Guai fisici per Kyrgios ad Atlanta. Chung stop, Isner passa in tre

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Guai fisici per Kyrgios ad Atlanta. Chung stop, Isner passa in tre

Nick Kyrgios si ritira per infortunio all’anca contro Cameron Norrie. Isner rischia con Mischa Zverev. Chung convince ma non vince

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Giornata di quarti di finale ad Atlanta con tutte le prime quattro teste di serie presenti in campo: i rispettivi avversari sono agguerriti ma i favori del pronostico sono tutti per Isner, Kyrgios, Chung ed Ebden. Anche venerdì però gli dei del tennis hanno deciso di non tener conto di classifiche e prestigio e le sorprese non sono mancate.

INFORTUNIO PER KYRGIOS – Quella che non ti aspetti è il ritiro di Nick Kyrgios nel match contro Cameron Norrie, considerando che il ragazzo australiano sembrava davvero ispirato. Tutto è marciato tranquillo fino al decimo gioco del primo set dove sono arrivate tre palle break a suo favore, non trasformate per l’opposizione del tennista inglese che è riuscito poi a mantenere il servizio. Al cambio campo Nick discute con il giudice di sedia e al rientro è un altro giocatore: gli errori gratuiti che concedono a Norrie il primo set sono il prima segnale che qualcosa non va. Ecco poi arrivare il medical time out: l’inevitabile passaggio per capire il problema. Il ritiro che arriva al terzo gioco, per un infortunio all’anca, è l’ovvio epilogo.

CHUNG CONVINCE A METÀ – L’altra sorpresa è l’eliminazione della testa di serie numero 3 Hyeon Chung – al suo primo torneo dopo la sosta per infortunio – da parte di Ryan Harrison, giocatore tosto su questa superficie ma con rendimento altalenante. Il primo set se lo aggiudica il coreano al tie-break dopo aver rischiato per due volte di andare sotto sul suo servizio. Nella seconda frazione tuttavia, dopo una buona partenza, qualcosa si inceppa nel gioco di Chung tanto che il set viene incamerato da Harrison per sei giochi a due. Nel decisivo parziale, nonostante l’iniziale equilibrio, è Chung che dà l’impressione di riuscire a dare l’accelerata decisiva da un momento all’altro, ma Harrison non demorde e riesce ad arrivare a giocarsi le sue chance al tie-break che ha uno svolgimento alquanto strano. Nei primi otto punti solo uno va al giocatore al servizio ed è appannaggio dell’americano, che grazie a questo piccolo vantaggio riesce ad ottenere due match point che gli permettono di chiudere l’incontro a suo favore.

ISNER FATICA – Per quanto riguarda la testa di serie numero 1 John Isner, la sorpresa sta solo nei numeri. Il suo avversario odierno, il tedesco Mischa Zverev, è un giocatore che ben si adatta a queste superfici ed è anche in vantaggio negli scontri diretti (l’ultima sua vittoria risale allo US Open dello scorso anno per 3 set a 0), ma il recente semifinalista di Wimbledon, che tra paternità e successi sta vivendo la migliore annata della sua carriera, serve bene (sempre in doppia cifra con gli ace) e ci sono quindi tutti gli ingredienti per la solita partita di routine. Il tedesco comunque mette in campo tutta la sua esperienza riuscendo a stare attaccato al match nel primo set e cedendolo solo al dodicesimo gioco; sfruttando poi l’unica palla break concessa da Isner nel secondo parziale, riporta in parità la contesa. Lo sforzo si rivela vano perché finisce per cedere di schianto nel terzo parziale, chiuso sul 6-1 per l’americano in soli 24 minuti. Alla fine l’unica testa di serie che passa una giornata relativamente tranquilla è l’australiano Matthew Ebden (tds n.4) che lascia solo cinque giochi al cipriota Marcos Baghdatis; purtroppo per lui i due servizi persi in avvio di entrambi i set hanno permesso ad Ebden di giocare sul velluto e non correre nessun rischio. Sabato semifinali Isner-Ebden e Harrison-Norrie.

Risultati:

C. Norrie b. [2] N. Kyrgios 7-5 3-0 rit.
[4] M. Ebden b. M. Baghdatis 6-3 6-2
[1] J. Isner b. [7] M. Zverev 7-5 4-6 6-1
[8] R. Harrison b. [3/WC] H. Chung 6-7(3) 6-2 7-6(5)

Il tabellone completo

Andrea Franchino

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