A Glasgow sono in corso di svolgimento gli europei di nuoto, parte degli European Championships, la prima mini-olimpiade continentale. Domani prendono il via le competizioni dei tuffi. Gli atleti in gara sono già molti ma secondo noi i giudici dovrebbero valutare le performance di un promettente ragazzo greco che, munito di racchetta, riesce a tuffarsi in maniera particolarmente plastica ed elegante. Il suo nome è Stefanos Tsitsipas.

La sua ultima acrobazia è andata in scena nel secondo set della semifinale persa contro Alexander Zverev a Washington. Il portento tedesco recupera brillantemente la sua prima stop volley di rovescio e gioca un passante incrociato stretto che sembra poter essere vincente. Ma Stefanos si allunga come una pantera e rimette la palla dall’altra parte dalla rete portandosi a casa il punto. Chiamate la polizia, perché è scappato un felino dallo zoo della capitale degli Stati Uniti.

L’ellenico tuttavia non è nuovo a questo genere di prodezza, resa celebre nel tennis da Boris Becker. Sui campi in erba, dove è decisamente più confortevole tuffarsi, si è esibito in un paio di acrobazie da applausi. La prima nel secondo set della vittoria di secondo turno ad Halle contro lo statunitense Denis Kudla. Tsitsipas attacca di rovescio e scende a rete. Kudla replica con un ottimo passante di rovescio. E a questo punto Stefanos si trasforma in Spider Man, buttandosi sempre dalla parte del rovescio e poi chiudendo anche sul secondo passante con la volée di dritto. Pare che i raccattapalle abbiano trovato delle ragnatele a fine partita.

E come farsi mancare un tuffo anche nella piscina più celebre del tennis, ovvero Wimbledon? Il bis di Stefanos arriva nel quinto set della sfida secondo turno vinta contro un altro tennista a stelle e strisce, Jared Donaldson. Stavolta il nostro “flying greek” attacca pesante di dritto. Il passante in corsa di Donaldson ha del miracoloso. Tsitsipas decide però di sfoderare un carpiato da manuale, degno di tale palcoscenico, e ottiene il punto. Trattenere la paletta con il 10 scritto sopra è davvero difficile. La nostra medaglia d’oro è tua, Stefanos.