Vondrousova attacca Tsurenko: “Stava solo recitando”

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Vondrousova attacca Tsurenko: “Stava solo recitando”

L’ucraina, che durante il match sembrava a un passo dal ritiro, nega decisamente: “No, non stavo recitando. Purtroppo”. A Vondrousova restano le recriminazione, Tsurenko vola ai quarti

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Il caldo e l’umidità eccezionali saranno ricordati come una delle caratteristiche di questa edizione dell’US Open e, dopo i ritiri dei primi giorni e la breve tregua poi concessa dall’afa, lunedì le condizioni sono tornate opprimenti, con relativa reintroduzione della Extreme Heat policy che nella giornata di oggi ha persino imposto lo stop degli incontri delitornei junior. Tra un Djokovic che chiede il MTO (“per fortuna il caldo è un po’ calato verso la fine”) e un Federer che mai si era visto (così) sudato in carriera (“mi sono sentito senza aria, non riuscivo a respirare”), non è andata meglio nell’ottavo di finale che vedeva protagoniste Lesia Tsurenko e Marketa Vondrousova.

Nel caso delle ragazze, però, la classica polemica sui presunti “falsi malori” di solito limitata ai fan è esplosa fra le stesse protagoniste, complice forse l’altissima posta in gioco – il primo quarto di finale Slam e un incremento dell’assegno di oltre 200.000 dollari. Vondrousova, infatti, sembra non aver digerito la sconfitta al terzo set dopo che l’avversaria, a cavallo del primo set perso al tie-break e il secondo, ha concluso quasi ogni punto piegata in due appoggiata sulla racchetta, l’ultimo sostegno che pareva evitarle di accasciarsi sul terreno di gioco. Poi, in preda alle vertigini e sull’orlo del ritiro dopo il primo gioco del secondo set, l’ucraina vede la luce, anzi, l’ombra che si avvicina facendole ritrovare speranze ormai svanite e una mobilità sufficiente ad assicurarle la vittoria. Per questo, la diciannovenne ceca crede che Tsurenko “non fosse così in difficoltà, stava solo recitando”.

Quando durante la conferenza stampa un giornalista le riporta le parole di Marketa, Lesia resta sbigottita prima di rispondere: “Non so cosa dire. No, non stavo recitando, purtroppo. La fisioterapista” – intervenuta nei due cambi campo precedenti il tie-break – “mi ha ripetutamente domandato se volessi fermarmi. Ha visto che non respiravo bene. Ha detto che qualcosa non andava nei miei occhi”. Due versioni diametralmente opposte, come spesso capita in questi casi. Tsurenko ha anche provato a contestualizzare il suo malore, ammettendo di non riuscirsi a spiegare una reazione tanto estrema. “Non so perché mi sia sentita così male. Durante il primo turno faceva molto più di caldo. Di solito gestisco bene questo tipo di situazioni, ad esempio ho giocato varie volte ad Acapulco dove l’umidità è anche maggiore”. 

Non sapremo mai la verità, probabilmente. I fatti dicono che a giocare per la prima volta (contro Naomi Osaka) un match valido per l’ingresso in una semifinale Slam sarà Lesia Tsurenko, mentre a Vondrousova restano solo le recriminazioni. I suoi 19 anni però le lasciano tempo a sufficienza per rifarsi.

Michelangelo Sottili

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