US Open, la USTA ammette: "Lahyani ha sbagliato ma non sarà punito"

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US Open, la USTA ammette: “Lahyani ha sbagliato ma non sarà punito”

Lahyani ha violato il “protocollo” ed è stato redarguito. Ma niente multe e niente sospensioni

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Parziale retromarcia della USTA che nella querelle Lahyani-Kyrgios-Herbert ha rilasciato una nuova comunicazione ufficiale molto meno difensiva rispetto a quella della giornata di giovedì.

Dopo un’accurata indagine condotta dagli arbitri dello US Open, che ha coinvolto anche il Direttore del Torneo David Brewer, il Giudice Arbitro Brian Earley ed altri ufficiali, è stao stabilito che il comportamenteo del giudice di sedia Mohamed Lahyani durante il match di secondo turno tra Nick Kyrgios e Pierre-Hugues Herbert svoltosi giovedì ha oltrepassato i limiti del protocollo. A Lahyani è stato ricordato di conformarsi al protocollo in tutti gli incontri che arbitrerà d’ora in avanti.  Lahyani continuerà ad arbitrare durante lo US Open 2018 e la sua prestazione continuerà ad essere valutata, così come quella di tutti gli altri giudici di sedia impegnati nel torneo“.

Una bacchettata sulle dita e nulla più, quindi, per l’arbitro svedese che ha lasciato il seggiolone per parlare con Kyrgios dopo che l’australiano aveva dimostrato la sua poca voglia di giocare. Nessuna multa, nessuna squalifica per l’arbitro che ha certamente commesso un errore, quasi altrettanto certamente in buona fede, ma potrebbe aver creato un precedente pericoloso. Anche se Roger Federer ha affermato con grande fermezza: “Non succederà più”.

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