Davis, l’urna è fortunata. L’Italia sfiderà l’India (Mario Canfora, Gazzetta dello Sport)

Benevolo il sorteggio di ieri a Londra nella sede di Bnp Paribas alla presenza del presidente dell’ITF David Haggerty: il primo atto del nuovo format della Coppa Davis vedrà infatti l’Italia l’1 e 2 febbraio 2019 affrontare l’India in trasferta. Questa sfida assieme ad altre undici condurrà le vincenti alle Finali dal 18 al 24 novembre 2019 in un’unica sede (dovrebbe essere Madrid) con 18 squadre: le quattro semifinaliste dell’edizione 2018 (Francia, Spagna, Croazia e Stati Uniti), le 12 vincitrici del turno di qualificazione e due wild card, assegnate a Argentina e Gran Bretagna. Si giocherà venerdì e sabato, con partite al meglio dei tre set tutti con tie break: ad aprire la seconda giornata — a differenza di quanto avviene in Fed Cup — sarà il doppio, seguito poi dagli eventuali singolari. L’India (c’è attesa per la scelta della superficie, potrebbe anche non essere l’erba visto che una sola volta nelle ultime dieci occasioni gli indiani hanno scelto i prati) non dovrebbe complicarci troppo la vita: ha sicuramente un passato glorioso con tre finali nel 1966, nel 1974 e nel 1987, ma sono sette anni che non gioca nel World Group e oggi è davvero poca roba, come testimoniato dall’attuale classifica Atp dei suoi uomini. Il migliore è il 26enne Yuki Bhambri, n° 97, seguito dal 23enne Ramkumar Ramanathan, n° 134, e da Prajnesh Gunneswaran, 28 anni, n° 164, ieri sconfitto da Berrettini 6-3 6-4 nel primo turno del torneo di Chengdu (Cina). I precedenti sono cinque, con l’Italia che conduce 4-1. L’ultima sfida nel 1998 sulla terra rossa di Genova quando gli azzurri (Gaudenzi, Sanguinetti e Nargiso) si imposero per 4-1. L’unica vittoria l’India l’ha ottenuta in casa… [SEGUE].