
Consigliato a tutti, perchè Camila è Camila.

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