Pagelle: Cecchinato U'Mago, Fognini Bastad e avanza

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Pagelle: Cecchinato U’Mago, Fognini Bastad e avanza

Due italiani campioni nello stesso giorno. La doppietta azzurra e i sogni di gloria. Il movimento in salute e il luglio della vittoria

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Abbiamo aspettato tanti anni, abbiamo visto trionfare americani, spagnoli, inglesi, argentini, australiani, svedesi, sudafricani… ma alla fine un italiano ha vinto un torneo dello Slam! Vabbè è golf e non tennis ma sempre di prendere a mazzate una pallina si tratta e magari l’impresa di Francesco Molinari (10) al British Open ispirerà i nostri.

Che intanto non è che siano stati a guardare in questa settimana di fine luglio, col bene che ti voglio. Anzi. Due italiani vincitori nello stesso giorno non capitano tutte le settimane e non sarà il caso di fare gli schizzinosi: Umago e Bastad non saranno Wimbledon e Roland Garros ma sono il cinquantanovesimo e il sessantesimo titolo azzurro ATP e soprattutto la certificazione che i nostri due alfieri sono in ottima forma.

Fabio Fognini (8) è nato per far discutere ma questo suo 2018 ha tutta l’impressione di essere la migliore stagione della carriera, quanto meno per continuità. Dicono che vince i tornei di luglio quando i migliori sono in vacanza, ma intanto bisogna giocarli e vincerli e poi è la somma che fa il totale e il best ranking è dietro l’angolo. E negli Slam quest’anno ha fatto tutt’altro che male. Insomma alla fine sembra che il ranking ATP sia ridicolo e basato su calcoli astrusi solo quando i nostri fanno qualcosa di buono, non quando Federer supera Nadal mentre sta al mare e viceversa.

Magari un pungolino ulteriore a Fabio nostro glielo sta dando lo scatenato Marco Cecchinato (8) di questi tempi, in fondo Fognini prima si trovava tutte le luci della ribalta proiettate addosso nel bene e nel male e qualche volta la tensione gli ha giocato qualche brutto scherzo. Ora che c’è anche un altro azzurro che vince e fa grandi risultati, Fabio pare quasi più sereno.

Certo che Cecchinato tre mesi fa sembrava un giocatore non pronto per questi livelli, poi ha vinto Budapest da lucky loser, ha impressionato a Parigi e non si è più fermato: considerando che nella seconda parte di stagione dello scorso anno non ha praticamente vinto una partita il suo ranking può diventare clamoroso.

Insomma Fognini e Cecchinato, Cecchinato e Fognini: due caratteri diversi, due giocatori diversi ma un continuo stimolo a fare meglio l’uno dell’altro che può solo fare bene a entrambi. Bolelli (7) ha fatto l’impresa con Schwartzman ma poi si è sciolto, Lorenzi (5) è in difficoltà e Volandri gli ha pure rubato il coach che è Galopp(in)ato via da mamma FIT, Berrettini (6,5) e Sonego (6) crescono e cresceranno. Insomma, come dicono a Roma, il movimento è in salute.

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